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Autore: xocchipienidiparole    01/12/2013    0 recensioni
Sarah e Sergio hanno alle spalle un passato meraviglioso, ma tutto cambia quando dopo quattro anni Sarah inizia a guardare Sergio con occhi diversi. Lui la fa soffrire, ed è innamorato di una sua cara amica, però un brutto gioco del destino stravolgerà le loro vite.
Dal testo:
-Io, non posso più vivere sapendo che lui ama te, e che vive a pochi km da qui, che respira la mia stessa aria e che non posso averlo!- dico a Francesca, mentre piccole lacrime salate rigano il mio viso
-Lui non mi ama, perché non vuoi capirlo?- anche lei stava piangendo
-Voltati e guardalo, ti sta guardando Fra, non guarda me, e mentre noi siamo qui a piangere lui sta fantasticando su come potresti essere nuda.- dissi. Iniziò a piovere, le nostre lacrime si fecero più forti e ci abbracciammo fortissimo. Mi mancavano i suoi abbracci, ma questo non cambierà la mia opinione.
Genere: Mistero, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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La vendetta.

 
‘ 27 Luglio 2010
 
E’ uno dei tanti giorni in cui vado a quel maledetto corso di pittura, ricamo e lavoro con la creta. Lo faccio per passare un po’ di tempo, ma odio incontrare quei figli di papà che ci vanno. Sono Sarah Scorrano, ho 12 anni, e ho una storia abbastanza difficile. Per far felice mia nonna e mia madre vado a questo corso estivo, sono tutti più piccoli di me tranne due ragazze: Melissa e Maya che sono sorelle, e un ragazzo: Sergio. Sono tutti figli di papà, come ho detto e io odio questa cosa, anche se Sergio mi sta simpatico, almeno un po’. Sto per andare al corso, cercherò di stare sempre vicino a Sergio perché lui mi sta simpatico. In questo corso dipingiamo, balliamo (io odio ballare), ricamiamo e lavoriamo la creta. Mi diverto dopo tutto, anche se cerco sempre una scusa per non andarci.’
 
Sabato, 20 Ottobre 2013
Mentre guardo quelle parole scritte su quel quaderno, inizio a piangere, come potevo essere così ingenua allora? Sono sempre io, Sarah Scorrano, ma ora sono diversa. Sono Sarah, ho 15 anni e frequento il liceo linguistico di Monopoli. La mia storia è difficile, io sono difficile,ma l’unica cosa che posso dire è che da quel giorno ‘27 Luglio 2010’ le cose sono cambiate. Ho cambiato scuola, non frequento più le scuole Medie, ora frequento il liceo e sono al secondo anno. Ho cambiato amici, non sono più quei figli di papà per fortuna, ma i fantasmi del passato ritornano sempre. Ricordate quel corso? Quello di pittura che io odiavo? Beh, io lo ricordo, e purtroppo fin troppo bene! Nella mia classe c’è Melissa, una ragazza che frequentava quel corso, e siamo amiche, per modo di dire. L’anno scorso avevo trovato una ragazza d’oro, si chiamava Bella, e abbiamo fatto tutto il primo anno insieme, ma poi lei si è trasferita al liceo Classico del suo paese. Mi viene a trovare tre o quattro volte a settimana, lei è la mia migliore amica e le amiche vere rimangono, lei è rimasta.
Sono a casa e oggi non sono andata a scuola, non volevo sorbirmi l’ennesimo spettacolino al cinema vicino scuola, in cui sarebbe andato anche lui. Chi è lui? E’ Sergio Mancini, l’amico del corso di pittura. Amico, per modo di dire. Sono troppo buona e ingenua e chiamo tutti amici, sono proprio una stupida. Lui non è mai stato mio amico. Da quel 2010 sono cambiate molte cose: quando il corso è finito io e Sergio non ci siamo visti più però ora ci vediamo e purtroppo anche troppo spesso. Frequenta il mio stesso liceo, e io, beh io sono innamorata di lui. ‘Non è poi così bello’ mi dicono tutti, e forse hanno ragione, forse lui è proprio un mostro e non solo fisicamente. Sergio come me è cambiato, ora lui è uno ‘snob’ e come snob deve comportarsi da tale. Fa parte dei ragazzi fichi, quelli che si fidanzano con le belle ragazze.
Non sono mai stata una bella ragazza, solo una ragazza piena di pregiudizi alle spalle. I miei capelli blu cobalto, che amo tanto, sono portatori di pregiudizi, ma questa sono io cosa devo farci? Io sono strana e stravagante. Sono una lettrice folle di romanzi fantasy, e romantici. Amo la saga di Twilight perché l’amore trionfa, e ci sono molti ostacoli. Sono una persona strana, ormai chi legge più in questo mondo? Credo di essere la sola.  Ritornando a Sergio non so, sto cercando di dimenticare. Tutti ormai lo sanno che mi piace, tranne lui e questo è un bene, perché io sto cercando di dimenticarlo e io non voglio avere a che fare con pervertiti sessisti. Perché è questo che è un pervertito sessista! Pensa solo al sesso.
 
Lunedi, 22 Ottobre 2013
Sono davanti a scuola, con le mie amiche che sghignazzano come stupide ad aspettare quel maledetto pulman blu, quello che porta al liceo i ragazzi di Fasano. Lui è fra di loro.
Arriva il pulman, Francesca si fionda dietro di me, sta aspettando il suo Marco, il suo ragazzo, un amico di Sergio.
-E’ arrivato- mi urla trionfante nell’orecchio
-Sì, purtroppo.- le rispondo io malinconica
-Ma dai!- dice lei poggiandomi le mani sulle spalle
Ma dai? Lei è felice di vedere Marco, ma io? Ah, mi era sfuggito un piccolo particolare, Sergio è innamorato di Francesca una delle mie più care amiche! Wuu che bello!
Inizio a singhiozzare.. no, non piangere ora!
Lui esce dal pullman, percorre gli scalini come sempre e si fionda sulla ringhiera. Inizia a fissare e sorridere nella mia direzione come sempre. Ma non è a me che sta sorridendo, e non è me che sta fissando, è lei.
-Ehi, ti sta guardando- mi dice Francesca
Mi volto verso di lei,
-Io, non posso più vivere sapendo che lui ama te, e che vive a pochi km da qui, che respira la mia stessa aria e che non posso averlo!- dico a Francesca, mentre piccole lacrime salate rigano il mio viso
-Lui non mi ama, perché non vuoi capirlo?- anche lei stava piangendo
-Voltati e guardalo, ti sta guardando Fra, non guarda me, e mentre noi siamo qui a piangere lui sta fantasticando su come potresti essere nuda.- dissi. Iniziò a piovere, le nostre lacrime si fecero più forti e ci abbracciammo fortissimo. Mi mancavano i suoi abbracci, ma questo non cambierà la mia opinione.
-Ma che dici- mi dice soltanto
-Questo.- dico anche io, entriamo dentro alla scuola. Lui è già sparito, si è fiondato davanti alla porta della sua classe, per aspettare il nostro arrivo.
Passiamo, lo guardo, lui sta guardando Francesca che mi tira per un braccio e mi porta agli scalini del piano superiore. Mentre saliamo gli scalini dice
-Se lo guardi lo capisce, che sei fragile-
-E’ questo che tutti non capite non sono fragile.- le dico io, mi stacco dalla sua presa e mi dirigo nella mia classe.
Era così che trascorrevamo le giornate, aspettando quel maledetto pullman blu che quando arrivava ti faceva solo star male. Poi, Francesca e quell’altra oca della sua amica ogni giorno cercano di andare al piano centrale, per vedere i loro ragazzi.. che poi non le degnano di uno sguardo! Che oche!
Siamo alla quarta ora, non vedo l’ora di tornare a casa. Oggi è Lunedì e Sergio non torna con il pullman ma con la macchina e ci incontreremo nel parcheggio.Mi farà la sua solita occhiata, ‘so fico, so bello, so fotomodello’che poi è una grande cazzata e se ne andrà.
Angela, la cugina di Sergio si avvicina a me e mi dice
-Ehi, Sarah, ehi,-
Mi volto
-Si?- dico
-Hai chiesto l’amicizia Sergio su Facebook?-
-Si-
-Ah, ok- mi dice lei e si volta per seguire la lezione.
Cosa voleva ricavare questa qui con questa domanda? Sapete io e Angela una volta eravamo amiche, anche con Bella erano amiche, ma quest’anno Angela si sta comportando molto male, e io non voglio avere a che fare con lei.
Una giornata stressante è finita, sono all’uscita
-Angela- dico toccandole le spalla, si volta verso di me
-Si?-
-Che cos’ha detto quando ha visto la richiesta?- dico riferendomi a Sergio
-Si, io ero con lui e ha detto ‘Oddio, Sarah quello sgorbio!’ e poi ha chiamato suo fratello per fargli vedere il tuo profilo.-
-Ok- dico e mi volto
Ok? Niente è più ok ora! Sono uno sgorbio per lui? Bene rimarrò uno sgorbio.
Mi avvicino alla porta ed esco dal piano superiore, proprio in quel momento lui sta uscendo dall’aula e ci scontriamo. Lo guardo male, e vado dritta per la mia strada.
Uscita dalla scuola, mi dirigo verso il parcheggio più velocemente possibile, oggi non ho proprio voglia di incontrarlo, non dopo quello che ho saputo. Che fine ha fatto il nostro passato per lui? Che fine ho fatto io? Ah, si già.. ora ricordo, lui crede che noi a quel maledetto corso non ci fossimo mai sopportati e che ci evitavamo sempre. Come faccio a saperlo? Beh, c’era un periodo in cui lui e Francesca avevano iniziato a sentirsi e beh, lui si confidava con lei ed un giorno è scattato il mio argomento. Evidentemente io ero stata l’unica a pensare che quel passato fosse stato meraviglioso, lui aveva dimenticato tutto. Ero solo incazzata.
Mi dirigo verso la macchina, ci entro velocemente
-Buon giorno- esordisco con un bel po’ di mal umore
-Ciao, com’è andata?- mi dice mio padre sorridente
-Male, come sempre, andiamo su- dico io
Mentre stiamo per uscire dal parcheggio, ci scontriamo con Sergio che stava per entrare, mi fa il suo solito sguardo e se ne va
-Wow, fichissimo quel ragazzo- dice ridendo mio padre.. si riferiva all’orecchino di Sergio.. ok, orecchino, ma  non vuol dire che sia omosessuale ok?
-Mmh- rispondo soltanto, non ho voglia di intrattenere conversazione.
 
I giorni passano, le cose vanno sempre allo stesso modo, e ora mi toccano anche ‘I giorni della luna’… la luna è una cosa buona, ma le francesi sicuramente la odieranno d’ora in poi.
Si ragazzi sono donna e ho le mie cose, ok? Ebbene sia!
Sono a letto da tre giorni che equivale… tre giorni senza scuola… tre giorni senza vederlo… tre giorni senza stare male. Sono al pc, e sto guardando un film quando mi squilla il cellulare. Un messaggio, è Alessandra una ragazza della mia classe
 
-Come mai non sei venuta a scuola? A.-
-Ho le mie cose e sto male. S.-
-OK A.-
 
La conversazione termina qui. Sono felice che non abbia chiedo di lui, non voglio problemi e sembra che tutta la scuola lo sappia. Il cellulare squilla di nuovo, è la suoneria di Whatsapp..
E’ Francesca.
 
-Perché non sei venuta a scuola? F.-
 
Ma cos’è tutto questo interessamento per me oggi?
 
-Cos’è successo oggi a scuola? S.-
 
Decido di chiederlo subito.. senza rispondere a domande inutili che forse hanno anche doppi sensi, tutti a chiedere perché non c’ero quando alla fine di me non se ne frega nessuno..
 
-Niente F.-
-OK. S.-
-Ti devo dire una cosa importante e ho paura possa compromettere la nostra amicizia F.-
 
Cosa le prende ora?
 
-Dimmi.. (?)S.-
-Vorrei che tu provassi ad indovinare F.-
 
Ok, questa doveva risparmiarsela, se è importante me lo dici e basta! Sono I-N-C-A-Z-Z-A-T-A
 
-Non lo so… Niente giri di parole. S.-
-Dimmi e basta… Centra lui? S.-
 
Due minuti, e ancora non rispondeva.. ora inizio a spazientirmi!
 
-Francesca! S.-
-Si centra. F.-
-Me lo aspettavo… Cos’ha fatto? Ti ha dichiarato il suo folle amore per te? Ma questo lo sapevamo già S.-
 
Le dico ironica.. cos’altro può aver fatto? Oltre a rovinarmi ulteriormente la vita ovvio…
 
-Nono non questo F.-
-Quindi? S.-
 
Nessuna risposta.
 
-Comunque vedi che ero ironica… è troppo codardo per farlo S.-
-E che io… io sento… insomma credo di provare qualcosa per lui nel profondo del mio cuore… non so cosa sia, ma c’è qualcosa di lui che mi ha conquistata. F.-
 
Brutta troia! Menomale che lui le faceva schifo fino a cinque minuti fa! Come si può essere così vuote, e perse?
 
-OK. S.-
 
 Cos’altro avrei dovuto fare? Metter su una lite?
 
-C’è io scrivo un testamento per non farti sentire male, per far si che tu non lo sappia da qualcun altro e tu mi dici solo ‘OK’ F.-
-Cosa dovrei dirti? Che mi fa stare malissimo? Che ora per lui sarà tutto perfetto perché anche lui prova qualcosa per te? Che cosa dovrei dirti? Che cerco di essere forte? Cerco di non far vedere che questa cosa mi fa morire? Io vado avanti.. E se voi vi mettete insieme continuerò a dirti ok, ok e ancora ok! Anche se non è ok! È dio vorrei spaccare tutto e vorrei urlare e dire io vi odio tutti! Io vi odio perché di me non ve ne fotte un cazzo! Perché io sono uno sgorbio, uno sgorbio per lui! E a voi non ne fotte un cazzo.. E mi fate stare male! E quando io sarò felice lo rinfaccerò a Sergio, e a tutti quelli che mi hanno fatto stare male e che maledico ogni giorno! Perché anche se quello stronzo di Sergio ti ama e anche tu pensi che per te sia lo stesso in una piccola parte, io un cazzo di giorno,  possa essere anche fra 10 anni,  io sarò felice e voi sarete nella merda, perché soltanto io l'ho amato. E non lo amerà nessuno come l'ho amato io. S.-
 
Fine della conversazione, ora può fare quello che vuole non mi importa più niente. Mentre altre lacrime rigano il mio viso, torno al mio film e in poco tempo sono fra le braccia di Morfeo.
 
Sabato sera. Niente scuola, di nuovo.
 
-Ha detto Angelo che Sergio vuole mettersi con me, ma per amicizia a Marco non lo fa F.-
-Ecco, quindi puoi vedere che non c’è pericolo che io e lui ci mettiamo assieme. F.-
 
Subito le rispondo.
 
-Non mi interessa, anche se vi mettete non fa niente. E comunque non credo che Sergio abbia tanto rispetto per Marco. S.-
-Sisi certo, non fa niente… intanto poi tu non saresti più mia amica. F.-
 
Decido di non risponderle, se no avrei tirato giù troppe bestemmie. Come si può? Io non voglio entrare in questo mondo in cui l’amore sono gli sms, in cui ci si mette su Whatsapp e ci si lascia su Facebook. Io voglio l’amore vero, e ora ho 15 anni, non so se sono pronta, l’unica cosa che so è che non me ne frega più un cazzo. Ho capito, ho capito che sono la sola a volere questo: l’amore vero. Gli altri vogliono soltanto sms e Whatsapp.
 
Lunedi. Scuola, ore 9.30
Sono in classe, come sempre. Ascolto la lezione con disinteresse aspettando l’intervallo.. penso, penso molto, penso che dovrei iniziare a non fregarmene più niente ed essere ciò che voglio essere davvero.
DRIIN
Bene, l’intervallo è inziato. Mentre metto le cose a posto Francesca si avvicina a me.
-Mi ha detto che gli piaci-
-Chi?- rispondo disinteressata
-Lui, Sergio.-
-Uuu , bene, venisse a dirlo a me ora.- dico mentre mi alzo e mi dirigo verso il termosifone. Le mie mani stavano gelando.
-Come non fai niente?-
-Francesca ti rendi conto di quello che mi dici? Fino a Sabato ti piaceva! Se ti piaceva davvero ora staresti a piangere perché lui vuole me e non te. Se questa storia è vera è lui che deve venire da me a raccontarmela!- dico duramente
-Stai perdendo un’occasione.-
-No, nessuna occasione. Io in questo vostro mondo non ci voglio entrare e lo sai. E non farò di certo il primo passo.-
 
Mancano 20 minuti all’uscita. Fra poco lo incontrerò… non posso smettere di pensare a quello che mi ha detto Francesca. Com’è possibile?
Mentre preparo lo zaino non posso smettere di pensarci.
-Dai! In ordine!- ci dice la professoressa
Fuori piove, ho il cappuccio del giubbotto e della felpa, per fortuna. Mi dirigo direttamente verso i Salesiani, dopo aver salutato alcune amiche. La pioggia mi sta bagnando tutta, e non voglio aspettare troppo. All’entrata mio padre ha parcheggiato dietro dietro, sto per raggiungerlo ma un presa mi blocca e mi porta sul marciapiede più riparato. Quando ci arrivo e sono in grado di vedere di nuovo mi accorgo che davanti a me ho il ragazzo che per mesi ho sognato di avere davanti.
-Cosa vuoi? Lasciami andare- dico fredda
-Ho bisogno di parlarti. – mi dice lui, altrettanto freddo.
-Sbrigati allora, perché sto morendo di freddo e non voglio prendermi una bronchite sotto questa pioggia!- dico incazzata
-Io, ecco.. io ti amo!-
-Che dici?-
-La verità! Non te l’ha detto Francesca?-
-Sapete cosa? Che se è un brutto scherzo non fa ridere! Fino a due giorni fa tu eri innamorato di lei e anche ricambiato oggi tutti con me! Per me potete anche andare all’Inferno!- Faccio per andarmene ma la sua presa mi blocca
-Cosa cazzo vuoi si può sapere? Lo scherzo è durato già assai!- esclamo
Lui non mi dice niente. Mi prende il viso fra le mani e mi bacia. E’ il mio primo bacio, sotto la pioggia che mi, anzi ci stava inzuppando. Io opponevo resistenza e non mi facevo trasportare dal bacio, ormai era troppo tardi. Mi staccai e gli tirai un schiaffo.
-Sei pazza?- mi urla mettendosi una mano sulla guancia
-No, tu sei pazzo! Come ti viene in mente?-
-Io ti amo, e voglio stare con te, lo vuoi capire? Non è uno scherzo!- mi dice prendendomi per le spalle
-No Sergio, così non va. Fino a due giorni fa eri innamorato di lei, poi di Arianna, poi di chi altra? Sei uno stronzo, e sai cosa? Io ti amo davvero, ma non ti vorrò mai dopo quello che hai fatto!-
-E’ per il bacio? Tutte sognano un bacio sotto la pioggia.-
-Beh, evidentemente io no. Non è per questo.. è per “Tutte sognano..” tu sai quello che vogliono tutte, tu sei uno stronzo e vai con tutte!- dico duramente facendo il segno delle virgolette
-Tu non sai quanto mi stai facendo male- dice, mentre inizia a piangere. Lui piange?
-Tu non sai quanto hai fatto stare male me. Ora è il mio turno, ora tocca a me. Spero di farti provare il triplo del dolore che ho provato io. Addio Mancini, non farti più sentire.- dico e fatto ciò mi slego dalla sua presa e mi dirigo verso la macchina di mio padre.
-Scusa la prof ci ha trattenuti dentro- dico mentre entro in macchina
-Chi è quello?- dice guardandomi
-Chi?-
 -Quel ragazzo che ti ha baciata, ho visto tutto.- dice guardandomi
Sbianco immediatamente, o e ora che gli dico?
-Mi ha baciata lui ed è solo uno stronzo, meglio non dargli retta. Fa finta che non sia successo niente Sandro, come faccio io.-
-Sai che puoi parlarne con me.- senza accorgermene eravamo già per strada e ci dirigevamo verso casa
-Lo so, ma davvero non c’è né bisogno.- dico e lo abbraccio.
 
I giorni passavano, lui cercava di attirare la mia attenzione, io facevo finta di niente. Ora, ora tocca a me, la vendetta.
 
 
 
 
 
  
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