Film > Thor
Ricorda la storia  |       
Autore: Frozen pal    30/11/2013    1 recensioni
Thor e le sorelle alchimiste sono tutti ad Asgard, con Loki in catene e occupati a ristabilire l' ordine nei nove regni.
Ma il proprietario dei poteri delle sorelle rivuole ciò che gli appartiene
*seguito di Una missione impensabile e basata su Thor The Dark World*
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il mondo oscuro
Prologo

 
Non si aspettava che Odino lo accogliesse come se fosse stato un sopravvissuto, o come se avesse provato dolore nell’osservarlo cadere dal Ponte dell’Arcobaleno, ma di certo vederlo in catene al cospetto del trono su cui avrebbe voluto stare lui, poiché credeva fosse giusto, era una cosa alquanto ironica e dolorosa.
< Loki… > Frigga sembrava più anziana e stressata di quanto non lo fosse, e vedere quel ragazzo, che aveva amato più di Thor, il suo vero figlio, in catene, davanti ai suoi occhi non doveva essere d’aiuto.
< Salute madre. Ti ho resa orgogliosa? > C’era un sarcasmo davvero osceno nella sua voce, che fece rabbrividire la ragazza nascosta dietro al trono stesso di Odino.
< Ti prego, non peggiorare le cose > Gli rispose Frigga, ancora speranzosa di un suo cambiamento, di un suo miglioramento, che lo avrebbe riportato innocente e buono come lo era prima.
< Definisci peggiorare > Disse avvicinandosi alla madre adottiva.
< BASTA > Intervenne il Padre degli dèi, alzando il tono. < Parlerò con il prigioniero da solo >
A quel punto, la moglie di Odino se ne andò, con le lacrime agli occhi. Se poco prima era stata felice di rivederlo, di sapere che era vivo, che la caduta dal Bifrost non lo aveva portato via da lei, e per questo piangeva di gioia, col ripensamento di Odino e quelle due parole scambiate si era resa conto del peggioramento del proprio figlio.
< Non vedo il motivo di tutto questo subbuglio > Commentò il dio degli inganni, facendosi avanti, per quello che le catene gli permettevano. La fanciulla rimase immobile, da dietro al trono, nascosta a tutto e a tutti, forse, ad ascoltare.
< Realmente non comprendi la gravità dei tuoi crimini? Ovunque tu vada c’è guerra, rovina e morte > La consapevolezza di ciò fece sì che il cuore della ragazza si strinse in una morsa ghiacciata, che le affaticò il respiro. Odino diceva il vero, e ammetterlo era terribile.
< Sono sceso su Midgard per governare il popolo della Terra come dio benevolo. Esattamente come te >
< Noi non siamo dèi. Nasciamo, viviamo e moriamo, esattamente come gli umani >
<… Cinquemila anni in più o meno > Commentò sorridendo Loki.
< Tutto questo perché Loki ha bramosia di un trono >
< E’ mio diritto di nascita >
< IL TUO DIRITTO DI NASCITA… ERA MORIRE, DA BAMBINO… Abbandonato su rocce di ghiaccio > Freya si tappò la bocca, ormai respirava affannosamente e rischiava di farsi scoprire. Non poteva sentire altre parole del genere, a meno che non si volesse far scoprire. < Se io non ti avessi salvato, ora non potresti essere qui ad odiarmi > Quello era certo, ma allora la fanciulla sarebbe morta in quell’attentato sette anni prima.
< Se la scura mi attende, allora, per amor della misericordia… Finiscimi > Freya spalancò gli occhi e fissò lo sguardo pietoso che aveva assunto Loki, lo stesso con cui l’aveva guardata per dirle di abbracciare Odino. < Non è che io non ami i nostri colloqui, è solo che… Non li amo > Freya scosse la testa.
< Frigga è solo una delle poche ragioni per cui sei ancora vivo e non potrai più rivederla > Loki si soffermò sulle sue parole. Una delle poche ragioni. Qualcun altro lo voleva vivo? Davvero? Il dio degli inganni si voltò, poi guardò Odino disperato.
< E che ne sarà di Thor? Nominerai quello stolto, villano… Re, mentre io marcisco in catene? >
< Thor dovrà combattere per rimediare ai tuoi danni, restituirà l’ordine ai nove regni e poi… Sì, diventerà re >
Loki venne portato via, mentre Freya cercò di concentrarsi per non perdere il controllo. Quando furono fuori dalla sala del trono si teletrasportò nella stanza della guarigione, dove avrebbero controllato se aveva riportato ferite o cambiamenti bruschi dalla battaglia su Midgard.
< No ma fai pure con comodo cara, tanto non dobbiamo andare a comprarci vestiti galanti per il banchetto di stasera > Disse sarcasticamente Sydne, che aveva un atteggiamento tutt’altro che simpatico.
< Sei la prima ad essere uscita dal grembo di nostra madre, quella più intelligente e saccente, ma quando si parla del pazzo dio degli inganni hai il cervello che equivale a quello di un pentapalmo > La rimproverò Dalia. < Esatto so dove sei stata in questi dieci minuti, e non ne sono per nulla contenta >
< Fanciulle, vi prego > Intervenne la Madre degli dèi, mettendo una mano sulla spalla della mora.
Aveva preso molta confidenza con la regina, forse troppa, ma non le importava perché non lo faceva per entrare nelle sue grazie, ma perché, essendo sempre stata considerata come più matura delle sorelle, aveva comunque bisogno di una figura che le ispirasse saggezza. E quella era Frigga.
< Sai… Non sono per nulla contenta di come è cambiato mio figlio Loki > Il fatto che lo considerasse come suo figlio, nonostante i suoi sbagli, era la prova che l’amore di Frigga era sconfinato per lui e che andava oltre alle azioni che aveva compiuto. < Ma se doveva accadere… >
La regina fece sdraiare sul letto la mora e delle guaritrici diedero uno sguardo alla sua figura proiettata sopra di lei, sospesa e colorata in blu, con un flusso rosso che continuava a muoversi all’interno del suo corpo, un flusso che però da rosso cambiava colore e diventava nero.
< Che cos’è quello? > Domandò stranita Freya, indicando il flusso che si muoveva sopra di lei.
< Tutte voi avete…  Quel flusso di materia oscura> Poi ricordò la profezia e tutto le fu più chiaro. < E’ quella parte che siete destinate a contenere > Si alzò di scatto, sbriciolando completamente la sagoma blu che volteggiava su di lei, spaventando la Madre degli dèi.
< Quella parte? Frigga… >
< Freya non rendere più complicata la cosa, lo è già di suo >
Alzò le mani in segno di resa e uscì dalla stanza di corsa, recandosi nella sala dove Odino teneva le reliquie portate via dai popoli nemici sconfitti, in cerca di qualcosa che mi desse la risposta.
Trovò un libro su uno scaffale, che raccontava di quando si pensava che prima della creazione dell’universo non ci fosse nulla. Invece c’era l’oscurità… E non era ancora del tutto scomparsa.



Angolo autrice

Ecco il seguito di Una missione impensabile, appena scritto dopo aver visto Thor: The Dark World, che mi è piaciuto molto :)
Cercherò di pubblicare ogni settimana e niente... Ciao a tutti! :)
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: Frozen pal