Ti sei mai chiesto perchè ho commesso tutti quei sbagli?

Ti sei mai chiesto cosa mi passasse per la testa o cosa provassi?

Forse no, perchè eri troppo impegnato a pensare a lei, invece che a tuo fratello.

Lo sapevi che non ero tuo fratello?

Lo sapevi che il mio destino sarebbe dovuto essere quello di ogni Jötunn?

Sapevi che sono morto lo stesso, anche se padre mi ha preso con sé?

Ma no, non potevi saperlo, dopotutto non ero altro che un ingenuo ingannatore e tuo fratellino ai tuoi occhi.

Volevo solo che mi considerassi di più.

Volevo solo che vedessi ciò che provavo per te, ma niente ti è giunto nel tuo cuore.

Credevi che tutto ciò che ti dicessi fosse uno scherzo ed io, a malincuore, reggevo le tue convinzioni.

Ti ho servito il mio cuore su un piatto d'argento più e più volte, ma tu sembravi non vederlo.

Ho pianto molte notti in silenzio, cercando di sopprimere i miei sentimenti per te, ma era tutto inutile.

Mi sentivo solo al mondo.

Ero stato adottato per la pena che può fare un neonato.

Ero stato accantonato da mio fratello, lasciandomi con il cuore appezzi.

E per cosa? Perchè una stupida umana aveva fatto breccia nel tuo cuore.

Ero forte in superficie, ma distrutto all'interno.

Ogni giorno mostravo quella maschera da cattivo e crudele per mantenermi superiore e non lasciarmi sconfiggere.

Ogni notte mi disperavo, cercando di capire cosa avesse lei di speciale che io non avevo.

Ma poi un giorno un barlume di speranza colpì il mio cuore.

Quella sera che sei venuto a rapirmi sulla terra costringendomi a tornare a casa.

Eri lì per me.

In quel momento eri lì solo ed esclusivamente per me.

Lei non contava più.

Eravamo solo io e te.

Ma ho giocato male le mie carte.

Ero troppo annebbiato dall'odio che provavo per te e per lei, da non riuscirmi a controllare.

Cercavo attenzioni.

Attenzioni che ho cercato di ottenere in qualsiasi modo pacifico, ma senza alcun risultato.

Ma attenzioni che ho ricevuto mettendomi la maschera da cattivo.

Io ho perso tutto: l'affetto di coloro che mi avevano accudito e l'unico sentimento che ricevevo da te come fratello.

E tu hai vinto tutto: la stima di madre e padre, il trono e l'amore per la donna che ami...

Come si dice sulla terra: “Il vincitore prende tutto e il perdente deve cadere”.

Ho perso e me ne pento, ma non perchè non sono riuscito ad ottenere ciò che volevo, ma perchè mi sono reso conto della strada che ho imboccato.

Che altro mi resta da fare, ormai?

Sono qui, nella mia cella che penso a te, come ogni singolo giorno.

Sono qui, che penso a te insieme a lei, come faccio ogni singola ora.

Sono qui, che ti penso mentre ami lei e lei ama te, come succede ogni minuto.

Qui, in questa fredda cella, mi struggo per te senza che tu lo sappia.

Ogni secondo sento il cuore infrangersi in mille pezzi.

Ogni minuto provo invidia per tutti quegli sguardi pieni d'amore che cedi a lei.

Che altro mi resta da fare, ormai?

Sono qui, in questa solitaria e spoglia cella che piango ogni notte, cercando pace nel tuo viso.

Perchè sì, anche se mi hai distrutto il cuore e l'anima non posso fare a meno di amarti.

Qui che aspetto che il dolore mi ceda la pace.

Che altro mi resta, ormai, se non aspettare la mano gelida della morte, l'unica che possa darmi sollievo e pace.