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Autore: telesette    03/12/2013    2 recensioni
Malgrado il suo mentore Batman non avesse certo di questi problemi nel trattare col gentil sesso, evidentemente il Ragazzo Meraviglia necessitava ancora invece di molte ripetizioni in merito...
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barbara Gordon, Dick Grayson
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Si litiga per fare la pace  
( immagini tratte da internet )

 

- Ti spiacerebbe toglierti di dosso, Ragazzo-Meraviglia?
- E a te spiacerebbe ascoltarmi per un momento, Ragazza-Pipistrello?
- Aaah, tirati su insomma, pesi una tonnellata!

Robin obbedì.
Ogni volta che capitava dovessero fare la ronda assieme, lui e Batgirl finivano sempre inevitabilmente per mettersi il muso a vicenda, spesso per motivi tanto sciocchi quanto ridicoli.
Quella notte il pretesto pareva essere la supponenza con cui la "signorina" Batgirl era solita rinfacciare al "signor" Robin la sua totale mancanza di puntualità.
Malgrado il suo mentore Batman non avesse certo di questi problemi nel trattare col gentil sesso, evidentemente il Ragazzo Meraviglia necessitava ancora invece di molte ripetizioni in merito... magari senza placcare al suolo una donzella, non fosse che per costringerla ad ascoltare le parole in sua difesa, ed evitando così di fare anche la figura del bruto villano.
Certo Batgirl era una collega ma, fino a prova contraria, era pur sempre una graziosa fanciulla meritevole di rispetto.
Ad ogni modo, con o senza spiegazioni a motivo del suo ritardo all'appuntamento, Batgirl non intendeva passarci sopra. Men che meno su questa sua ennesima cafonàggine, degna di uno stupratore serale quasi, ritenendosi doppiamente offesa e mortificata.

- Ti ho già detto che mi dispiace - provò a scusarsi Robin. - Guarda che non vado mica a divertirmi o a ballare: non è mica facile gestire due identità, dovresti saperlo...
- Mpf - sbuffò lei seccata. - Ti ricordo che le signore non si fanno aspettare!
- Oooh, andiamo, non vorrai mica metterla su questo piano?
- La tua sensibilità verso le donne è pari almeno a quella di un carro armato!

Batgirl dovette fare un notevole sforzo per contenersi.
Più del ritardo in sé, o dei modi di fare alquanto discutibili dell'altro, la irritava soprattutto il fatto che Robin tendeva a dimenticarsi troppo spesso che fare coppia con lei NON era precisamente la stessa cosa che fare coppia con Batman. E sì che lei stessa lo aveva autorizzato a trattarla con cameratismo, evitando qualsiasi atteggiamento che sapesse anche solo lontanamente di maschilismo... ma il punto era che lui non applicava neppure una via di mezzo, trattandola con la stessa delicatezza di un macigno, e la cosa cominciava a stufarla oltremodo.

- Hai intenzione di tenermi il broncio tutta la notte?
- Dipende - fece notare lei, voltandogli le spalle con stizza. - Certo, se "qualcuno" chiedesse scusa, magari...
- Ma mi sono già scusato - protestò l'altro vivamente. - Che altro devo fare: mettermi in ginocchio, strisciare come un verme, ed implorare il tuo perdono ?!?

Silenzio.
Il povero Dick Grayson non aveva idea di come fronteggiare efficacemente il complesso mondo femminile, troppo giovane e inesperto rispetto al grande playboy miliardario Bruce Wayne, tuttavia non poteva certo svolgere il suo lavoro da vigilante in compagnia di una ragazza offesa ed incollerìta. Per quanto la cosa lo umiliasse profondamente, non aveva altra scelta se non mettere da parte l'orgoglio e prostrarsi umile ai piedi di madame.

- Okay, okay, lo sto facendo - mormorò. - Guardami, per pietà, è assurdo che tu pretenda questo...

Batgirl sorrise.
Checché ne dicesse o lasciasse intendere, la verità era che non le riusciva di rimanere arrabbiata con lui. Robin era forse un pessimo gentiluomo, a volte persino cafone e buzzurro, ma era pur sempre il suo compagno di squadra. Fin da quando avevano cominciato a lavorare assieme, nella dura lotta contro la mala organizzata di Gotham, la dolce Barbara Gordon stava pian piano abituandosi alle intemperanze del ragazzo... oltretutto non poteva negare una certa attrazione per lui, poca cosa ovviamente, abbastanza da suscitarle un misto di tenerezza e compassione per la sua indescrivibile goffàggine.

- E sia, ti perdono - esclamò, voltandosi maliziosa a guardarlo. - Solo per questa volta, sia chiaro!
- Posso alzarmi, adesso? - domandò Robin, stentando a credere di essersi inginocchiato sul serio.
- Concesso - tagliò corto lei. - A condizione che, d'ora in poi, tu ti rivolga a me come si deve... e non disdegnerei anche l'uso del "miss", per sottolineare un certo rispetto!
- Stai scherzando, spero?
- Secondo te?
- Scordatelo - sussurrò il ragazzo tra i denti. - Se questo è il tuo concetto di gioco di squadra, puoi star certa che ti mollo qui subito e il giro lo faccio da solo!
- Era una battuta, sciocco - puntualizzò dunque l'altra con una smorfia. - Diciamo che, se sai come farti perdonare, il litigio ci sta pure tutto... E' più divertente fare la pace, in fondo!
- Sei una viperetta, altro che storie!
- Ascolta e impara, Ragazzo Meraviglia - concluse Batgirl, portandosi le mani sui fianchi con aria di sufficienza. - Se vuoi andare d'accordo con le signore, prima di tutto impara a non contraddirle!

Robin aggrottò le sopracciglia.

- Lo terrò presente - esclamò.
- Bravo - annuì lei. - E sarà meglio per te!

FINE

   
 
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