You're the cure to my ills

“Fumi un sacco?” chiesi
“Troppo.” rispose
“Vieni sempre qui?” sussurrai
“Si.” ridacchiò “Perché?”
“Lo vedò dal panchetto, ci sono i segni delle sigarette che spegni.”
“Si, questa è la mia vittima quotidiana.”
“Come io ero vittima dei bulli quotidianamente?” rimase in silenzio, si girò verso il pianoforte e ricominciò a suonare
“Mi dispiace per quello che hai passato, davvero.” disse “Comunque se ti serve uno psicologo con cui sfogarti c'è Andy.” mi ridistesi sul letto
“Ok.” sospirai
“Oppure” sussurrò
“Oppure?” ripetei
“Oppure ci sono io.” disse
“Ci sei te come psicologo?” risi
“No, ci sono io con cui ti puoi sfogare.”
“Ma non capiresti.” sbuffai
“Perché non capirei?”
“Perché i pazzi sono complicati.” scherzai, roteò gli occhi al cielo e
“Ricominciamo da capo.” si alzò, venne a sedersi sul bordo del letto vicino a me, mi tese la mano e “Ciao mi chiamo Ashton Fletcher Irwin, ho diciotto anni, vivo a Melbourne, non vado più a scuola, suono in una band e cercherò di essere la cura dei tuoi mali.” disse facendo uscire due fossette
“Ciao mi chiamo Chloe Felicity Williams, ho sedici anni, vengo da Manchester, sono una sfigata e voglio che tu sia la cura dei miei mali.” risposi.