Qualcosina da
sapere:
Non ci
sarà alcuna voce narrante, il
tutto verrà raccontato in prima persona dagli stessi
personaggi (dialoghi fra
due trattini, pensieri senza trattini). Ovviamente non farò
un ping-pong
continuo e serrato fra i vari punti di vista, semplicemente ogni
paragrafo sarà
narrato da un personaggio diverso.
Inoltre per
rendere facilmente
distinguibile chi sta dicendo o pensando cosa, i dialoghi saranno
colorati con
il colore distintivo dei personaggi (per esempio: Sonic=blu,
Tails=arancio,
Knuckles=rosso, Amy=rosa eccetera eccetera eccetera).
Farò
in modo che, quando si
troveranno tutti insieme, allineerò i Deadly Six da una
parte e tutti gli altri
dall’altra.
Chi sono i Deadly
Six?
Per chi non fosse
ancora familiare con
i cattivi principali di Sonic Lost World, ecco un bignami veloce veloce.
I Deadly Six sono
gli ultimi
sopravvissuti di una razza di demoni chiamati Zeti. Sono dotati di
diversi
poteri, fra cui il più famoso è il potere di
controllare telepaticamente
qualsiasi macchina elettronica (è così che hanno
preso possesso di tutti i
robot di Eggman).
La loro dimora
è un piccolo pianeta,
chiamato Lost Hex, orbitante intorno a Mobius, formato da esagoni uniti
fra
loro come tessere di un puzzle.
I membri dei
Deadly Six riassunti in
una parola sono:
Zazz (il pazzoide),
Zomom (il
mangione), Zeena
(la vanitosa), Zor
(il depresso), Zik
(il vecchio) e Zavok
(il leader).
Se avete altri
dubbi, chiedete pure.
Buona
lettura :)
How To Overcome A Stage Fright
Seduto
sulla cima del mio bastone, chiudo
gli occhi e inspiro profondamente. Solo io, in questa buia stanza
illuminata
dal monitor di un computer, sembro accorgermi della gravità
della situazione.
-Un altro esagono
si è staccato. Un altro
esagono è andato alla deriva nell’atmosfera. Il
nostro mondo sta morendo,
signori. E noi moriremo con loro.-
Basta, non posso
ascoltare una parola di
più! Salto giù dal mio bastone, sfilo la
limetta per unghie dalle mani
di Zeena, lo colpisco e lo lancio dritto verso Zazz. La limetta gli si
conficca
in fronte, e Zazz cade a terra.
-…e poi
userò le sue ossa per suonare
un tamburo fatto con la sua pelle, e poi…-
Ma ovviamente,
trattandosi di Zazz, non è
che la cosa lo turbi più di tanto purtroppo.
-No, no, NO! La
colpa della nostra
sconfitta è stata vostra, solo vostra! Vi avevo raccomandato
di non
sottovalutare la forza di quel Sonic, ma voi non mi avete dato retta!-
Con un altro colpo
di bastone levo la rosa
dalle mani di Zor e la scaglio contro Zeena, rigandole tutte e dieci le
unghie.
-NNNNNOOOOOOOOOOOOOHHH!!!-
Mi giro e mi
avvicino a piccoli passi verso
quel giallo ammasso di grasso rintanato in un angolo che risponde al
nome di
Zomom. La selezione naturale è stata proprio impietosa, nel
salvare questa
povera creatura dall’estinzione.
-Tu. Avresti dovuto sorvegliare l’amico a
due code di Sonic mentre veniva robotizzato, ma non l’hai
fatto. Non so come ci
sia riuscita esattamente, ma se quella volpe si è liberata
dal nostro controllo
e ha permesso al riccio di attaccarci, sei tu l’unico
responsabile!-
Per qualche
secondo Zomom resta in
silenzio. Spero che stia riflettendo su quanto ho detto e si stia
pentendo.
Macchè.
Quando riapre bocca, una cascata di
briciole mi piove addosso. Il ciccione aveva semplicemente la bocca
piena, ecco
perché stava zitto!
-Sei ingiusto,
Master Zik! Perché te la prendi solo con me? Con
me
c’era anche Zavok, prenditela anche con lu…-
Eh no, questo è troppo!
Prendo la rincorsa, centro lo stomaco di
Zomom, lo costringo a vomitare il sandwich che aveva appena divorato e
lo
spingo contro la parete dove rimane incastrato. Peccato, speravo di
dargli il
colpo di grazia.
-Zavok sta già espiando le sue colpe! In
mia presenza o in mia assenza, che nessuno osi parlare male di lui!
È CHIARO?-
Raccolgo il mio bastone, e me ne vado in
un’altra stanza.
Al centro, su una
branda, giace il mio
allievo prediletto. Ferito. Ustionato. Caduto in un sonno simile alla
morte.
Zavok.
Tu sì
che ti sei spinto oltre le tue
capacità per sbarazzarti del riccio. Ma non è
bastato, e ora ne stai pagando le
conseguenze. Riprenditi in fretta, ti prego. Solo tu puoi guidare la
stirpe
degli Zeti a una nuova era di prosperità. Tu e nessun altro!
Master
Zik ha ragione, siamo un fallimento
totale. Ma anche Zeena ha ragione, non dobbiamo sprecare il nostro
tempo a
piangerci addosso. Oh, chi ha più ragione dei due? Dicono
che la verità stia nel
mezzo, e il mezzo equivale a muovere i nostri deretani e
reagire… Ho davvero
voglia di reagire?
Guardo a sinistra:
Zomom si è disincastrato
dal muro e sta rimangiandosi il sandwich. Vomitevole.
Guardo a destra:
Zeena in preda alle
lacrime sta cercando di sfilare la sua limetta dalla fronte di Zazz.
Disgustoso.
Alas, temo proprio
che tocchi a me. Lento
mi avvicino al computer e ci smanetto sopra. È una delle
poche macchine di
Eggman che siamo riusciti a tenerci: collegata ad un satellite che
orbita
attorno al pianeta Mobius, permette di sapere quasi tutto quello che vi
succede. Il caro dottore ha delle abitudini molto
discutibili…
-Che
stai… BURP! …facendo?-
-Cerco il
guastafeste blu, ovviamente. Ho
intenzione di incontrarlo di nuovo per combatterci.-
-Bella idea, bella
idea! Lo
troveremo, lo sfasceremo, ce lo divideremo, ci giocheremo i suoi arti a
poker,
ci…-
-Questo
è lo spirito giusto, Zazz. Lo uccideremo
e metteremo a tacere Master Zik. Oppure moriremo noi, e la morte
raggiungerà
prima noi che il nostro mondo. In ogni caso, ne
guadagneremo.-
-Ma parla per te!-
-Zitta. Toh, guarda
cosa ho scoperto.-
-È il
bocconcino blu?-
-Forse. Pare che
stasera
ci sarà festa per l’eroe che ha salvato il mondo,
e se tanto mi da tanto…-
-Ci sarà
da mangiare?-
-Ogni cosa
è commestibile per te, Zomom.
Non sprecare il fiato con domande inutili.-
-Ragazzi,
consideratemi fuori da
questa faccenda. Per un paio di settimane non ci sono per nessuno! Le
mie
unghie, le mie povere unghie!-
Con uno schiocco
disgustoso Zeena sfila la
sua limetta dalla fronte di Zazz e se ne va.
-Poco male, noi tre
siamo sufficienti per
rovinare la giornata di Sonic.-
-Allora,
dov’è? Dov’è la festa?-
---
-Emerald
Coast. Non sei cambiata di una
virgola!-
Veloce -con che altro
aggettivo potrei
descrivervi quello che faccio?- mi arrampico sulla scogliera che
circonda la
spiaggia della città di Station Square, balzo di trampolino
in trampolino fino
a raggiungere il punto più alto e grazie a un trampolino a
molla gigante vengo
letteralmente catapultato una cinquantina di metri più
avanti, per atterrare
dritto dritto sul tetto di un faro bianco. Da qui salgo in piedi su una
corda
appesa al cornicione, grindo fino a terra e continuo la
mia corsa lungo i
pontili di legno, i loop di roccia, le lingue di
sabbia scoperte dalla bassa
marea… e dove non c’è proprio nulla su
cui correre, mi diverto a saltellare da
un motoscafo all’altro. Adoro inventare nuovi modi per
visitare la baia senza cadere
in acqua!
Emerald Coast non
è cambiata per niente,
dicevo. Centinaia e centinaia di persone dagli alberghi si riversano in
spiaggia: chi per giocare a pallavolo, chi per costruire castelli o
piste per
le biglie, chi per dar da mangiare ai gabbiani o farsi una nuotata coi
delfini,
e chi semplicemente per godersi una pennichella sotto
l’ombrellone. Anche
guardando con attenzione, stento a credere che questo posto, come
qualsiasi
altro meraviglioso luogo del pianeta, sia stato fatto morire dal
macchinario di
Eggman appena due giorni fa…
Ehi, ora che me ne
accorgo, una grossa
differenza c’è: l’orca assassina, la
mascotte di Emerald Coast, oggi preferisce
nuotare placida al largo invece di inseguirmi come ama fare di solito!
Non che
la cosa mi dispiaccia ovviamente, ma non vorrei questo cambiamento vada
a
significare qualcosa di brutto…
Bah, meglio non
pensarci più per il
momento. Per la festa di stasera voglio essere del miglior umore
possibile!
…uh?
Un foglio di giornale
portato dal vento mi
finisce dritto fra le mani. Senza smettere di correre mi metto a
leggere.
“MILES PROWER,
conosciuto ai più come Tails, verrà insignito da
un rappresentante del corpo
militare G.U.N. di un’onorificenza speciale per gli eroici
servizi resi al
pianeta negli ultimi giorni. La cerimonia ufficiale si terrà
questa sera ad
Emerald Coast, in località Station
Square…”
-Cerimonia ufficiale? Ma io
pensavo… WOHA!-
Come alzo gli occhi
dal giornale quasi
travolgo come una palla da bowling una folla di, quanti saranno?,
almeno un
migliaio di persone. Fortunatamente per loro riesco ad inchiodare
appena in
tempo puntando i talloni nella sabbia; per loro, già,
perché io invece nella
frenata brusca finisco per insabbiarmi da solo. Questo, ragazzi,
è il motivo
per cui non bisogna mai correre e leggere nello stesso momento!
-Uhm… Chi
mi aiuta a uscire da qui?-
-Fate largo,
questo è un compito che
solo la forza dell’amore può portare a termine!-
A volte mi chiedo
perché mi faccio delle
domande di cui so già la risposta.
Un forsennato ciclone
in rosa mi estrae
dalla collinetta che ho formato e dopo avermi rimesso in piedi inizia
(glom!) a
spazzolarmi via la sabbia dal corpo.
-G-grazie mille,
A-Amy! M-ma non è
necessario che ti premuri tanto, davvero!-
-Invece
sì, mio caro Sonic! Questa
sarà una serata speciale, non posso accettare che tu abbia
un solo aculeo fuori
posto!-
-A proposito di
questo, Amy…-
Le mostro il foglio
di giornale appena
trovato.
-Ero convinto che
stessi organizzando una
semplice festicciola a sorpresa per il nostro Tails,
cos’è invece questa
storia?-
-Festicciola a sorpresa? Davvero
hai capito così? Ah ah ah ah ah ah ah!!! Ecco
cosa
succede a non ascoltare una chiamata fino alla fine!-
Ecco
un’altra voce che distinguerei fra
mille… Guardo in su, e trovo Knuckles comodamente
spaparanzato su una sedia da
bagnino. Ma che ci fa lì? Ad ogni modo, mi arrampico e lo
raggiungo per
fronteggiarlo naso a naso.
-Shut up,
Knucklehead!
Okay forse non ho
capito proprio perfettamente il senso del vostro messaggio, ma almeno
sono
arrivato. E anche in anticipo!-
-Ti stai arrampicando
sugli
specchi, lo sai?-
-Lasciamo perdere.
Piuttosto…-
Mi guardo attorno
scrutando tra la folla.
In lontananza vedo un gigantesco palco addobbato con striscioni,
riflettori,
palloncini e addirittura telecamere. Hanno fatto davvero le cose in
grande!
-Non vedo Tails da
nessuna parte!-
-Forse si trova
già dietro il
palco e sta aspettando il rappresentante della G.U.N.,
oppure… Eccolo, eccolo!-
Improvvisamente
Knuckles afferra un
binocolo e indica a tutti di guardare verso l’alto. Mah, io
in cielo vedo solo
un puntino rosso…
-Un momento, quello
è il Tornado! Complimenti
Knuckles, che colpo d’occhio!-
-E Tails è
alla guida! Ehilà
Tails! Siamo qui! Yu-huu! Ecco, mi pare che ci abbia visto! Adesso sta
virando…
Gira… Wow, questa manovra è spettacolare! E
poi… Torna indietro… E se ne va.
…wait a
minute, what?!-
---
No
no no no no no no no no no. No! No, non
ce la faccio!
Me ne torno a casa
a Mystic Ruins... anzi
no, mi troveranno di sicuro! Meglio nascondermi in un luogo
insospettabile, un
posto in cui non sono mai stato! Come la città di Soleanna,
dicono che lì il
tempo sia magnifico…
-Hey
there, buddy!-
-YKES!-
La faccia di Sonic
a testa in giù (!) mi
spunta all’improvviso davanti da sopra l’alettone
oscurandomi la visuale.
Grazie al cielo ho abbastanza prontezza di riflessi per tenere salde le
mani
sulla cloche e non schiantarmi da qualche parte!
-Ma-ma-ma-ma vuoi
farmi venire un coccolone?!?
E come accidenti sei salito a bordo?!?-
-Mi sono fatto dare
un passaggio da
un trampolino a molla particolarmente grosso. Allora,
com’è che il festeggiato
sta scappando dalla sua stessa festa?-
-Non sto scappando!
Ho… ho mal di pancia,
ecco!-
Sonic mi squadra
dubbioso.
-Ho mal di pancia
e… la febbre! Sì, la
febbre!-
Sonic mi squadra
sempre più dubbioso.
-A quaranta gradi!
Non l’ho misurata, ma
sono sicuro che sia a quaranta! Devo tornare subito a letto e non
uscirne più
per almeno una settimana!-
Sonic spalanca gli
occhi. Quel suo sguardo
mi fa paura!
-Okay, mi arrendo!
Me ne sto andando perché
sono imbarazzato! Sei contento, adesso?-
Direi di
sì, sta scoppiando a ridere.
-Ah ah ah ah ah ah
ah!!! Tu, tu che sei riuscito a fregare
gli Stinky Six sotto il loro inesistente
naso, hai paura di una folla adorante?-
-Sì!
Cioè… il fatto è che… ho
paura di
deluderli…-
-Ehi, non devi mica
metterti a
ballare, cantare o intrattenere il pubblico con barzellette e giochi di
prestigo. Almeno, credo…-
-SONIC!-
-Sto scherzando, sto
scherzando!
Comunque non hai nulla di cui preoccuparti, davvero! Prendi me ad
esempio:
salvo il mondo almeno una volta all’anno, ma non mi sono mai
fatto questi
problemi!-
-Buon per te. A
proposito, tu a quante celebrazioni hai partecipato?-
-…touché.-
-Sono contento di
sapere che mi capisci!
Allora, dove andiamo?-
-Indietro tutta fino
a Emerald
Coast, di volata.-
-Ma-ma hai appena
detto…-
-È vero
che non mi piacciono le
cerimonie e le premiazioni, però un saluto veloce alla
cittadinanza l’ho sempre
concesso. Non come te adesso, che sta andando a nascondersi in qualche
buco
sperduto del mondo! Hai detto che hai paura di deludere la folla, beh
lo farai
sicuramente se mancherai all’appuntamento!-
Non ha tutti i
torti. Però ancora non
riesco a tranquillizzarmi!
-Puoi…
puoi salire sul palco con me?-
-Sorry
buddy,
ma questo è il tuo
momento di gloria, tuo soltanto.-
-Oh…-
-Però io
sarò in prima fila a fare il
tifo per te! Se ti sentirai male o avrai voglia di tornare a casa,
basta che tu
mi faccia un cenno e io accorrerò in un lampo. Allora, ti va
bene così?-
È una
domanda, ma Sonic mi rivolge un
pollice alto come se avessi già deciso.
E in
effetti… sì, mi ha convinto!
-Mi va benissimo.
Tieniti forte Sonic, si
torna alla spiaggia!-
---
Il sole è ormai tramontato da un pezzo,
ma
Tails ancora non si vede. Forse gli è venuto il panico da
palcoscenico. Non
posso biasimarlo, nemmeno a me va tanto a genio l’idea di
stare davanti a così
tanta gente. Mi chiedo ancora perché abbiano assegnato a me
questo compito,
invece che a qualcuno di più…
“espansivo”.
Basta, ho deciso. Se entro i prossimi
sessanta secondi Tails non si presenta, lascio tutto nelle mani di
Rouge e me
ne vado…
-Largo gente, fate
largo! È in
arrivo l’eroe della settimana!-
…mi ci mancava questa.
Mi sporgo leggermente da dietro il palco.
Ma guarda, quasi tutti si sono girati per seguire il suono della sua
voce.
Mph. Odio ammettere di dover un favore a
Sonic, ma almeno così posso salire sul palco senza farmi
notare troppo. Da
quassù, riesco a vedere meglio cosa sta combinando stavolta
quel buffone.
-Fateci spazio,
ladies and gentlemen!
Per gli autografi e le strette di mano ci sarà tutto il
tempo dopo!-
Si sta facendo largo tra la folla, munito
di megafono, e… sta scortando Tails verso il palco, soltanto
ora lo vedo
spuntare. Grazie al cielo, per un attimo ero convinto che volesse
rubare la
scena come suo solito.
Mi schiarisco la voce. È giunta l’ora di
porre fine al suo spettacolino.
-Noto con dispiacere che anche stavolta hai
perso l’occasione di passare inosservato.-
I due, arrivati praticamente sotto il
palco, finalmente si accorgono di me.
-S-Shadow?-
-Aspetta, non dirmi
che sei tu
l’uomo… ahem, il riccio incaricato del G.U.N.?-
-Lavoro per loro già da qualche hanno, nel
caso te lo sia dimenticato. Siamo leggermente in ritardo, Tails.
Vogliamo
cominciare?-
Tails mi raggiunge, non prima di aver
ricevuto da Sonic una pacca d’incoraggiamento sulla spalla.
Io mi sistemo dietro
al leggio, e inizio a tamburellare sul microfono.
-Prova… Prova… Posso chiedervi un attimo di
silenzio, per favore?-
Lentamente la folla si zittisce. Con la
coda dell’occhio osservo Tails: come avevo predetto,
nonostante cerchi di
sembrare rilassato in realtà sta tremando come un pulcino, e
probabilmente non
riuscirà a spiccicare parola nemmeno sotto tortura. Ho
capito, mi toccherà
parlare per tutti e due.
-Signore e signori. Cittadini di Station
Square. Abitanti di tutta Mobius. Prima di procedere con la
premiazione, credo
sia giusto e soprattutto doveroso ricordare da quale spaventoso
cataclisma noi
e il nostro pianeta siamo stati salvati. Mai, come nei giorni scorsi,
il
famigerato scienziato Ivo Robotnik, conosciuto da tutti come Eggman, si
era
spinto a tanto. È stata infatti la sua ultima diabolica
invenzione a rubare la
vita dalle piante, dai prati, dalle montagne, dagli oceani, dagli
animali e
dagli esseri umani. In altre parole…-
Okay Tails. Rilassati. Respira e rilassati.
Fra qualche minuto sarà tutto finito. Coraggio, finora stai
andando ben…
Ma perché sto parlando a me stesso in terza
persona? Forse sto impazzendo per l’eccitazione, forse dovrei
davvero chiedere
a Sonic di portarmi via da qui… No! Devo resistere, non
posso avere paura di
un… un migliaio di persone, che diamine!
E poi davanti a me non ci sono solo facce
sconosciute, questo dovrebbe bastare a farmi sentire più
tranquillo! Oltre a
Sonic scorgo Amy, Rouge, la piccola Cream insieme a sua madre Vanilla e
a
Cheese, Knuckles… Ma che ci fa seduto lassù,
boh… Poi vediamo, riconosco il
Team Chaotix al completo… c’è anche il
professor Pickle di Spagonia, da quanto
tempo non lo vedo! Poi… E quei puntini luminosi in cielo? Mi
sembrano… Yacker!
E tutti gli Wisps! Non posso crederci, sono venuti anche loro!
Adesso… adesso sì. Con tutte queste facce
amiche attorno, sto decisamente meglio!
Ehi, sta arrivando ancora qualcuno dal
cielo!
Però questi non mi pare di riconoscerli…
Sono a bordo di quella che sembra una luna
gialla metallica, con una faccia scolpita sopra… Sono
in tre…
NO! NON LORO!
-Brace yourselves, people! Here come the party poopers!-
Strappo il microfono dalle mani del riccio nero e lo spedisco addosso alla volpe con una ginocchiata. Quindi mi rivolgo al pubblico.
-Eggman di qua, Eggman di là! Sempre a lui date il merito delle vostre disgrazie, vero? Beh se volete festeggiare l’eroe che vi ha salvato le chiappe almeno abbiate la decenza di sapere come sono andate veramente le cose! Chi ha preso possesso delle macchine del vecchio panzone? Chi si è “dimenticato” di spegnere l’estrattore di energia? Chi ha risucchiato la vita da questo pianeta trasformandolo in una landa sterile abitata da cadaveri freddi? Noi, gli Zeti! E sempre noi Zeti questa sera vi faremo rimpiangere di non essere rimasti morti quando ne avevate l’occasione! Zomom, datti alla pazza gioia! Sbrana queste nullità!-
Agito un braccio verso la folla terrorizzata.
Embè?
-Ma…
ma… ma com’è
che non sei blu?-
Il riccio nero
colpisce Zomom allo stomaco con una tale violenza da scaraventarlo via
dal
palco. Però!
Mi metto in posa
d’attacco e invito Zazz a
farsi sotto. Prima la finiamo, meglio è!
Veloce raccolgo il megafono, e grido alla folla con quanto fiato ho in corpo.
Zazz è
già al tappeto
e Zomom le sta ancora prendendo dal riccio chiamato Shadow. Non
c’è che dire,
siamo partiti male.
In un secondo, nel raggio di un centinaio di metri, la luce cede il posto alle tenebre: le figure umane ed animali perdono i loro colori e diventano nere come le loro ombre. O meglio, come i miei cloni d’ombra, che non perdo tempo ad invocare ed aizzare contro la volpe.
Qualcuno mi appare d’improvviso alle spalle e mi blocca stringendomi un braccio intorno al collo.
Ah no, è soltanto Zomom che riemerge da sottoterra per scatenare una tromba d’aria. Il camaleonte, il riccio nero e metà del palcoscenico vengono risucchiati al suo interno e poi scaraventati lontano, mentre io faccio in tempo a fuggire e nascondermi in qualche alcova. Preferisco vivere altri mille anni, piuttosto che morire per colpa di quel grassone…
A
suon di colpi di coda riesco a
sbarazzarmi di due cloni d’ombra (o forse tre, col buio che
c’è è impossibile
capirci qualcosa!) e mi libro in volo per controllare la situazione
dall’alto.
E… non è buona, per niente! La folla ha avuto
tempo di allontanarsi, ma non so
per quanto e se Sonic e gli altri riusciranno a tenere gli Zeti a bada
in
queste condizioni… Forse a casa ho quello che serve per
fermarli tutti in un
colpo solo, ma non ho ancora avuto modo di riascoltarlo… Non
ha importanza,
devo provarci comunque!
Roteando le code
più velocemente che posso
volo fuori dalla zona d’ombra creata da Zor e cerco di
orientarmi. Mystic
Ruins, Mystic Ruins… sì, in quella direzione! Se
riaccendessi il Tornado
perderei troppo tempo, devo andarci da solo!
-Più in
fretta, più in fretta! …uh?
Yacker?!-
Il piccolo Wisp e
alcuni dei suoi amici mi
si parano davanti, e iniziano ad emettere i loro suoni e gesticolare
freneticamente. Se solo avessi il traduttore a portata di mano!
-Sentite, ragazzi,
vi ringrazio davvero per
la compagnia, ma credo che in questo momento sareste molto
più utili a Sonic e
agli altri!…-
Yacker mi risponde
facendo segno di no con
la testa. Coi suoi piccoli tentacoli afferra uno degli altri Wisps,
azzurro
come lui ma con due occhi invece che uno solo, e me lo spinge contro.
Come mi
sfiora appena, lo Wisp si dissolve, e io sento una specie di energia in
fibrillazione ribollirmi dentro. È una
sensazione… strana, ecco!
-Ehm, so che dovrei
ringraziarvi, ma… che
potere mi avete da…-
-LASER!-
-ASPETTANONSONOSICURODIVOLERLOSAPEREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE…-
---
-…EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHH!!!-
Non ho la
più pallida idea di cosa sia
successo. So solo che mi sono sentito come un proiettile sparato da un
fucile,
sono schizzato alla velocità della luce contro la mia
volontà, sono atterrato chissà dove
finendo con la testa conficcata nella sabbia come uno struzzo, e ora
sento che
sto per vomitare tutto quello che ho mangiato in vita mia.
-Yeugh… ecco
perché certe cose le lascio
provare volentieri a Sonic… Ma dove sono?-
Con qualche fatica
gli Wisps mi tirano
fuori dalla scomoda posizione. Mi guardo attorno: vedo una piccola
spiaggia,
delle rotaie sopraelevate, una scogliera, due file di palme, il mio
laboratorio…
-Ma-ma questa
è Mystic Ruins! Sono già arrivato!
Grazie, grazie di cuore ragazzi!-
Anche senza
traduttore, capisco benissimo
che gli Wisps sono contenti quanti me.
Ma adesso non
c’è tempo da perdere in
complimenti! Volo fino al laboratorio ed entro: non ho bisogno di
accendere la
luce, conosco questo posto come le mie tasche e ricordo benissimo dove
ho lasciato
quello che mi serve. Preso!
-Ho preso tutto,
adesso torniamo ad Emerald
Co…-
-LASER!-
-ASPETTANONEROANCORAPRONTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO…-
---
Le energie iniziano a
mancarmi…
Sento che sto per raggiungere il creatore…
Ma almeno posso morire
felice, sapendo che le mie ombre stanno aiutando Zazz e Zomom a far
piazza
pulita dei nostri odiosi nemici. Presto o tardi cadranno tutti sotto i
nostri
colpi, e niente e nessuno li potrà salvare…
-…OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHHH!!!
Okay, ammetto che
questo non me l’aspettavo. Un… un dannatissimo
meteorite arancione si è appena
schiantato a pochi metri dal mio nascondiglio, facendomi sbalzare
direttamente
in mezzo ai miei cloni d’ombra sul campo di battaglia!
Non ho comunque
nulla
da temere, finché resto mimetizzato fra le mie
copie…
Le mie copie?
Stanno svanendo!
L’oscurità,
è
scomparsa!
I miei poteri, non
li
controllo più!
QUESTO SUONO.
QUESTO.
ORRIBILE. SUONO!
-Zor, che cosa
ti succede?-
N-non ho nemmeno la
forza di rispondere… riesco solo ad alzare un braccio per
indicare da dove
arriva il suono… e vedo… la volpe mutante,
circondata da piccoli mostriciattoli
colorati…
Nelle mani
tiene… una
specie di computer portatile giallo… collegato con un
cavetto a una gigantesca
cassa acustica sul palcoscenico… è da
lì che rimbomba quel rumore infernale!
-Ma
come… Come? Come è
possibile?-
-Esatto! Il solletico! Nient’altro che un formicolio in mezzo alla schiena!-
Nel giro di dieci secondi sia quell’idiota dalla bocca larga che Zazz cadono sotto i calci e i pugni di ricci, echidna, camaleonti, pipistrelli, coccodrilli e chissà cos’altro ancora… per poi finire stesi accanto a me a pancia in giù, completamente ed irrimediabilmente KO.
-Ha
ragione lui invece. La serata sta
andando alla grande…-
-…già,
per noi!-
Il riccio e
l’echidna
cominciano a sgranchirsi le nocche…
Stanno per darci il
colpo di grazia…
Era ora…
-BASTA COSÌ!-
Atterro davanti ai
miei tre disgraziati allievi e agito il mio bastone contro la
combriccola di
Sonic, tenendola a debita distanza.
-Tutti voi, state
indietro. E tu laggiù, spegni subito quell’affare.
Non vorrete davvero fare del
male ad un povero piccolo anziano?-
La volpe chiamata
Tails mi obbedisce, e anche gli altri seppur riluttanti decidono di
abbassare i
pugni. È bello scoprire che la gentilezza non è
ancora defunta.
-Master
Zik… è
venuto a salvarci…-
-Vi avrei lasciati
volentieri a morire, ma per Zor questa non sarebbe stata affatto una
punizione.
Inoltre, voi tre servite ancora. C’è assoluto
bisogno di qualcuno per difendere
il nostro mondo.-
-Come al solito sei troppo buono, Sonic. Io avrei una domanda molto più importante da fare a questi… Zeti.-
Costui è un soggetto interessante, glielo leggo negli occhi…
-E tu saresti…-
-Mph. In effetti non
ho che un solo motivo. E questo motivo risponde al nome di Zavok, mio
allievo e
leader dei Deadly Six. Al momento è… a riposo, ma
vi invito a immaginare la sua
reazione qualora si svegliasse e scoprisse che quattro dei suoi
compagni sono
stati uccisi. Uno Zeti del suo calibro mosso da rancore e vendetta non
è certo
qualcosa da prendere alla leggera, come il qui presente Sonic ti
può
confermare.-
Sia io che Shadow
volgiamo lo sguardo al riccio blu. Mi aspettavo una sua risposta
pronta, ma
l’unica cosa che Sonic riesce a fare al pensiero di Zavok
è stringere forte un
pugno.
Sorrido
compiaciuto.
-Vedo che abbiamo
trovato un accordo. Con permesso…-
Mi carico Zor e
Zazz
in testa e li lancio sul Moon Mech. Non posso fare lo stesso con Zomom,
quindi
pianto la punta del mio bastone sotto il suo grasso stomaco e spicco un
salto
sulla cima, catapultandolo direttamente sopra i suoi compagni.
-OUCH! Non potevi
farlo salire per primo?!-
Ignorandolo salto
sulla schiena di Zomom e faccio decollare il Moon Mech.
-Godetevi questi
giorni di tranquillità, finché potete.
Arrivederci!-
-Puoi smetterla di
fissare il cielo,
buddy. Han battuto in ritirata, ed
è ancora tutto merito tuo!-
Abbasso gli occhi
su Sonic, che ai piedi del
palco mi rivolge un pollice alto. Glielo ricambio.
-Normale
amministrazione! Però non è vero
che il merito è tutto mio, ho fatto solo il minimo
indispensabile…-
-Il minimo
indispensabile? Amico,
se non fosse stato per te chissà per quanto ancora ci saremo
azzuffati con quei
mostri! Sei stato tu a salvarci, e lo hai fatto pure in mondovisione!
Devi
esserne orgoglioso!-
-Mo…
mondo… mondovisione…-
Le telecamere, non
mi ero nemmeno accorto
che ci fossero!
N-no, no, no, non
ce la faccio!
Mi raggomitolo
su me stesso e mi nascondo dietro il Miles Electric: è
inutile che gli Wisps
provino a smuovermi, io da qui non mi schiodo!
-Way to
go, Knucklehead…-
-Way to go
what? Cosa ho detto di sbagliato
adesso?-
-Lasciamo perdere.
Ehi Tails,
ricordati cosa ti ho detto, se vuoi che ce ne andiamo non hai che da
chiederlo!…
-Da qui non se ne andrà nessuno.-
Qualcuno mi afferra
per una spalla e mi
obbliga ad alzarmi.
-Shadow?-
-Nel caso te lo sia scordato, c’è
ancora una premiazione da concludere.-
Shadow tamburella
di nuovo sul microfono
per richiamare l’attenzione della folla.
Passato il
pericolo, pian piano sono
tornati tutti.
Sono tornati per
me…
-Bisogna ammettere che questa
piccola interruzione è stata spiacevole… Ma ci ha
anche dato modo di vedere in
azione la ragione per cui oggi siamo qui, vivi e vegeti, a celebrare
questo
evento.-
Shadow schiocca le
dita per chiamare
qualcuno. È Rouge, che sale sul palco portando con
sé un cofanetto. Non conterrà
mica… sì, è una medaglia!
-Ecco qua.
Fortunatamente il marasma
di prima non l’ha ammaccata troppo.-
-Molto bene. Miles Prower. Per aver
riprogrammato la macchina infernale di Eggman, riportato al mondo
l’energia
sottratta, e soprattutto salvato la vita a tutti noi, il corpo militare
G.U.N.
ti nomina agente speciale onorario e ti fa dono di questa medaglia al
valore.
Come ringraziamento, è il minimo che possiamo fare. Signore
e signori, fate un
bell’applauso a Miles “Tails” Prower.-
Detto
ciò Shadow mi appunta la medaglia al
petto e mi alza un braccio. Un boato assordante di gioia si alza dalla
folla.
La gente intona il mio nome.
E io… io
non so cosa dire. Sono… sono
commosso!
Ma… allo stesso tempo,
c’è qualcosa che mi
sento in dovere di dire. Raccolgo il microfono, e poco alla volta
ritorna il
silenzio.
-Gra-grazie. Grazie a tutti. Ecco… Shadow,
Rouge, non offendetevi, vi prego, ma io… io non volevo
nessun premio. Mentre
aggiustavo l’Estrattore di Eggman, io non stavo pensando a
premi o riconoscimenti.
Mi bastava semplicemente sapere che il mondo era salvo. Un premio
già ce
l’avevo, l’ho sempre avuto, è qui
davanti a me adesso… Le persone che mi vogliono
bene… Le persone a cui
io voglio bene…-
Lascio cadere il
microfono e alzo i pugni
al cielo. Dalla gente partono nuovi applausi e nuovi cori.
L’imbarazzo
è sparito. E io che volevo
andare a nascondermi!
Con la coda
dell’occhio vedo Sonic
sgattaiolare sul palco e raccogliere il Miles Electric.
-Sonic, non
c’è più bisogno di sostenermi.
Adesso sto bene!-
-Lo so. Senti un
po’, ci sono anche
registrate delle canzoni in questo aggeggio, o ricordo male?-
-Ricordi bene, ce
ne sono un centinaio! Perché
me lo chiedi?-
-Beh… per
prima cosa, voglio che
questo computer torni ad essere associato a dei bei ricordi…-
-Uh?-
-Un giorno o
l’altro ti spiegherò. Ma
soprattutto…-
Sonic afferra il
megafono. Credo già di
sapere cosa vuol fare!
-Non so quanto conti
la mia
opinione,
ma secondo me l’eroe che ha salvato Mobius si merita molto di
più che una
banale premiazione! La musica c’è, le luci anche,
per le
cibarie ci organizzeremo, quindi… Per Tails, la volpe
più geniale, coraggiosa e incredibile che io
conosca… Per
Tails, l’amico che se
non ci fosse non ci sarebbe bisogno di inventarlo, perché
sono
sicuro che troverebbe il modo di inventarsi da
solo… For
Tails, let’s make
some more noise, and let’s get his party started!-
-G-grazie,
Sonic…-
-Di nulla, buddy. Goditi la festa, e
goditi il tuo premio. Te li meriti!-
Annuisco. Prendo la
rincorsa, spicco un
salto e inizio a volare. Affiancato da Yacker e tutti gli Wisps, volo
sopra le
teste della folla, per stringere mani e battere cinque con tutti.
Finora non avevo
mai pensato a quali
fossero i giorni più belli della mia vita, ma da oggi
è diverso.
Se dovessi
fare una classifica… questo sarebbe sicuramente sul podio!