Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: Kimmy_chan    03/12/2013    3 recensioni
Al, sta girando il mondo e studia medicina.
Ed, si è sposato ed aspetta la nascita della sua secondogenita.
Tutto va bene, ma nel cuore di Edward c'è un buco nero che non riesce a colmare, perciò, va sulla tomba di suoi genitori, per la prima volta, dopo la morte del padre...
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Hohemheim Elric, Trishia Elric | Coppie: Edward/Winry
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                                             Mi dispiace...

Quel giorno, molto prima dell'alba, mi alzai, più deciso che mai... ora o mai più. 
Mi infilai gli scarponi ed uscii, cercando di non fare rumore, per non svegliare Winry e Max, che dormivano sereni.

Faceva fresco quel giorno, lo ricordo bene, soffiava una dolce brezza primaverile, ma decisi di non prendere ugualmente il cappotto, visto che la mia destinazione non era troppo lontana da casa.

Dopo circa 10 minuti di cammino, arrivai davanti al cancello, che avevo costruito alla base dell'altura, lo aprii ed entrai.
Mi diressi verso la collina, e con passo deciso iniziai la mia salita.

Questa volta ce l'avevo fatta. Avevo trovato il coraggio per venire e trovare i miei genitori.
Non c'ero mai riuscito...
Ogni volta che Al andava da loro con un mazzo di margherite mi chiedeva se lo volessi accompagnare, ma io rifiutavo puntualmente. 
Non ero mai riuscito ad accettare la loro scomparsa. 
Non ero riuscito a piangere le lacrime che portavo nel cuore.
Non ero riuscito a dirgli addio.

Ma oggi, volevo riuscire a dirgli tutto quello che non ero riuscito ad esprimere prima.

Quando fui giunto sull'apice del dosso, mi misi in ginocchio, e poggiai i palmi delle mani sulle fredde lastre di pietra, su cui erano incisi i nomi dei miei genitori.

-Mamma, papà. Mi spiace di non esser venuto fino ad oggi, ma non ce l'ho fatta! Mi mancate, ma non voglio ammetterlo davanti agli altri. Non riuscivo a piangere le mie lacrime per voi davanti a nessuno... Non ne ero capace. Ma oggi, sono qui per sfogare tutto quello che ho dentro...- 
Iniziai a piangere. 
Finalmente, quel fiume di lacrime che mi portavo dentro, stava uscendo, come il letto di un fiume in straripazione; mi stavo liberando.

Tra un singhiozzo e l'altro continuai a parlare alle tombe dei miei defunti genitori.
- Mi spiace. Mi spiace di non avervi conosciuto a fondo. Avrei voluto che mi vedeste crescere; che vedeste crescere Max e nascere Funny...- 
Non ce la facevo più! 

Non riuscivo a continuare a guardare le loro fotografie, incorniciate sulle loro lapidi. Non ci riuscivo...
Abbassai il volto, e chiusi gli occhi.
Sentivo che le lacrime continuavano a bagnare il mio volto ininterrottamente; mi lasciai andare... alcune lacrime toccarono il terreno bagnando l'erba, come se fosse stata rugiada mattutina.

-Mamma... 
Tu, per me e per Al, sei stata come una fiammella di luce che ci guidava nell'oscuro cammino della vita. Quando sei scomparsa dalle nostre vite, è stato un trauma per noi; eravamo pronti a tutto per riportarti qui. E questo ci ha portato davanti alla Verità. A quel punto abbiamo affrontato enormi difficoltà, ma, siamo qui, ora.
Al, è diventato un medico e in questi giorni si trova in un paesino sperduto ad est di Amestris; al suo seguito tutta felice c'è la giovane May Chang. Quei due vanno molto d'accordo, ma forse la piccola May nutre un sentimento più profondo della semplice amicizia per il mio fratellino...
Io, invece, sono, qui, a casa. Mi è stato offerto più volte di tornare nell'esercito dello Stato, ma non me la sento. Sì, ormai a capo delle forze di polizia di Amestris c'è Mustang, è tutto diverso, ma non so... voglio stare lontano da tutto il caos cittadino e preferisco che i miei figli vivano dove sono cresciuto; in un posto sicuro e tranquillo.
Mamma! Non immagini quanto vorrei che tu fossi qui... 
Vorrei vedere di nuovo un tuo sorriso.
Vorrei sentire di nuovo il tuo profumo.
Vorrei che mi stringessi tra le tua braccia per un'ultima volta...
Sei stata il nostro esempio fin da piccoli. 
Sai, non avevamo mai capito perchè tu aspettassi sempre il ritorno di papà. 
Dopo l'ennesimo lungo viaggio, lui, spariva... e tu lo aspettavi sempre con un amaro, ma allo stesso tempo dolce, sorriso sul volto.
Tu sapevi... 
Beh come non aspettarselo. Era ovvio che tu sapessi. Come potevi non accorgerti che tuo marito non invecchiava mai? 
Avremmo voluto saperlo anche noi; per non trattarlo come abbiamo fatto... eravamo arrabbiati con lui.
Lo odiavamo! Odiavamo nostro padre! -

Aprii gli occhi. 
Girai il volto verso destra e fissai la foto di mio padre... 
-Papà, scusa! Ti abbiamo giudicato male! Non avremmo dovuto pensare male di te! Tu sei sempre stato nel giusto... 
Scusa.
Mi sento così male. Vorrei aver avuto il coraggio di parlarti e chiederti spiegazioni tanto tempo prima...
Avrei voluto poterti dire che ti volevo bene, ma quando ho capito tutto, tu, già eri andato via....
Papà perdonaci...
Io ed Al siamo fieri di essere figli tuoi e della mamma. 
Voi siete stati forti e tenaci. Avete lottato per la nostra famiglia, e noi come stupidi ti abbiamo dato contro; quando ti abbiamo incontrato.
Vorrei che tu e la mamma fosse qui. 
Vorrei che poteste vedere quello che io e Al abbiamo creato, grazie alle forze che ci avete donato voi...-


Indietreggiai di qualche centimetro e , rimanendo sempre in ginocchio, appoggiai la mia fronte sul freddo terreno. -Perdonatemi per non essere venuto prima. Al, già vi a avrà chiesto perdono,, però volevo riuscire a venire io personalmente; per dirvi quello che ho nel cuore.-

Mi sentivo più leggero. Ero più sereno.
Il mio cuore, si era liberato di quelle catene, che lo tenevano stretto da anni, fatte di disperazione e tristezza.
Ora potevo andare, così mi alzai, mi pulii un po' i pantaloni sporchi di fango, e mi diressi verso la discesa... ma nell'istante in cui sentii il caldo tepore del sole che sfiorava il mio volto, mi girai, e guardai il vento che faceva muovere sinuosamente l'erba alta intorno alle loro lapidi... 
E lì, tra quel sole cocente che si innalzava, vidi due sagome, che mi guardavano; sul loro volto vi era un dolce sorriso, colmo d'affetto.

Non fui mai certo, precisamente, di cosa avessi visto quel giorno, però ogni giorno, all'alba, mi alzavo e andavo a guardare la nascita del sole, dal portico di casa mia... 
Ed ogni volta, sussurravo queste semplici parole al vento...
-Mi dispiace...-




Angolino di Kimmy_chan
Salve :3
Prima FF che scrivo su questo fandom *-* 
Sì, lo so che sulle tombe dei genitori di Ed e Al non c'era una loro foto...ma essendo passati anni tutto è possibile u.u 
Ho scritto Verità con la lettere maiuscola perchè intendo la verità quella del portale capito? :D 
Può essere che non ha senso :/ Vi prego ditemi cosa ne pensate :)
Ciao ciao dalla
Kimmy :3 aspetto qualche recensione... spero.




  
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