Jonathan.

Odiavo profondamente la sua arroganza. Quella sua aria di sufficienza che mostrava, soprattutto per nascondere un suo eventuale dolore. Odiavo profondamente la sua strafottenza e il modo in cui si prendeva gioco di me, scommetto fosse il suo passatempo preferito. Odiavo profondamente i suoi sguardi fugaci, mi innervosivano. Avrei voluto davvero tirargli un pugno in pieno viso, quel viso spigoloso e –per quanto sia dura ammetterlo- bello. Odiavo profondamente il suo sorriso beffardo, pronto a trasformarsi in una sonora risata ogni qual volta sfotteva qualcuno, soprattutto me. Odiavo profondamente quegli occhi color ghiaccio, che mettevano a tappeto ogni ragazza nei dintorni. Odiavo profondamente quel modo in cui flirtava con le ragazze, sussurrando ad ognuna qualcosa di incredibilmente sensuale e, soprattutto, odiavo profondamente il modo in cui mi guardava mentre metteva in atto il suo ridicolo teatrino a luci rosse. Odiavo profondamente quelle dannate labbra, morbide alla vista, baciabili fino a rimanere senza fiato. Quelle che avrei –con piacere- spaccato a suon di pugni. Odiavo profondamente la sua voce : irritante, fastidiosa. Dolce, rassicurante, quando voleva. Odiavo profondamente i suoi capelli, di un biondo ossigenato e un po’ lunghi, ridicoli. Odiavo profondamente il modo in cui, però, li stringevo quando mi baciava. Odiavo profondamente il modo in cui voleva sempre avere ragione, anche quando aveva torto. Odiavo profondamente i suoi sbalzi d’umore. Odiavo profondamente il modo in cui, spesso, mi fissava. Odiavo profondamente come riusciva a farmi sentire debole, inerme, sorprendentemente vulnerabile. Odiavo profondamente il suo carattere impaziente. Odiavo profondamente il modo in cui mi sbatteva al muro e, dopo avermi ripetuto quanto lui mi odiasse, mi baciava come non aveva mai fatto con nessuna. Odiavo profondamente il modo in cui, però, io ci stavo. Odiavo profondamente il fatto che, dannazione, senza quei baci non potevo stare. Odiavo profondamente il modo in cui io fossi dipendente da ogni cosa che faceva, guardava, toccava, da lui. Odiavo profondamente il modo in cui sfiorava le mie labbra, prima di unirle completamente con le sue. Odiavo profondamente il modo in cui sospirava sulle mie labbra, forse, pentendosi di quello che stava facendo. Odiavo profondamente il modo in cui mi stringeva le mani, mi faceva sentire a casa. Odiavo profondamente le sue stupide frasi : “Ero spaesato all’idea di sentirmi come se appartenessi a qualsiasi posto. Ma tu mi fai sentire come se ci fosse un posto per me.” E il modo in cui ci credevo, il modo in cui –purtroppo- lo pensavo anch’io. Odiavo profondamente quel blocco che ci separava. Odiavo profondamente quel sentimento così forte che ci univa. Odiavo profondamente che lo stesso sangue scorreva nelle nostre vene. Odiavo profondamente il modo in cui ero innamorata di lui. Odiavo profondamente il modo in cui lo amavo, da star male.
 
 
 
 
 
Heeello c:
Buonsalve Shadowhunters. Per questa piccola OS mi sono ispirata, come spero avrete capito, alla bellissima protagonista Clary e il suo amato, Jace. Mi sono immedesimata in lei, vedendo Jace nello stesso modo in cui lo descrive lei nel libro : un arrogante, uno stronzo, che è pronto a darti l’anima quando vuole, che ha un cuore pieno d’amore. E’ stato piuttosto facile, poiché amo il personaggio di Jace e, soprattutto, amo questa saga. Spero vi piaccia, cieo c:
 
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