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Autore: _Marlee_    01/12/2013    1 recensioni
Ti proteggerò da tutti i temporali, promesso
Cit. Callie
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessuna stagione
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Non è mia abitudine lamentarmi, ma non ce la faccio piu a sopportare il fatto che ho studiato anni di giornalismo e sono ancora qui a scrivere la rubrica femminile del New York Times, il mio sogno non è la rubrica femminile, ma un vero e proprio articolo, qualsiasi tipo. 
"Signorina Torres, l'ho chiamata nel mio ufficio per dirle che ho in mente per lei una promozione.." non stavo piu nella pelle, volevo sapre cosa mi sarebbe toccato, che genere di articolo avrei dovuto scrivergli "Signorina, come lei sa, non produciamo solo articoli, ma anche servizi televisivi, e avevo in mente per lei un bel servizio" io ero eletrizzata, sarei andata in tv, avrei fatto un servizio al telegiornale "Di che si tratta capo?" chiesi io "Di un argomento molto delicato, la NASA ci ha avvisato dell'arrivo di una gigantesca meteorite e ci hanno chiesto se potevamo cercar di avvisare la gente senza creare scandalo e paura inutili, e io ti ho notato in questo ultimo periodo, i tuoi articoli alla rubrica vanno alla grande e tratti argomenti delicati e arrivi al cuore della gente, quindi mi sei sembrata la persona piu adatta". Un meteorite? Come si fa ad avvisare la gente di un meteorite senza riempirli di paura? Tornai al mio ufficio per iniziare a lavorare e mettermi alla ricerca di alcuni studi e di alcune informazioni su questo metiorite. Quel giorno nel nostro studio arrivò una ragazza nuova, anche a lei era stato affidato un servizio, ma non sul meteorite, ma su qualcos'altro, mi si avvicinò "Buongiorno, mi scusi, dove posso trovare un bar, che mia figlia vuole una merendina?" mi chiese con un sorriso, io guardai lei e poi la bambina che le era nascosta dietro "Guardi, sempre dritta e poi a destra" mi abbassai all'altezza della bambolina bionda "Ti consiglio la brioche alla marmellata di mirtilli, è fantastica" dissi io accarezzandole il nasino e alzandomi all'altezza della madre, che era altrettanto bella "Piacere Callie Torres" dissi io sorridendole "Arizona Robbins, grazie ancora per i consigli" la bimba prese la mano della mamma e andarono verso il bar, la bimba continuava a fissarmi, era veramente un angelo di bambina, ma a me ultimamente i bambini fanno uno strano effetto, li amo tutti, e lei con i capelli biondi e gli occhi azzurri era una delle piu belle bimbe che avessi mai visto e sua madre altrettanto. 
I giorni dopo continuai a vederle entrambe, arrivavano dopo di me e la bimba mi guardava sempre mentre si gustava la sua bella brioche ai mirtilli, avrei riconosciuto quella marmellata ovunque, e la sua era tutta sulla maglietta, mi avvicinai a lei "Allora ti piace la mia brioche?" chiesi io abbassandomi alla sua altezza "Shi, i mirtilli sono buoni, vuoi assaggiare?" disse lei porgendomi la brioche "No grazie, ho appena mangiato la mia, ma se vuoi domani aspetto te e andiamo a mangiarla insieme" dissi io e il suo visetto si illuminò "Mamma mamma, possiamo fare colazione con la signorina?" chiese ad Arizona e lei annuì sorridendole, dalla mattina dopo in poi le colazioni insieme erano d'obbligo "Ma allora quanti anni hai?" mi fece il segno con la manina indicando 4 "Uh allora sei grande? Non vai a scuola?" chiesi io incuriosita "No, sono piccola" disse lei continuando a mangiare la brioche "Ehh ma signorina, l'anno prossimo andrai anche tu, come i grandi" disse Arizona sorridendole e pulendole la bocca con una salviettina,volevo pagare io ma lei ha insistito, io e la piccolina rimanemmo da sole mentre Arizona era andata a pagare "Senti ma è da un pezzetto che ci conosociamo, ma non so ancora qual'è il nome di questa principessa" dissi io avvicinandomi a lei "Alice, ma la mamma mi chiama Alì, dice che allo zio gli piaceva tanto e allora mi ha chiamato cosi" mi disse lei, ma capi che lo zio non c'era piu, dal suo tono, cosi cercai di evitare l'argomento "Tu hai paura del temporale?" mi chiese lei "No, io sono forte" le dissi io sorridendo "La mia mamma si, quando piove forte e ci sono i tuoni dormiamo insieme, sempre" disse lei "Guarda, quando ci sarà il temporale venite a casa mia tutte e due e cosi nessuno ha paura ok? "Promesso?" chiese lei sorrise mostrando il mignolino per la promessa "Perche dovremmo venire da te Callie, che mi sono persa?" arrivò lei da dietro "La prossima volta che ci saranno i tuoni siete invitate ufficialmente da me, cosi nessuno ha paura" lei arrossì un po, cosa che trovo dolcissima, e prese per mano Ali e andò nel suo ufficio "Saluta la zia Callie" disse Arizona, e Alì si girò verso di me facendomi ciao con la manina. 
Le ricerche sulla meteorite non promettevano nulla di buono, anzi, le due navicelle spedite per cercare di sgretolarla hanno fallito, e quindi lanciare l'allerta al TG era ormai obbligatorio, il pomeriggio stesso avevo un servizio con il presidente "Questa meteorite è stata avvistata un anno fa e speravamo che cambiasse traiettoria invece sembra venire dritta verso la Terra, partiranno due navicelle che tenteranno di distruggerla, ma dobbiamo prepararci al peggio, ecco perche il Presidente ha mandato questa notizia: un milione di americani verranno selezionati per essere messi in delle grotte scavate nelle montagne calcaree del Missouri e adibite apposta per proteggere la popolazione necessaria per ripopolare la terra quando il meteorite si sarà schiantato e avrà distrutto tutto, le persone selezionate saranno solo quelle di età inferiore ai 50 anni poi medici, insegnanti, artisti, avvocati, vi saranno recapitate a casa delle lettere solo se sarete appunto selezionati. Per oggi è tutto, se ci saranno novità vi aggiorneremo appena possibile". I giorni seguenti arrivarono le notizie dalle navicelle, le loro missioni erano fallite entrambe e quindi per la terra non ci  sarebbe stato scampo, il meteorite era grande come New York City, e avrebbe distrutto molte città e creato un onda anomala molto piu alta dei grattacieli, nessuno sarebbe riuscito a salvarsi, i giorni a lavoro furono orribili, tutti aspettavano le lettere, ma non arrivò a nessuno. Il pomeriggio il mio capo mi chiamò nel suo ufficio per parlarmi "Callie, la gente si fida di te, ormai sei diventata la voce di questa situazione, e hanno deciso che tu sarai selezionata, con la tua famiglia, per andare ai rifugi, sei salva Callie" mi consegnò la lettera, appena uscì dall'ufficio vidi Arizona che giocava con la piccola Ali nel suo ufficio, avrei dovuto essere felice di non morire, ma non lo ero, no perche io sono da sola, non ho marito o figli, invece la fuori è pieno di famiglie con bambini che stanno aspettando una lettera che non arriverà mai, io non avrei dovuto salvarmi, lo meritava qualcun'altro. Tra due settimane esatte ci sarebbe stato l'impatto. La mattina dopo a colazione, ne io ne Arizona parlammo molto, e neanche Ali sembrava volesse parlare ma poi si decise "Allora zia Callie, tu vai nelle casette sicure?" chiese lei continuando a mangiare la sua merendina ai mirtilli "Si piccolina, si" dissi io malinconica "Callie dovresti essere contentissima, vivrai" mi disse Arizona "Lo so, ma preferirei molto che questa lettera l'avesse ricevuta una famiglia numerosa, io sono da sola, salverebbero solo me" dissi io continuando a sorseggiare il mio cappuccino "Non è vero, non sarebbe una cosa inutile, sei stata fortunata, è un opportunità, prendila e pensa a te stessa" lei era bellissima, ogni giorno di piu "Zia Callie, puoi portarci con te?" a quella domanda i miei occhi si riempirono di lacrime, loro due sarebbero state le uniche persone che avrei voluto con me "Piccolina, voi due sareste le prime e uniche persone che porterei con me, ma non posso" dissi io e una lacrima sfuggi al mio controllo, Ali mi accarezzò il viso togliendo la lacrima e mi mise le sue braccine piccole al collo, Arizona posò una mano nella spalla come a voler dire che lei c'era. Iniziò a piovere, sempre piu forte, ed ora di sera la pioggia si era trasformata in temporale cosi chiamai la principessina e la invitai a cena da me come le avevo promesso, verso le 20.00 suonarono il campanello e appena apri la porta avanti di me c'era lo scricciolo con un impermeabile rosso e Arizona, tutte e due molto bagnate "Venite dentro, magari vi date anche un'asciugata mentre io preparo la cena" dissi io mentre aiutavo Ali a togliersi le cose bagnate "Ma noi siamo proprio sfortunate eh, abbiamo rotto l'ombrello" disse lei sistemandosi i capelli tutti scompigliati "Ma pulce, sei entrata in una pozzanghera tu?" chiesi io alla principessina "Non è colpa mia, è buio e una macchina ci ha spruzzato" disse lei piagnuccolando "Tranquilla, solo che io non ho vestiti piccolini, ma se vuoi posso farti mettere un vestitino speciale, che ti terrà calda, lo vuoi vedere?" dissi rivolgendomi ad Alì "Vieni anche tu cosi ti cambi" dissi ad Arizona "Callie non serve, nel giro di pochi minuti mi sarò asciugata" disse lei "No, entrambe vi prenderete l'influenza e quindi niente rifiuti" dissi io guardandola "Sissignore" disse lei ridendo insieme alla bambina, andai verso il mio armadio e per Ali tirai fuori un maglione mio, uno di quelli che mi regalò mio padre per le nostre gite in montagna, era di lana grossa e moridissimo e rosa "Questo è quello piu caldo che ho, ti piace?" chiesi io ad Ali "Siii, è bellissimo e poi è morbido, come un abbraccio" io risi a questa sua frase, so che a lei piacevano da morire gli abbracci e poi diceva che i miei erano morbidi, era una cosa che mi riempiva di gioia, Alì una volta infilato il maglione corse in salotto accoccolandosi sul divano e io andai ad accenderle la tv, poi tornai in camera mia e Arizona si era seduta sul letto e mentre io tiravo fuori un maglione grande e morbido anche per lei "Lei ha solo me, nessun'altro, ha bisogno di un padre, ma quella volta fui talmente egoista che decisi di fare tutto da sola pensando di riuscire a farle sia da madre che da padre, ma lei ha bisogno di un altra figura, io non gli basto" disse asciugandosi una lacrima che era scappata al suo controllo "Ma cosa dici, lei è fortunata ad avere te, anzi, tu sei una donna forte e bellissima e ad Ali non manca niente per essere felice" la tranquillizzai accarezzandole la schiena "Quando è con te lei è felice, sorride, e quando torniamo a casa non fa che parlare della zia Callie, e sinceramente anche io non faccio altro che pensare a te" questa dichiarazione mi spiazzò, io l'avevo notata, lei mi piaceva molto, forse di piu, ma non potevo permettermi di innamorarmi di qualcuno che entro due settimane avrei dovuto abbandonare "Anche io ho pensato a te, dal primo giorno, amo quella bambina come non ho mai amato nessun'altro, ma è sbagliato, per me ma sopratutto per voi due, come fai a non odiarmi? Io mi salverò e voi no, questo è il motivo principale dell'odio verso me stessa" dissi io mentre lei si metteva il maglione e poi si risedette accanto a me "Noi non potremmo mai odiarti, tu ci hai invitato a casa tua solo perche c'è il temporale, Callie io credo di essermi innamorata di te" si avvicinò sempre di piu fino ad arrivare a sfiorarmi le labbra "Anche io credo di essermi innamorata di voi" annullò la distanza e mi baciò, quel bacio fu la forza che mi serviva per vivere le ultime settimane della mia vita, la abbracciai e andammo di la a preparare la cena, mentre Alì si divertiva a guardare i cartoni io e Arizona ci divertavamo a scavalcarci in cucina per prendere piatti e bicchieri, l'intesa tra di noi mi sorprese, anzi no, adesso tutto è limpido, non sono mai andata d'accordo con i miei ex perche tra di noi non c'era questa intesa.
"E' pronto pulce" dissi io menre la vidi arrivare con quel maglione gigante che la rendeva particolarmente buffa "Uhh, che profumino" disse lei sedendosi sulla sedia, iniziò a mangiare e divorò tutto il cibo "Callie sei una cuoca fenomenale" disse Arizona facendomi l'occhiolino "Il merito è della compagnia" in quel momento risuonò in tutta la casa l'eco di un tuono fortissimo, e sia ad Arizona che a Ali cadde la forchetta, io mi alzai, andai alla finestra ad abbassare le tapparelle, accesi tutte le luci e il rumore della pioggia e dei tuoni sparì, gli  feci l'occhiolino "Va meglio principesse?" dissi verso di loro che avevano ricominciato a mangiare "Siete proprio terrorizzate eh" scherzai io, ma loro lo erano sul serio "Tranquille è tutto passato" le rassicurai io, loro si ripresero e a fine cena io e Arizona ci sedemmo nel divano e Alice nell'altro, poi vedendoci cosi vicine Alice si mise in mezzo a noi e si accoccolò alla sua mamma e questa era una delle piu belle scene che io abbia mai visto, accarezzai la spalla di Arizona lei si voltò e mi sorrise. Quando fu ora per loro due di andare a casa andarono fuori, ma appena arrivate al portoncino si resero conto che la strada era completamente allagata, l'acqua era sul serio molto alta e loro erano a piedi e la mia macchina era fuori uso per via della pioggia, i taxi non passavano per lo stesso motivo "Ragazze, se per voi va bene credo che dovremmo tornare su e.." dissi io cercando di continuare ma Arizona mi rispose immediatamente "No Callie non possiamo, noi abbiamo gia disturbato abbastanza, non voglio crearti problemi" disse lei cercando di arragiarsi "Senti,  forse voi due non avete capito, la vostra presenza non può disturbarmi, anzi mi fa solo piacere, vi voglio bene e la vostra compagnia mi piace, tutto qui!" dissi io facendolo sembrare ovvio "C Callie, credi sia una buona idea?" chiese lei cercando di non far sentire Alice "Io credo sia un ottima idea, finirebbe solo con il prendersi una brutta influenza se andaste a casa a piedi" dissi io sorridendo mi abbassai all'altezza della piccina "Vuoi dormire dalla zia Callie stasera perche c'e veramente tanta pioggia" chiesi io "Siiiiiii, mamma posso?" chiese ad Arizona in un modo talmente tanto entusiasta che lei non pote dirle di no. Tornammo su e lasciai la mia stanza a loro due e io mi preparai il divano, poco dopo sentì arrivare lei "Si è appena addormentata" io mi misi seduta facendo sedere anche lei "Non si è mai addormentata con un sorriso del genere, grazie Callie" disse lei alzandosi dal divano, ma io le presi un braccio "Non andare" dissi io facendola risedere lei mi prese il viso tra le mani e mi bacio come non aveva mai fatto "Non voglio passare neanche piu un secondo senza di te, infondo abbiamo solo due settimane" disse lei a me scese una lacrima che lei asciugò subito con un bacio, ci addormentammo insieme nel divano, il mattino dopo fummo svegliate da Ali "Mamma ma anche io voglio dormire con la ziaaa" disse lei stroppicciandosi gli occhi "Oddio ma che ore sono?" chiese lei cercando di far dimenticare alla piccina quello che aveva appena visto "Calliope è tardissimo, siamo in super ritardo" disse lei alzandosi di scatto e facendomi cadere dal divano, io guardai l'ora e iniziai a ridere, eravamo in un ritardo clamoroso e lei era buffissima "Presto pulce mettiti i vestitini di ieri sera adesso sono asciutti" dissi io prendendo i pantaloni e la giacchetta, Arizona andò in camera e si cambiò anche lei poi andai io e in pochi minuti eravamo pronte tutte e tre "Andiamo a prendere le brioche ai mirtilli?" chiesi io voltandomi verso le due donne dietro di me "Siiiii" rispose entusiasta Alice, e Arizona sorrise. Quelle due settimane furono bellissime, forse quelle piu belle della mia vita, ma presto arrivò il girorno in cui tutto sarebbe finito, questa situazione era diventata ridicola, i posti nelle grotte erano diventati dei premi e anche nel nostro ufficio avevano iniziato a premiare cosi. Un giorno chiamarono nella sala conferenze un gruppetto di persona, tra cui Arizona, io compresa e ci avevano detto di estrarre e se nel biglietto c'era un SI potevano entrare dentro alle grotte e se c'era scritto NO sarebbero morti, io non estrassi nessun biglietto, ero li per rappresentanza dato che ormai ero il volto della situazione, e notai che nel biglietto di Arizona c'era scritto NO, lei sarebbe morta, lei e Alice non sarebbero sopravissute, e io non potevo permettermelo. Quando uscimmo da li volevo parlare con lei ma una serie di imprevisti me lo impedirono e non riusci a rassicurarla e dirgli che se lei non veniva io sarei rimasta li con loro, sarei rimasta con loro per sempre, non volevo salvarmi se loro non erano con me. 
Mi chiamarono dicendo che l'elicottero che mi avrebbe portata dritta alle grotte, mentre percorrevo la strada che mi indicavano loro notai che Arizona era seduta nella piccola sala giochi dove Alice passava la maggior parte delle sue giornate "Ho pensato che rimanere in un posto che a lei piace le avrebbe fatto avere meno paura" disse lei piangendo mentre io prendevo Alice, era l'unico modo "Alice saluta la zia Callie" disse Arizona, ma io non l'avevo presa per salutarla ma per portarla nell'elicottero "Aspetta cosa fai Callieeeeee, dammi almeno la possibilità di abbracciarla l'ultima volta" ma non volevo portarla via con me, appena arrivammo davanti allo sportello dell'elicottero misi dentro Alice e feci salire Arizona "Preferisco che voi continuate a vivere, ve lo meritate, andate, io me la caverò" dissi io mentre spingevo Arizona per farla salire "Ma tu, tu morirai?" mi chiese piangendo "Non ho paura di morire, perche in ho vissuto tutto quello che volevo, grazie a te ho passato le due settimane piu belle della mia vita, me la caverò, non preoccuparti" dissi io asciugandole una lacrima "Calliope non posso andare sapendo che per colpa mia tu morirai, ti amo" disse lei piangendo sempre di piu "Ti amo anche io, ti prometto che proverò a tornare da voi, ma se non dovessi farcela sappi che sei stata la persona piu importante nella mia vita, tu e Alice, non dimenticatevelo, e vi prometto che vi proteggerò sempre, avrete un angelo" baciai Arizona e diedi l'ok al pilota per far chiudere il portellone, Arizona iniziò a sbattere i pugni sul vetro "NO NO, Calliope nooooo" la sua voce fu cancellata dal rumore delle eliche, mi asciugai una lacrima e la salutai sforzando un sorriso. Non avevo la forza di lasciarla andare cosi, dovevo andare da lei, dovevo salvarmi e tornare da lei, che magari è solo una cotta che con il tempo passerà, ma per adesso è la persona piu importante per me. Dovevo tornare ad accarezzare quei  capelli e a baciare quelle labbra. Sapevo che l'impatto sarebbe avvenuto tra meno di 7 ore, mi sarebbero bastate per raggiungere il picco piu alto della montagna, non sarei arrivata da lei che era dall'altra parte del versante, ma almeno sarei sopravvissuta e un giorno avrei potuto rivederla, raggiunsi i piedi della montagna dopo 4 ore, la strada era trafficata perche tutti volevano scappare, in qualsiasi posto, ma lontano da li. Non ce l'avrei mai fatta perche ad un tratto sentì la terra tremare sotto i miei piedi e in lontanaza vidi una gigantesca onda che veniva dritta verso di me, iniziai a correre veloce su per il sentiero, dietro di me c'era una  donna con un bambino, pochi minuti dopo lei scivolò e si fece male la gamba, il bambino provò ad alzarla ma lei era piu grande e non ce la fece, io non riuscivo a andare avanti sapendo che avrei potuto dargli una mano, tornai indietro presi in braccio la donna e controllai che il bambino fosse sempre dietro di me, quando lo tsunami fu vicino a noi la vedemmo abbassarsi, fino a diventare una semplice onda a pochi passi da noi, eravamo salvi, eravamo finalmente riusciti a salvarci "Grazie, non so proprio come ringraziarti, hai salvato la mia mamma, grazie" mi abbracciò e ricambiai la presa e lo strinsi forte anche la madre mi abbracciò e io fui felice perche almeno mi ero salvata salvando qualcuno. 
Solo in quel momento mi resi conto di essere viva e di essere solo a pochi chilometri da lei, mi misi in viaggio subito, sapevo che nel giro di pochi giorni si sarebbe alzata una nube che avrebbe ucciso tutti gli esseri viventi, ma a me sarebbe bastato un giorno per arrivare da lei. Il viaggio fu quello piu brutto che ebbi mai fatto, ovunque mi girassi c'era gente che piangeva sopra il corpo di un figlio o del marito, avevo paura, ma la voglia di ristringerla tra le mie braccia mi spingeva a proseguire, la grotta fu difficile da trovare ma  nel bel mezzo della notte arrivai e furono tutti sorpresi nel vedermi ancora viva, nel vedermi sopravissuta. L'interno della grotta era proprio come una serie di appartamenti, ora restava solo cercare e trovare il suo, non fu difficile perche dopo aver settacciato un paio di piani mi accorsi di quei sandaletti che avrei riconosciuto tra mille. Suonai la specie di campanello e quando aprì la porta spalancò gli occhi "Ti avevo promesso che non vi avrei abbandonato, ti avevo promesso che non avreste mai piu avuto paura dei temporali, e io sono una che mantiene le promesse" dissi io stringendo le spalle lei mi abbracciò cosi forte da farmi dimenticare tutto "Ssei viva? Cioè voglio dire non sei un angelo o qualcosa del genere?" disse lei sbattendo gli occhi temendo di non vedermi piu quando li riapriva "No, sono qui in carne ed ossa, e vorrei tanto farmi una doccia, sono.." chiesi io "Sei piena di sangue, oddio sei ferita? Ti sei fatta male?" chiese lei iniziando a vedere da dove veniva il sangue "Sto benissimo Arizona, ho aiutato una donna ferita, e questo temo sia il suo sangue" entrai nel piccolo appartamento "Mamma ma chi è a quest.. Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa" disse saltandomi addosso, aveva chiamato me MAMMA, si era riferita a me, e a lei non importava se fossi tutta sporca lei mi è saltata in braccio senza pensarci "Mi sei mancata pulce" dissi io ricambiando l'abbraccio "Lo sapevo che saresti tornata da noi, tu mantieni sempre le tue promesse"disse lei parlandomi all'orecchio perche non voleva staccarsi dall'abbraccio "Ali lascia che la mamma si vada a fare una doccia" disse Arizona anche lei mi aveva chiamata cosi, la guardai con le lacrime agli occhi "Adesso non ci lasci piu vero?" mi chiese Ali "Mai piu, ormai non ci separa piu nessuno, anche perche sto per fare una cosa, quindi no, non ci penserò proprio a lasciarvi" dissi io andando ad abbracciare Arizona che ci stava guardando con un sorriso super magico, quando mi avvicinai al suo orecchio sussurrai "SPOSAMI ARIZONA ROBBINS, NON VOGLIO PIU PASSARE NEANCHE UN SECONDO SENZA ESSERE SPOSATA CON TE QUINDI TI PREGO DIMMI SI" lei mi guardò sorridendo e era spiazzata "SI SI, CALLIOPE SI, NEANCHE IO POSSO RESISTERE UN SECONDO DI PIU SENZA ESSERE TUA MOGLIE" disse lei baciandomi "Sono la bambina piu fortunata del mondo, ho due mamma bellissime e che mi vogliono bene" disse lei baciando prima la mia guancia poi quella di Arizona "Ho una familgia" disse Alice "Abbiamo una famiglia" ripetè Arizona "Ti amo" dissi io alla fine baciando Arizona e mettendo giu Alice e insieme la guardammo mentre tornava a letto, poi venne verso di noi di nuovo "Posso dormire nel lettone con voi stanotte" chiese facendo gli occhi a cuoricino "CERTO" gli rispose Arizona prendendomi per mano, feci la doccia e quando andai in camera loro stavano dormendo, mi misi sotto le coperte vicino ad Alice, e mettendo il mio braccio attorno ad Arizona, avevo tra le mie braccia le donne piu importanti della mia vita. 
  
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