ci rivediamo presto.
Everything’s on fire, the war outside our door keeps
raging on.
Hold onto this lullaby, even when the music’s gone.
Just close your eyes, the sun is going down.
You’ll be alright, no one can hurt you now.
-Mi dispiace davvero tanto, piccola.-
Pensavo che dirlo ad alta voce sarebbe servito
a qualcosa, ad una qualsiasi.
Pensavo che mi avresti sentito da dove ti
trovi ora, qualunque posto esso sia, e che mi avresti perdonato.
Pensavo che mi sarei sentito un po' meglio
adesso, più leggero e meno in colpa, ma mi sbagliavo. Perché nessuno può
scappare dalle proprie azioni e liberarsi dei propri peccati, non è vero?
E quindi sono condannato a vivere così, con i
rimorsi che si prendono un pezzo della mia coscienza, un pezzo di me, di
quello che è rimasto tra una cicatrice e un'altra ancora aperta, ogni
volta, sempre di più sempre di più, per il resto della mia breve esistenza qui
nell'arena.
Perché tanto lo so già come finirà, non sono
stupido, e va bene.
Va bene anche così, perché io me lo merito in
fondo.
Alla morte, lo sai, io non ci ho mai creduto;
no, nemmeno quando l'ho sentita, lenta e dolorosa, odore di disperazione e
urla, che si impossessava di me, di quel Thresh con
il corpo e l'anima lacerati da ferite che nessuno può curare, invisibili e
profonde, che inutilmente lottava contro qualcosa di più grande, di più forte e
di più pauroso.
Nemmeno quando Cato
me l'ha sbattuta davanti agli occhi, fredda e solitaria.
Mi dispiace tanto.
La verità è che avrei dovuto seppellirti io,
spargerti i fiori intorno e tutto il resto. E avrei dovuto cantarti io una
canzone, anche se, lo sai bene, non sono il tipo da melodie melense o drammi.
Ma si trattava di te, eri una bambina,
io ti conoscevo, eri del mio distretto, e spettava a me tenerti la mano
quando... lo sai.
Era compito mio, e ho fallito anche qui.
È colpa mia, tutta mia.
Eri la mia compagna, questo avrebbe dovuto
significare qualcosa, ma io ti ho abbandonata. Ti ho abbandonata a te stessa, a
quelle macchine da guerra, senza mostrare un minimo di interesse.
E mi dispiace, continuare a ripeterlo non farà
la differenza, lo so, ma è così.
Avrei dovuto proteggerti, non perché fosse la
cosa giusta da fare -negli Hunger Games non esiste giusto o sbagliato, lo
sai anche tu-, ma per principio e rispetto: perché eri una bambina, avevi
tutta la vita davanti, innocente, perché eri la mia compagna.
E non dico che avremmo vinto se ci fossimo
alleati, ma avremmo avuto più possibilità, e sarebbe stata comunque la cosa più
giusta e umana da fare.
Tu meritavi di vivere, di vivere una vita felice e lunga.
Forse però è meglio così, in un certo senso:
non so con quale coraggio sarei riuscito ad ucciderti, una volta rimasti solo
noi due.
Sarebbe stato peggio vivere con il ricordo del
tuo dolce viso che supplica pietà, mentre le mie forti e insensibili mani lo
sfigurano, che avere il tuo abbandono sulla coscienza -se mai me ne è
rimasta una.
Non mi sarei mai potuto più guardare allo
specchio dopo, lo sai questo, Rue?
E ringrazio ancora la ragazza del Distretto
12, quella Katniss con la treccia e gli occhi spenti,
per aver fatto tutto ciò che io non sono riuscito a fare per te; per questo la
parte umana di quello che è rimasto di me l'ha risparmiata. E magari mi
andrebbe anche bene ormai che vincesse lei i giochi.
Mi piacerebbe davvero con tutto il cuore
credere a quelle stronzate sul paradiso, la felicità dopo la morte, e tutto il
resto. E mi
piacerebbe vederti saltellare qua e là, vestita di bianco mentre una luce
chiara illumina la tua esile figura, e magari sentire la tua risata mentre ti
arrampichi su un albero di Dio.
Vorrei esserne capace sul serio, lo farei per
te, e vorrei dirti un "ci rivediamo presto", anche se questo
lo farei più per me, perché ho bisogno di chiederti scusa guardandoti negli
occhi, una sola volta può bastare.
Ci rivediamo presto, Rue.
nda:
beh,
questa è una shot che ho scritto di getto.
ecco, io
non so cosa dire se non che ho cercato di esprimere quali sono stati, secondo
me, i pensieri di thresh prima, durante e dopo la sua
morte -che ho inteso sia stata per mano di cato, dato
che nel libro non è detto esplicitamente.
credo
che, leggendo la ff, si capisca la mia interpretazione del personaggio e dei
suoi pensieri, emozioni sulla morte della piccola rue. e se così non fosse
sentitevi liberi di dirmelo tramite recensione; mi piacerebbe davvero molto
sapere le vostre opinioni, sono aperta alle critiche, purché siano costruttive
e fondate s’intende.
spero che
la ff vi sia piaciuta e grazie mille per aver letto, e magari lasciarmi una
recensione<33
simo.