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Autore: DoctoRose91    03/12/2013    3 recensioni
Dopo che Regina ha gettato il suo sortilegio, tutti i personaggi delle favole si sono trovati privi di memoria in una cittadina di nome Storybrooke…compresa una giovane ragazza amante della bella vita e dell’alcol di nome Lacey, la quale non ricorda che un tempo era stata Belle. Come riuscirà Mr.Gold , una volta recuperata la memoria, ad aiutare Belle a recuperare la sua?! Speranzoso che lei , prima o poi, si ricorderà di lui!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ricordati...'
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Salve mi chiamo DoctoRose91 è sono una fan della serie OUAT soprattutto della coppia Rumbelle.
E’ proprio per questo ho voluto scrivere questa storia che tratterà principalmente di Belle e Tremotino, anche se qualche volta appariranno gli altri, ma solo per contorno alla loro relazione.
Avverto che ho stravolto la serie, inserendo Belle già dalla prima stagione …mi piaceva l’idea di vedere come sarebbe andata la storia se Belle e Gold si fossero visti già dall’inizio.
Avviso  che le varie vicende delle serie non appariranno in ordine cronologico di come l’abbiamo viste , utilizzo i vari avvenimenti per costruire la mia versione Rumbelle a Storybrooke prima che Emma spezzi l’incantesimo.
Aggiungo dicendo che i miei capitoli sono strutturati come un episodio di Once, ovvero avremo una parentesi del passato ed una del presente , le quali sono legate da uno stesso soggetto. Se il tempo me lo permetterà continuerò anche per la seconda stagione modificando qua e là la serie inserendo molto di più Belle e la coppia Rumbelle.

Spero che la mia idea vi piaccia e che recensirete positivamente!!! Premetto che questa storia è ricca di momenti passionali, romantici e dolci tra i Rumbelle ,ma non credo che siano da classificare rosso, quindi io l’etichetterò arancione, ma se qualcuno pensasse che fosse meglio metterla in rosso può sempre dirmelo … non ho problemi a cambiare!!!!
Un grazie a tutti quelli che hanno trovato un po’ di tempo da dedicare alla mia introduzione !!! Non mi resta che augurarvi una piacevole lettura e buon divertimento!!!

Ps: Perdonatemi per eventuali errori!!

I personaggi di Once Upon A Time non sono di mia invenzione appartengono ai rispettivi proprietari, il mio è semplice e puro diletto.  


Capitolo 1: Reminiscenze 

Era calato il Sole, ormai le tenebre stavano prendendo posto in quella vallata deserta e circondata da alberi. Da dietro una nuvola si poteva scorgere la candida mezza luna che come una regina prendeva posto nel suo reame: la notte . Erano passate ore, secoli gli sembrava. Era rimasto lì da quando la fanciulla aveva lasciato il castello con un grazioso e vuoto cesto di vimini.
Osservava ossessivamente il vialetto che conduceva all’ingresso della sua dimora, contorcendosi dall’ansia e dalla disperazione. Era stato proprio lui a dirle di andarsene, di non far ritorno, di non ripresentarsi nella sua prigione, ma in cuor suo sperava che la ragazza non gli desse ascolto.
Ma chi avrebbe mai potuto amare una Bestia?

Lei era una candida, affascinante e bellissima giovane donna, come poteva provare qualcosa per lui? La scelta più giusta e logica era quella di non rientrare, di vivere la sua vita, di viaggiare come sempre avrebbe voluto fare e di essere nuovamente un’eroina .  
Eppure lui non riusciva a non essere egoista. Avrebbe tanto voluto averla di nuovo accanto, di sentire i suoi tacchi rumoreggiare nel castello e di ascoltarla canticchiare quando era impegnata a cucinare o a rammentare qualche abito.  Ma sapeva che era giusto che facesse la sua vita.  Quei momenti passati insieme dovevano rimanere solo un dolce e tenero ricordo che si sarebbe portato per l’eternità.


Percorreva avanti e indietro quella sottile lastra di pavimento davanti alla finestra cercando di ingannare il tempo .
Il suo sguardo si posò su un libro posto sopra al tavolo della biblioteca. Era aperto giusto a metà, ed in mezzo c’era un piccolo petalo di rosa fresco . Quel semplice oggetto attirò la sua attenzione. Lo raccolse con delicatezza nelle sue mani ; poteva sentire la soffice superficie , velluto gli sembrava. Quello era il libro che Belle stava leggendo in quei giorni e forse quel petalo era il suo segnalibro .
Un leggero sorriso, quasi un ghigno, si formò sulle sue labbra, e non poté non pensare se , ovunque quella ragazza ora si trovasse, un giorno avesse ripensato  con una vena di gioia quel soggiorno nel suo castello.


Dei passi nel cortile distolsero i suoi pensieri. Posò con attenzione, quasi maniacale, il petalo tra le pagine e si recò velocemente alla finestra per focalizzare ciò che il suo cuore desiderava vedere.  E fu lì che la vide, rinchiusa nel suo verde mantello con in mano quel cesto ricco di paglia. Una gioia percosse il suo gelido cuore ravvivandolo di una calda e flebile fiamma che pian piano prese piede in lui. Uno spontaneo sorriso sfociò sulle sue labbra senza che lui potesse controllarlo . A breve sarebbe entrata e lui voleva essere lì per accoglierla.
Di corsa, senza nemmeno pensarci un attimo, si precipitò nella sala dell’arcolaio saltando coppie di scalini alla velocità della luce.
Solo alla vista di lei gli aveva fatto perdere la ragione. Non gli era nemmeno sfiorato l’idea di usare la magia, di essere lì con un semplice schiocco delle dita, ed invece il suo lato umano aveva preso il sopravvento ed aveva fatto ciò che di più umano poteva esserci, aveva agito di istinto.
Si fece trovare al suo arcolaio a girare con disinvoltura la ruota mentre  con l’altra mano teneva un filo di lana.
Sentì le porte aprirsi ed il cuore si precipitò in gola negandogli il respiro.

-Sei già di ritorno…benissimo…stavo finendo la paglia!- Furono le uniche e stupide parole che riuscì a formulare la sua bloccata mente.


Belle posò il mantello sulla sedia  e sorridendo si avvicinò al suo interlocutore posando il cesto davanti all’arcolaio.


-Ditelo che siete contento di vedermi!- azzardò la fanciulla dondolandosi.
-Ne sono lieto…lo ammetto!-
Un leggero sorriso invase il suo viso accompagnando quelle parole. La fanciulla rispose con il medesimo atteggiamento e lentamente, osservandolo nel suo lavoro, si recò dietro di lui, poggiò le mani sulle spalle facendolo divampare.

-Vi ricordate? Dovevate raccontarmi una storia!- gli ricordò  abbassandosi sul suo orecchio. Percepire il leggero e soffice respiro di lei gli fece perdere i sensi. Ringraziò il cielo quando la ragazza si spostò sedendosi su uno sgabello vicino. Era talmente pervaso da tante emozioni che non riusciva a distinguere nulla.


La ragazza gli sfilò la lana dalla mano e con disinvoltura poggiò la sua sulla sua coscia.  E fu lì che il Signore Oscuro, il mostro tanto temuto, sarebbe svenuto semmai fosse stato in piedi.


-Ah sì?!-cercò di distogliere la mente dal suo tocco.


Belle annuì con le labbra serrate in attesa del continuo  di quel racconto.
La sua mente era talmente annebbiata che non riusciva a formulare una frase di senso compiuto e quindi optò per un semplice ...
-Non c’è molto da dire…l’ho perduto!-
-E da quel momento non avete mai amato nessuno…e nessuno ha più amato voi?!- chiese  prendendo coraggio.
 Era molto turbata. L’incontro avvenuto durante il pomeriggio con quella strana e sinistra donna l’aveva scombussolata.
Durante il ritorno al castello fu colta da molte domande ed incertezze. Sarebbe mai ritornata al castello anche senza quella chiacchierata? Avrebbe mai capito che si stava innamorando del suo padrone?  Avrebbe mai rinunciato alla sua libertà per sapere quali erano i  sentimenti che provava verso di lei se non avesse mai incontrato quella donna? Erano troppe domande a cui dare una risposta, ma in quel momento non era il caso di sprecare le sue energie per cercarle,avrebbe agito di istinto come ogni essere umano e poi avrebbe tratto le conseguenze. E semmai non fosse andata bene, in prigione poteva perdere tutto il tempo per cercare di trovare delle risposte ai suoi dilemmi.

-Perché sei tornata da me?!-
Quella domanda la scombussolò. Per la prima volta il Signore Oscuro non aveva sviato ad una sua domanda con un leggero sarcasmo o con mezze frasi.


-In principio non avevo intenzione, ma poi ho cambiato idea!- affermò la principessa. Era troppo lungo da spiegare. E quello non era il luogo e soprattutto il momento adatto per iniziare una conversazione. Prese coraggio, un coraggio che mai avrebbe pensato di avere, un coraggio degno degli eroi nelle sue letture. Iniziò ad avvicinarsi sentendo il respiro morirgli in gola e l’agitazione farsi strada sotto la pelle. Vedeva riflesso in quegli occhi così neri come la pece sé stessa, e non le era mai capitata una cosa del genere.
Il Signore Oscuro era fermo, immobile a fissarla mentre lei si avvicinava.
La sua mente era talmente annebbiata che non riusciva a capire cosa stesse succedendo, cosa il suo cuore gli stesse dicendo.
Le labbra di lei si poggiarono dolcemente sulle sue, sembravano fatte apposta per essere unite. Avevano il gusto di miele, di un candido e dolce miele.
Avrebbe tanto voluto leccarle, mangiarle ,divorarle, ed invece la sua  paura lo costrinse ad allontanarsi. La sua mente era confusa, non riusciva a capire cosa stesse accadendo, sentiva la voce della ragazza ma non riusciva a capire le sue parole tanto era stordito. Un cambiamento sembrava.
Un piccolo dolore si fece strada nel suo ginocchio; terrore ed incertezza albeggiavano in sé stesso mentre il cuore batteva all’impazzata ricco di uno strano sentimento che non riusciva a capire…batteva d’Amore.


-Baciatemi ancora! Sta funzionando! Ogni sortilegio può essere spezzato!-
Quelle furono l’esatte parole che Belle non avrebbe mai voluto pronunciare  semmai avesse saputo l’atrocità dell’istante che ne seguì .
….

Fu proprio questo, il punto di rottura della loro relazione, a svegliare di soprassalto il signor Gold dal suo letto. Il respiro era affannoso e piccole gocce di sudore fecero capo sulla sua fronte. Si guardò intorno e tutto gli fu chiaro. Quella giovane ragazza bionda lo aveva svegliato nel solo aver pronunciato il suo nome. Ed ora nella notte, nel momento più vulnerabile,  i suoi ricordi iniziarono ad affiorare creandogli: nostalgia, impazienza, rancore, rabbia e tanti altri sentimenti tra cui l’Amore.


Anche Belle era stata oggetto del sortilegio ed era rinchiusa, come lo era stato lui, all’interno di una falsa vita ricca di menzogna .Una  vita inventata, sicuramente  vuota e triste proprio come la regina aveva voluto.


Si alzò dal letto aiutandosi con il suo fido bastone dal manico d’oro. Scese in cucina per prendersi un bicchiere d’acqua e si recò fuori in veranda a pendere un po’ d’aria per schiarirsi le idee.

Non molto lontano dalla sua abitazione, una giovane donna si svegliò anch’ella di soprassalto, confusa e agitata. Portò una mano istintivamente alla testa per cercare di calmarsi da un sogno che appena aveva concluso. Era molto confuso e non ricordava bene cosa avesse visto, ma sicuramente questo la turbava molto.
Il suono dell’orologio della cittadina colse  la sua attenzione. Mai , da quando ne aveva memoria, ricordava che quel orologio funzionasse .
Le lancette  non segnavano le solite 8:14 , ma la mezzanotte. Si allontanò dalla finestra e si distese nuovamente cercando di riprender sonno facendosi cullare dalle abili mani di Morfeo.

Intanto sotto ad un gazebo di un grande giardino curato sedeva un uomo con in mano un bicchiere di vetro vuoto. Aveva appena udito lo scoccare della mezzanotte e aveva capito che le cose ormai a Storybrooke sarebbero cambiate. Non solo il sortilegio si sarebbe spezzato, ma la sua ricerca stava per iniziare. Doveva solamente aspettare che ogni cosa facesse il suo corso, intanto lui avrebbe iniziato una nuova avventura.


-Oh amore mio…la mia candida Belle! Come ti ho promesso farò di tutto per farti riavere la memoria!-
Rivangò la sua promessa di molto tempo fa.
Ma le cose ora erano diverse, lei era diversa e poi loro non si conoscevano neanche .
Doveva escogitare bene il loro primo incontro, ed un accordo non era di certo la strada giusta per arrivare al suo cuore.  
 
Angolo dell’Autrice
Questo capitolo è il più corto degli altri, diciamo che è un prologo in cui getto le basi per la storia.
Spero che vi sia piaciuto e che vi abbia incuriosito a continuare a seguirla!!
Cercherò di aggiornare presto!!
Un saluto DR!! ;)
 
  
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