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Nella chiesa deserta c’era una persona inginocchiata, che pregava. Il suo ruolo le dava molti pensieri e ancor di più preoccupazioni, ma era fiduciosa.
Aveva fiducia in se stessa, nella propria condotta, nel futuro che auspicava per chi amava. Aveva molti nemici, ma non li temeva.
Pregava per la propria anima macchiata dalla colpa della morte di un parente e sua eguale.
Pregava per la buona riuscita dei progetti che aveva in mente.
Pregava per il futuro del suo Paese, a cui aveva dedicato anima e corpo.
E cuore.
Non temeva la ribellione di Scozia, né l’Invicible Armada che li stava raggiungendo. E questo perché non era sola.
Avvertì il rumore di passi leggeri ed un' Ave Maria mormorata. In pochi secondi, venne affiancata dalla persona che le era stata sempre distante ma anche vicina, che aveva assistito alla preghiera lasciandole però la sua privacy.
Inghilterra le porse la mano per aiutarla ad alzarsi, e sorridendo disse «E’ ora di andare, mia Regina».
La donna più potente dell’Europa Occidentale si alzò e i due si avviarono verso la porta della chiesa. Inghilterra non era mai stato più fiero di quella regina, della donna che aveva al proprio fianco.
Era una donna coscienziosa, intelligente e determinata, che non si era abbassata a legarsi in matrimonio con qualche altra Nazione.
Era lei la donna di cui era innamorato, l’unica a cui avesse mostrato ogni lato di sé.
Lei era la Regina Elizabeth I.
The Virgin Queen.
THE END