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Autore: Raggedy Moon    03/12/2013    1 recensioni
Scritta per un compito per l'estate tra la prima e la seconda liceo, riesumata e non riveduta, postata qui giusto perché ci piace non avere una reputazione ed una dignità integra.
Bilbo e Gandalf tornano verso la Contea, e lo hobbit incontra delle nuove creature.
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bilbo, Gandalf
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Comunque la nostra prof di italiano, come compito per l’estate tra la prima e la seconda liceo, ci diede da scrivere una fanfiction. E niente, l’ho ritrovata, l’ho letta e ho riso come una cogliona, quindi voglio condividere con voi questo aberrante pezzo di storia.
(Aberrante sul serio, siete avvisati!)

La consegna era: scrivi un capitolo aggiuntivo al libro letto, narrando un episodio in terza persona e rimanendo il più fedele possibile allo stile dell’autore; 300 parole circa.
 


Dopo avere attraversato le Montagne Nebbiose, Bilbo e Gandalf dovettero attraversare quello che da lontano, dalle pendici delle montagne, sembrava un piccolo boschetto. Camminarono per un’oretta buona nella pianura sotto il sole di fine maggio, e già lo hobbit stava cominciando a lamentarsi della calura, quando arrivarono finalmente al limitare del bosco. 

Non era certo una selva come il Bosco Atro questa: si presentava con una vegetazione florida e alberi verdeggianti e in fiore.
Quello, anche se né Bilbo né lo stregone lo sapevano, era un villaggio di Ent. Queste creature erano a metà tra gli alberi e gli uomini perché, pur avendo una forma vegetale, potevano muoversi, ragionare con un cervello proprio e parlare. Essendo gli Ent creature pacifiche, lasciarono entrare nel loro bosco i due compagni, ma ad un certo punto lo hobbit, che come abbiamo già avuto modo di provare aveva una vista acutissima, si accorse che quegli alberi si muovevano pur non essendoci troppo vento.

Ad un secondo sguardo Bilbo notò che avevano anche degli occhi, neri come la pece: a questo punto stupito e spaventato, chiese allo stregone se fosse tutto normale. Gandalf gli rispose: «Ma certo, piccolo Bilbo! Questi sono gli Ent.» E spiegò lui che cosa fossero.

Finita la spiegazione gli Ent, che erano anche molto educati e non interrompevano mai qualcuno che parlava, si presentarono uno ad uno, stringendo le mani dei due compagni con i loro rami. Dopo i convenevoli, fu intavolata una piacevole conversazione e, mentre Gandalf e Bilbo camminavano verso l’Ultima Casa Accogliente, ora molto più sereni sapendo di non correre pericoli, gli Ent li accompagnavano e li proteggevano.
Quando arrivarono nei presso della casa di Elrond, gli Ent li salutarono cortesemente e ritornarono indietro.

In seguito i due avrebbero nuovamente incontrato altri gruppi di Ent, che avrebbero reso il loro cammino più piacevole.

 


No, seriamente, il caro Tolkien di sicuro si sarà rivoltato nella tomba più e più volte.
Le chiedo (qui ed ora e solennemente) scusa, Maestro.
Nota finale: mi piacerebbe pubblicarne una versione riveduta, correta e magari ampliata, sperando di avere il tempo per imbarcarmi in una simile inutile faticaccia impresa.

   
 
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