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Autore: leneene    02/12/2013    0 recensioni
terza era della terra di mezzo, il mondo è in guerra Mordor si è risvegliata per conquistare l'intera terra libera. Gondor sarà la prima a cadere, sebbene forniti di grandi eroi gli uomini non possono sperare di vincere la guerra non senza un aiuto, Sara Lene a dare un opportunità agli uomini, ma il suo cuore è segnato da un oscuro destino uno di quei destini il cui finale dipende da una scelta, la vendetta o la battaglia??
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Dall’terzo lithaal del popolo di Litium
Quarta era della terra di mezzo.
Scritto per pugno della regina Adanedhel
 
La nebbia era così densa che la si sarebbe potuta tagliare con un coltello, Aragorn avanzava con un passo cauto seguito da Legolas e Gimli. Avevano corso per tre giorni senza sosta all’inseguimento degli Urùk che avevano rapito Merry e Pipino, ma su quella vasta distesa di alberi davanti a loro era calato dapprima il velo della notte e poi la nebbia, questo lì rallentò e non poco, cosa cherallegrò non poco il nano che mal sopportava le lunghe corse. Legolas strizzò gli occhi a tal punto che divennero due fessure da cui traspariva il blu intenso dei suoi occhi, la nebbia ostacolava persino la sua vista, -:nulla Aragorn la strada è vuota,-il cavaliere rispose-:non possono averci staccato tanto…Gimli Legolas, riducete il passo ci riposeremo per qualche istante. Gimli tirò un sospiro di sollievo e gettò l’ascia a terra, era un gran guerriero ma le lunghe distanze erano insostenibili per le sue tozze e corte gambe, Legolas era inquieto, la calma della foresta lo spaventava nessun rumore nessun ululato solo il freddo vento che gli batteva contro il viso e gli irrigidiva la pelle. Aragorn sembrò non accorgersi del silenzio tombale che era calato sulla foresta tanto era assorto nell’osservare la stella del vespro,la sua luce andava via via sfiorendo, e lui soffriva per questo, la vita della sua amata era legata alla flebile luce di quel gioiello così come la luce si spegneva così gli occhi di Aruen perdevano vitalità. Legolas riportò i suoi amici alla realtà quando sentì qualcuno muoversi nell’ombra-: Aragorn c’è qualcuno che ci osserva-, un fruscio sopra le loro teste e foglie che cadevano, e poi un ramo si spezzò, Legolas tendeva l’arco acarezzando nervosamente le gialle piume della sua freccia, i guerrieri tentavano di scorgere un movimento dell’intruso ma la terra sembrava essere stata immersa in una polvere bianca che rendeva ciechi, ad un tratto legolas scorse l’intruso tra le fronde davanti a loro, colto da una rabbia improvvisa scocco ma l’ombra veloce come il vento…si spostò, nel fare questo però si dovette avvicinare ed questo la fece scoprire, i raggi della luna penetrarono per un attimo la foschia ed illuminarono una figura avvolta in un lungo mantello nero…la cosa che subito li colpì fu lo scintillante luccichio delle ascie che brandiva la figura. Sentendosi scoperta la figura in nero caricò contro i tre sicura di poter vincere, il primo ad opporsi fu Gimli ma la sua scarsa agilità gli costò quasi la vita, con una mossa da felino infatti la figura sbilanciò Gimli che invece di colpire la carne dell’uomo si andò a conficcare nel terreno facendo ruzzolare in avanti il nano. Subito Legolas si parò davanti a lei e scoccò ma la freccia la trapassò senza toccarla un poderoso colpo ai reni gli arrivò alle spalle e lo fece cadere in ginocchio-:un illusionista!!-urlò Aragorn la figura si abbattè su di lui come un masso, ma il ramingo la scaraventò in terra si girò pronto a colpire ma quella era sparita, senti i suoi passi da dietro menò un fendente e le due asce si incrociarono con la sua lama se fosse stato un duello leale sarebbe stato un vero e proprio spettacolo assistervi, le elganti parate e i colpì che entrambi infondevano  davano prova di un grande addestramento sembrava una sorta di elegante danza, ma in queste circostanze
Era più uno spettacolo di morte Gimli si rialzò e riuscì a colpire alla spalla il loro nemico, che scivolò nella polvere Aragorn lo prese per il bavero del cappuccio e alzò la spada per staccargli la testa, ma si ritrovò in mano nient’altro che polvere. Legolas era furente, cercava quella viscida creatura ovunque senza trovarla-: bella prova attaccare alle spalle davvero, degna del piùnobile assassino, e poi nasconderti grazie all’illusione, sei il più grande codardo  contro cui io abbia mai combattuto, una voce cupa riecheggiò nell’ombra-:sfruttare le debolezze degli altri per la propria vittoria è una strategia più che lecita, Gimli rispose-:si per un vigliacco un codardo un serpente, vieni avanti e non nasconderti vile cane!! -: sono belle parole per uno che vive nascondendosi nel sottosuolo, parole da ipocrita, e Aragorn -:mostrati dunque, combatti in modo leale,-.fossi matto voi siete in tre, io da solo mi perforereste il cranio appena apparirei davanti a voi Gimli-:ci riusciremo anche se non ti vediamo stanne certo, Legolas-:e così la tua morte sarà ancora meno decorosa del modo in cui combatti, tuo padre dovrebbe vergognarsi di te…o forse è proprio da lui che hai imparato??. Legolas sentì il respiro dell’intruso intensificarsi, aveva toccato una nota dolente e se ne rese conto, -:mai dubitare dell’onore di mio padre, morirai per quello che hai detto verme!!, la rabbia cresceva nell’intruso, che si preparò a colpire, saltò sul ramo più alto proprio sopra la testa dell’elfo, Legolas-:eccoti!!, Scoccò la freccia che si andò a conficcare  nel sarmo sotto i suoi piedi, Gimli fece per protestare, ma  il rumore secco del ramo che si spezzava arrestò la sua critica, l’estraneo precipitò tra le foglie che cadevano urlando, al contatto col suolo sbattè la testa e svenne l’ultima cosa che vide fu lo sguardo compiaciuto di quel maledetto elfo. L’aria del mattino lo risvegliò aveva mani e piedi legati ed il cappuccio ancora calato sul volto,apri gli occhi e si ritrovò tre lame puntate alla gola,-:ooh ma ben svegliato verme dormito bene??-disse Gimli con tono scherzoso l’estraneo sputò in terra per tutta risposta, Legolas-.vedo che neanche nei modi sei un galantuomo…-:non esistono modi dolci per gente come voi, Aragorn-:bene se questa èla tua ultima frase di addio a questa vita, alzò la spada per colpire ma, l’intruso urlò-: aspetta!! Non vuoi almeno conoscere il volto di chi stai per uccidere??, Aragorn spazientito gli tolse il cappuccio: Apparì il dolce viso di una fanciulla non doveva avere più di vent’anni, aveva un corpo possente tipico delle donne del nord ma i suoi lineamenti erano dolci e la pelle chiara, aveva lunghe orecchie a punta e lunghissimi capelli castani che terminavano in sfumature violacee e bluastre, ma la cosa che più colpiva di quella creatura erano gli occhi di un viola così intenso da non poter appartenere alla razza umana, solo nei libri aveva visto qualcosa del genere. Legolas d’istinto abbassò l’arma e così fecero anche i suoi amici, Aragorn-:chi sei da dove vieni??-:sono Lene  senza nome non so da dove provengo so solo come gli elfi mi chiamavano, Lene la solitaria. La ente di Legolas fece un salto all’indietro torno a 10 anni prima quando ancora un ragazzo viaggiava per il reame boscoso in cerca di avventura, aveva già visto quegli occhi ma dove??, d’un tro ramment vagava per la foresta quando un orso lo attaccò ingaggiarono una lotta furiosa , e quando l’orso stava per sferrare un colpo mortale con i suoi artigli, due pugnali gli avevano trapassato il cranio uccidendolo, dietro la carcassa dell’orso morto apparvero due grandi occhi viola,gli stessi che aveva vista ancora prima a corte, aveva mormorato un grazie appena accenato, e poi la bambina dagli occhi viola era fuggitavia ridendo. TU esclamò l’elfo tu un giorno mi salvasti la vita rammenti?? ed Lene-:ho salvato la vita a molti, Gimli-:bhe donna o uomo sempre una codarda e un’assasina rimani…io direi di tagliare corto con te, aspetta la mano di Aragorn fermò quella del nano ,-:Gimli non siamo usi uccidere a sangue freddo, la consegneremo alla giustizia di Rohan una volta giunti la, Gimli-:e l’inseguimento?? Ci rallenterà!! Aragorn-:camminerà slegale le gambe ma non le mani, sta a te controllarla se si rifiuta di camminare o scappa sai cosa fare, Lene-:preferisco morire che seguirvi lasciatemi qui!! Legolas-:o suvvia non dirai sul serio avanti alzati!!, Gimli la prese per un braccio e  taglio le corde che le cingevano i piedi, sentì l’istinto di dover correre ma la mano di Legolas sulla sua spalla la fermò, emise un gemito di dissenso, e cominciò a camminare. La mattina era giunta scura sulla terra di mezzo la nebbia si era dissolta e i tre inseguitori più un prigioniero si misero di nuovo in marcia per recuperare i loro piccoli amici.
  
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