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Autore: CatJulie    30/11/2013    2 recensioni
"Solo la figlia della Fenice il male sconfiggerà,
la luce nel buio, riporterà;
Solo la figlia della Fenice il male potrà abbattere
e solo la figlia della Fenice potrà morire per far rinascere. "
Alexandra è l'unica superstite dell'Ordine della Fenice, estinto molti anni prima. Dietro di lei vi è un oscuro passato, controllato da Quella Che Tutto Vede. Il Cercatore, la Madre Depositaria, Il mago del Primo Ordine e la Mord sith dovranno trovare il modo di sfuggire ad una minaccia, che supera persino quella del Guardiano. Una minaccia che solo la figlia della Fenice potrà estinguere.
[La storia è ambientata dopo la seconda serie. Spero vi piaccia, grazie se recensite!]
Genere: Avventura, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cara, Kahlan, Nuovo personaggio, Richard, Zedd
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La capanna era ormai a pezzi. Era da anni che non vi metteva piede, avrebbe dovuto immaginarlo.
Intorno a lei c'era solo erba, rada e secca. Qualche roccia grigia spuntava dal terreno. Fece qualche passo avanti, il pugnale ben stretto in mano.
Sentiva, percepiva. Non sapeva cosa, ma la faceva stare all'erta, la rendeva inquieta. Odiava essere all’oscuro di qualcosa e l’atmosfera che percepiva la preoccupava. Stava per tornare indietro quando un rumore la fece girare di scatto. La porta della capanna cigolò e si aprì dall'interno, la figura di una donna si stagliò davanti alla porta.
Era alta, snella e di bell'aspetto, se non fosse per il suo viso, deturpato da una lunga cicatrice.
<< Indietro, Penelope. Indietro. >> Vestiva di bianco ed i lunghi capelli scuri le ricadevano scomposti sulle spalle. Penelope la guardò, un misto di rabbia e preoccupazione le brillava gli occhi: il  sorriso della donna era gentile, ma gli occhi freddi e cechi mostravano un mare di tristezza e compassione.
<<  Deianira! >> esclamò, aumentando la presa sull'elsa del pugnale << dov'è mia figlia?! >>
<< In un luogo sicuro, in cui tutte le persone speciali come lei sono destinate a finire. >> La sua voce era potente, minacciosa << Non credo la rivedrai. La profezia parla chiaro. >> I versi della Profezia Della Verità che Deianira le aveva pronunciato alla nascita di sua figlia le tornarono in mente, lupi famelici dal pelo scuro che le divoravano parti del cervello.
Solo la figlia della Fenice il male sconfiggerà,
la luce nel buio, riporterà;
Solo la figlia della Fenice il male potrà abbattere
e solo la figlia della Fenice potrà morire per far rinascere.

 
<< Ciò non dice perchè tu debba portarmela via! >> urlò Penelope. Deianira inarcò le sopracciglia e rise di gusto, divertita dal fatto che la giovane non capisse l'importanza della cosa.
<< Non è con me che devi lamentarti. E' il Creatore a volere che le cose succedano. E' lui la causa del nostro male. Per questo non lo servo >>.
Penelope sentiva le lacrime bagnarle le guance.
<< Ti prego, ti supplico. Restituiscimi la mia bambina, ti darò ciò che vuoi...oro..gioielli! Il popolo sarà contento di servirti! >>
<< Non ho bisogno di quello che mi elenchi, Penelope. Sto solo facendo il mio lavoro. Tua figlia è destinata a grandi cose, non vorresti mica che cominci a seminare distruzione a destra e a sinistra? Abbiamo già abbastanza problemi. Crescerà in quel posto e quando ciò che e scritto nei Libri Del Fato si sarà avverato, la libererò. Darken Rahl deve ancora nascere, e non sarà solo quello il nostro unico problema. Finchè il suo cuore continuerà a battere, nessuno sarà al sicuro >>.
<< E' solo una bambina! Posso educarla a controllare i propri poteri, sono una Fenice, guardami. Non mento! >> si disperò Penelope. Sapeva fin troppo bene di cosa stava parlando Deianira. Si accasciò sulle ginocchia, facendo scivolare i capelli neri davanti al viso. Lacrimoni cadevano sull'erba che s'inceneriva al suo tocco. Deianira sorrise, tristemente ed allungò le mani verso Penelope che continuava a singhiozzare.
<< Mi dispiace Penelope, ma non sono io che detto le regole... >> mormorò qualche parola magica, flettendo le dita.
Penelope, improvvisamente si rimpicciolì, diventando delle dimensioni di un' aquila. Le crebbero piume dorate ed un becco. Divenne forse la Fenice più bella della storia, dagli occhi dello stesso colore dell'oceano.
 
***

LA PROFEZIA DELLA VERITA'

PRIMA PARTE
Capitolo uno
Riccioli rosso fiamma.

 
Richard si passò una mano tra i capelli accorgendosi solo in quel momento di quanto fossero sporchi ed annodati. Si trovavano in prossimità di un laghetto, dalle acque scure e profonde. Si disse che faceva troppo freddo per bagnarsi e sicuramente non aveva voglia di raffreddarsi. Si sedette sull'erba accanto a Zedd, che, munitosi di pentolone, erbe e carne di cervo cucinava fischiettando vecchie canzoncine di cui solo lui conosceva l'esistenza. Cara spaccava legna poco più avanti e Kahlan era seduta sulla riva del laghetto, intenta a strofinare un pezzo di stoffa nell'acqua. Prese a fissarla con intensità, accorgendosi di quanto fosse bella anche quando aveva il viso e le mani arrossate.
<< Ehi, rubacuori, potresti passarmi il rosmarino? >> chiese Zedd, sventolando la mano rugosa davanti al nipote. Richard passò ciò che aveva chiesto al nonno, annusando la pietanza, con lo stomaco che borbottava per la fame.
<< Oh, Zedd. Il tuo stufato di carne è sempre ottimo! >>
<< E meno male che lo è, sennò col cavolo che ci provavo! >> ridacchiò il mago del Primo Ordine. Richard sorrise.
Avevano sconfitto anche il Guardiano. Erano riusciti a sopravvivere anche a quella missione, anche a tutta quella sofferenza. Il Cercatore aveva trionfato ancora una volta. Sorrise amaramente al ricordo delle giornate passate ad uccidere e veder morire. Quando era solo un ragazzo di campagna, non avrebbe mai immaginato tutto quello.
<< Richard..guarda >> mormorò Zedd, lo sguardo perso nel vuoto. Seguendo la direzione degli occhi del nonno, Richard guardò ciò che aveva suscitato tanto stupore.
La pelle diafana brillava di una strana luce argentea, i lunghi capelli rossi volteggiavano attorno a lei. Aveva gli occhi chiusi, le ciglia lunghe scure e perfette. Le labbra color pesca. Alta, magra. Una lieve spruzzata di lentiggini le solcava le guance. Era vestita con un lungo abito color panna. Il corpetto era stretto e semplice, la gonna lunga, scendeva sui fianchi come se fosse liquida. Non aveva maniche, solo due spalline dalla quale fuoriuscivano due veli in tulle.  Camminava sul pelo dell’acqua, con passi lenti e precisi. Richard pensò che fosse bellissima. Dalla sua gola proveniva una dolce e melodiosa canzoncina, una canzoncina che fino a qualche secondo prima, canticchiava Zedd.
<< E’ una Fenice >> mormorò il mago del Primo Ordine << si sono estinte da anni, se non secoli! >>
<< Cosa sono le Fenici, Zedd? >> chiese Richard, sentendosi un po’ stupido. Stavano assistendo ad un fatto forse straordinario, e lui non mostrava nemmeno un minimo segno di stupore.
<< Erano un ordine di donne, tutte con poteri straordinari. Ricordo di un’alleanza che stabilì la precedente Madre Depositaria con la Fenice Dorata. Ma sapevo che l’ultima Fenice era stata uccisa da Darken Rahl in persona! >> esclamò Kahlan. Cara aveva estratto l’Agiel e squadrava la figura della ragazza con rabbia. Si sentì ancora più stupido. Era l’unico che non sapeva dell’esistenza delle Fenici. La ragazza dai capelli rossi arrivò a riva, emettendo con la voce, una nota leggermente più acuta. Spalancò gli occhi, mostrando due iridi azzurre, purissime. Poggiò i piedi a terra e poi cadde, svenuta.
 

Aprì gli occhi.
Era distesa a pancia in su,  su un letto di foglie secche, la testa poggiata sulle gambe di una donna dal volto gentile:
<< Ben svegliata, Fenice >> la salutò. Sulla fronte aveva un panno umido e alle narici le arrivava l’odore dello stufato di carne caldo.
<< Come ti chiami? >> chiese, la donna, aiutandola a farla sedere. La rossa si portò una mano alla tempia: si sentiva vecchia, stanca come se avesse affrontato un viaggio lunghissimo a piedi:
<< Alexandra >> la voce era roca.
<< Oh, io sono Kahlan. Non temere, sei al sicuro! >>. Alexandra sorrise debolmente, poi si guardò attorno. Un ragazzo dai capelli scuri, più o meno della sua stessa età, ed un uomo che doveva avere molti anni stranamente arzillo e sveglio. Poco più lontano, Alexandra vide, con orrore una Mord sith dai capelli biondi, lo sguardo truce e freddo.
Le si rizzarono i capelli sulla nuca, ma non fuggì. In qualche modo, sapeva che quella donna non le avrebbe fatto del male.
<< Alexandra, loro sono Richard e Zeddicus…Il Cercatore e Il Mago del Primo Ordine e quella laggiù e una Mord sith, so che tra loro e le Fenici non scorre buon sangue…ma stai sicura che non ti farà nulla. Si chiama Cara comunque >>
<< Onorati, Fenice >> s’inchinò Zeddicus, toccando quasi con il naso il terreno << se non reco disturbo, mi piacerebbe sapere come siete riuscita a sopravvivere alla grande strage delle Fenici. Siete anche molto giovane a quanto pare! >>. Alexandra non sapeva se fidarsi di loro. Li conosceva solo da qualche secondo, e poi con loro avevano una Mord sith, potevano considerarsi affidabili.
Chiuse gli occhi e respirò profondamente: << Vengo da Albagron >> mormorò. Zeddicus spalancò gli occhi:
<< Venite dalla terra dei protetti? Nessuno è mai uscito di lì! >>
<< Mi ha riportato Deianira. Ha detto che il mondo dei viventi aveva bisogno di me. Non è che io ci abbia capito molto ma… >> s’interruppe quando il mago del Primo Ordine l’afferrò per il polso.
<< Deianira? Deianira Quella Che Tutto Vede? >> la voce risuonava stranamente preoccupata. Stavolta anche Kahlan parve confusa:
<< Chi è? >> chiese. Cara scese dalla roccia su cui era seduta e si avvicinò, l’Agiel stretto ancora in mano: << Quella Che Tutto Vede è la strega più potente dell’intero universo. Era una serva del Creatore, ma si era ritirata dai suoi doveri. Aveva appreso l’arte del vedere il futuro e per punirla del suo tradimento, il Creatore le tolse la vista. E’ una vecchia che il più delle volte ti dice che devi semplicemente finire nel Mondo Sotterraneo, ma qualche secolo fa ha sfornato una profezia davvero invitante…come si chiamava Zedd? >>
<< La Profezia Della Verità >>
<< Quella. E’ una cosa che mi hanno insegnato subito, appena sono entrata a far parte delle sorelle dell’agiel. Per conoscere il nemico >> e scoccò un’occhiata ad Alexandra, che fece lo stesso. Sembravano due lupi pronti ad attaccare.
Zedd prese a camminare avanti ed indietro, le mani dietro la schiena: << Se lei è la Fenice di qui la profezia parla, allora… >>
<< Allora il demone si sta risvegliando! >> concluse Cara. Non sembrava molto preoccupata.
<< Demone?! >> chiesero Alexandra, Kahlan e Richard all’unisono.  Un’ombra di preoccupazione coprì il volto di Zedd:
<< E’…è ora che vi racconti una storia. Una storia che non vi piacerà ragazzi >>.

 
  
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