Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: percabeth2000    03/12/2013    1 recensioni
Terzo racconto che inizia con la storia Mari e Teschi possono convivere?
I nostri amici devono riportare alla normalità Ginevra ma per farlo dovranno affrontare molti ostacoli mentre alla ragazza iniziano a venire dubbi e preoccupazioni.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nico di Angelo, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le nuove avventure'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
POV.GINEVRA
Appena Eris aveva capito che stava avvenendo una vera e propria rivolta aveva distolto i suoi poteri dall’offuscarmi la mente e si era concentrata sul radunare quanti più mostri riusciva, era stato in quel momento in cui intorno a me era diventato tutto più chiaro e in cui la mia mente si era finalmente fatta limpida come uno specchio d’acqua.
Mi ricordavo di tutto, ma soprattutto mi ricordavo della battaglia sull’Olimpo, molto simile a quest’ultima se non per la mancanza degli Dei e l’aiuto di Lucius, mi ricordavo di quanto fossi stata persa, confusa e spaventata dopo aver visto gli occhi di quel drago e mi ricordavo di quante me ne aveva fatte passare.
La rabbia si era subito impossessata del mio corpo e oltre ad aiutare Lucius ad uccidere i mostri sugli spalti avevo un obbiettivo ben preciso: Eris.
Continuavo a colpire con il tridente facendomi strada verso la dea, intorno a me scorgevo degli squarci di battaglia, vedevo Chiara e Mattia combattere da un lato mentre Nico si occupava dell’altro, vedevo alcuni mostri scappare mentre altri gettarsi nella mischia verso i miei amici senza preoccuparsi più di tanto di me e Lucius.
La battaglia ti rende pazzo solitamente, i sensi si affinano rendendoti l’udito finissimo e dandoti la vista di un falco, la  tua arma diventa un prolungamento di ciò che sei, diventa l’aiutante di cui hai bisogno, l’amica che aspettavi. Però, se non riesci a controllarti, la battaglia diventa una specie di suicidio, come buttarsi giù da un ponte , il tuo unico scopo diventa uccidere e non ti cibi più di cibo ma di sangue e dolore.
Questi pensieri mi fermarono per un secondo e come sempre accade, quel secondo è fatale perché Eris si materializza dietro di me colpendomi il fianco, lo stesso fianco dell’altra volta e io urlo di dolore ma fortunatamente mi ha solo fatto un taglio e non è neanche tanto profondo quindi quello stesso grido diventa molto presto in un grido di rabbia e battaglia.
Mi giro colpendole la mascella con la parte finale del tridente, penso di avergliela staccata ma invece sembra ancora intatta.

“Non riuscirò mai a far star zitta quella tua boccaccia è?” le dissi furente di rabbia.
In tutta risposta mi fece una specie di gorgoglio rabbioso.

“Non è elegante Eris, ci credo che non ti invitano ai matrimoni poi”

Ok, avevo fatto centro, rabbiosa iniziò a caricare ed iniziò la vera battaglia tra di noi mentre intorno sentivo solo un gran fracasso di spade che cozzavano contro altre spade e armi colpendo qualche volta un mostro qua e là.
Questa volta Eris aveva una bella spada romana e si vedeva che sapeva usarla bene, dal canto mio per certi sensi era svantaggioso usare il tridente in quanto può colpire solo con le punte ma essendo anche l’arma di mio padre riuscivo a destreggiarmi eccellentemente continuando a farlo roteare per parare i colpi.
In qualche secondo riuscii a tagliarle il dorso della mano con il lato della punta sinistra del tridente, mi aspettavo che lasciasse cadere la lama ma invece si limitò a fare una smorfia di dolore ed ad attaccare ferendomi il braccio da cui iniziò a colare fuori un piccolo rivolo di sangue scarlatto poi mi colpì con l’elsa le gambe facendomi volare giù per tre o quattro scalini, mi si avvicino puntandomi la lama al collo.

“Fallo, dai, colpiscimi, finiscimi, tanto ormai sei morta” e con un colpo secco alzai il tridente e glielo conficcai nel costato facendole sgranare gli occhi. Con le ultime forze affondò la lama, ma essa colpì solo il terreno in quanto ero già rotolata di lato, alla fine sparì some sabbia grigiasta potata dal vento.
Non persi tempo e mi precipitai ad  aiutare i miei compagni.
 
POV. MATTIA

“Sono troppi!” urlai per farmi sentire da Chiara e Nico mentre uccidevo una dracena.

“Giù!” urlò qualcun altro ed io esegui l’ordine immediatamente senza neanche pensare che fosse una trappola, i miei muscoli e la mia testa fecero tutto di per sé, loro avevano già capito.

Sopra la mia testa volò quello che a prima vista sembrava un tridente ed andò a conficcarsi esattamente al centro della testa di un Lestrigone, poi accanto a me sfrecciò una figura che subito dopo riconobbi, Ginevra, che riprese il tridente e ci chiamò a raccolta.

“Sei … Stai bene?” le chiese subito Chiara notando il fianco e il braccio.

“Non peggio di voi” rispose squadrandoci. Effettivamente eravamo tutti pieni di graffi e ferite più o meno gravi.

“Ma la tua ferita è più profonda” s’intromise Lucius.

“Non vi preoccupate, piuttosto pensiamo a un modo per farli fuori” continuò Ginevra.

“Strom” disse Nico.

“Cosa?”chiese Ginevra guardandolo stranita.

“Storm, il tuo drago, non so se ti ricordi comunque siamo venuti con lei” le spiegò.

“Sei un genio. Presto, fuori di qui”

Lucius e Ginevra ci fecero strada per tutto il tragitto e quando uscimmo una ventata di aria gelida ci investì, senza fermarci ovviamente.

“Come facciamo a …” stava dicendo Lucius quando Ginevra fischiò forte. Tutti la guardammo male tranne Nico, forse lui sapeva già dei fischi alla super potenza?

“Non guardatemi così, colpa di mia zia”

“Chi?” chiese Chiara curiosa.

“La mamma di Gabriele. Quella che può farti tremare se ne a voglia.” Rispose Ginevra , mentre in lontananza già si vedeva arrivare qualcosa di grosso e nero. Una volta Ginevra aveva detto che i draghi sono molto fedeli, bè, non mentiva.
I mostri ci avevano seguito ma Storm li lasciò talmente stupiti che noi nel frattempo riuscimmo a salirci in groppa ed a volare verso il Campo. Finalmente tutto era finito
.



ANGOLO DELL'AUTRICE:
Grazie a tutti quelli che hanno letto fin qui! Spero solo che il mio capitolo vi sia piaciuto e, ora scappo. Tantissimi saluti.

percabeth2000
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: percabeth2000