Fiori.
Tutti amano i fiori, Linda li adorava; Paul comprò una rosa rossa e una bianca e si incamminò per il vialetto di ghiaia.
Di inverno i cimiteri sembravano luoghi ancora più freddi e bui colorati solo da questi esseri multiformi che davano un po' di speranza e diluivano la tristezza.
Camminando lungo le fila di lapidi, con il vento che gli sferzava la faccia e gli scompigliava i capelli, osservava il cielo e il volteggiare degli uccellini sopra le chiome di quegli alberi piantati nel cimitero.
Osservava il loro volo e ascoltava il loro cinguettio pensando a quanto potesse essere bello poter dimenticare tutto e poter spiccare il volo, a quanto potesse essere bello avere la mente libera da problemi come gli uccellini e doversi preoccupare solo di cercare il cibo per i propri piccoli e di emigrare in zone calde in autunno e in zone più fresche a primavera.
In tutto questo pensare e osservare, era arrivato di fronte alla tomba di Linda. Osservò il suo bel viso sorridente, legò i suoi occhi a quelli di lei che lo fissavano da quel piccolo ovale ricavato affianco al nome inciso.
Posò lieve le dita sopra la fotografia lasciandogli un lieve bacio sopra. Si sedette a terra, fregandosene del terreno freddo e umido, di fronte a sua moglie, posò le due rose tra di loro e cominciò a descriverle la sua giornata che aveva trascorso, quello che aveva fatto e le sue idee per nuove canzoni. Poi, orgoglioso più che mai, le parlò dei loro figli, cosa facevano e come se la stavano cavando nel mondo del lavoro.
Due lacrime grandi, piene di tutta la tristezza che lo riempiva, scesero lungo le guance dell'uomo, senza vergogna e timore.
Paul non riusciva a vivere senza di lei, era stata tutto per lui in quegli anni: donna, amante, moglie, madre, amica. Come poteva vivere senza una parte importante di se stesso, come poteva vivere nonostante il suo cuore ce lo avesse lei? Glielo avevo donato molti anni prima, non appena le sue labbra si erano posate su quelle di lei, e non appena aveva capito di amarla e che non avrebbe potuto vivere senza quella donna meravigliosa conosciuta una sera in un club.*
Ma alla vita corrisponde la morte, sua gemella cattiva, temuta dagli uomini e portatrice di dolore e tristezza e noi non dobbiamo lasciarci scivolare via, non dobbiamo permettere che prenda anche noi, perché vivere da morti non ha senso, è un insulto a chi ha lasciato questa vita quando aveva ancora molto da dare.
Era con questa consapevolezza in corpo e in anima che Paul guardò nuovamente Linda prima di andarsene, promettendole che non l'avrebbe delusa, che avrebbe vissuto in suo onore e ricordo.


* Paul e Linda si sono conosciuti in un club di Londra, il bag 'o neill