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Autore: abinerente    03/12/2013    3 recensioni
Frequento il liceo e sono la classica ragazza la quale tutte invidiano.
Ho due tette da provincia, un culo da invidiare, bionda, occhi azzurri e il ragazzo più figo della scuola.
Sono la capitana delle cheerleader e ho ottimi voti a scuola.
Certo, io sono così.
Così nei sogni.
Mi presento. Sono Clare e mi piace sognare.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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NAMASTE
Allora, non chiedetemi da dove mi sia saltata fuori questa idea perché davvero non lo so. Volevo provare cose nuove e l'ho fatto.
Più nello specifico parla un po' della mia vita, spero che lo leggiate senza pregiudizi e che capiate i vari punti di vista, ossia quando è sogno o quando no.
Che dirvi, buona lettura e recensite qualsiasi cosa vi venga in mente. Diciamo che sono proprio passata dai One Direction al niente ma boh hahaha spero troviate la storia interessante. Bacioni.
-laly
 



 
Prologo.
Frequento il liceo e sono la classica ragazza la quale tutte invidiano.
Ho due tette da provincia, un culo da invidiare, bionda, occhi azzurri e il ragazzo più figo della scuola.
Sono la capitana delle cheerleader e ho ottimi voti a scuola.
Certo, io sono così.
Così nei sogni.
Mi presento. Sono Clare e mi piace sognare.



 
CAPITOLO 1

"Buongiorno tesoro" dissi al mio ragazzo appena entrata a scuola. Lui vedendomi mi strinse a se lasciandomi un leggero bacio sulle labbra, come è suo solito fare.
"Buongiorno piccola" rispose dopo essersi staccato.
Ogni volta che lo vedo mi fa solo sorridere, riesce a rendere tutto un'evento: ogni minuto, secondo, attimo passato con lui mi fa capire che esiste la felicità, che esiste perfino l'amore.
"Giornata dura oggi?" mi chiese mettendo il suo braccio sopra la mia spalla tenendomi ben stretta, come per paura che io possa scappare.
"Ho verifica di matematica" dissi con noncuranza, essendo preparata.
"Cosa state facendo?" chiese guardandomi negli occhi.
Ogni volta che mi guarda io mi perdo, ha gli occhi più belli che io abbia mai visto, un verde acceso che lo rispecchia.
"Equazioni della retta" 
"Bohn dai, niente di difficile" disse lasciandomi un bacio in fronte.
Lui in quarta, io in seconda. La differenza di età per me è sempre stata favorevole, dato che luiessendo molto intelligente ha sempre avuto modo di aiutarmi nel caso non capissi qualcosa.
"Clare svegliati o farai tardi" mi urlò contro.
Cosa?


"Clare svegliati o farai tardi" disse mia madre tirando su le tende e aprendo la finestra, facendo entrare tutto quel freddo polare del primo dicembre.
Sapete, non posso oppormi, perché dovrei comunque andare a scuole, anzi, se mi opponessi probabilmente le sentirei.
La mattina sono peggio di un bradipo in letargo: faccio tutto con una lentezza straordinaria.
Andai a fare colazione dove c'erano mio fratello e mio padre che mangiavano le fette biscottate con la Nutella.
Quel giorno avevo davvero compito di matematica, per fortuna che in matematica andavo bene.
Non ci misi tanto ad arrivare a scuola e all'entrata trovai quel bellissimo ragazzo, da poco rappresentante d'istituto, che mi aveva conquistato con il suo semplice sorriso.
Si chiama Dave: occhi verdi, alto e moro, noto per la sua intelligenza. E a parer mio anche per la sua bellezza.
Appena entrai lui si girò dalla mia parte guardandomi, cosa che mi provocò subito un forte imbarazzo, tale da farmi andare a sbattere contro una colonna nell'atrio della scuola.
Lo vidi ridere. Oh il suo sorriso, nonostante la circostanza, rimaneva comunque il più bel sorriso che io avessi mai visto.

"Hei tutto a posto? Ti sei fatta male?" Mi chiese il mio bellissimo ragazzo.
"Tranquillo, ero solo distratta" risposi mettendomi a ridere.
Mi accompagnò in classe, per poi rimanere li con me fino al suono della campanella, come ogni giorno.
Con lui mi trovo davvero bene, è l'unica persona con cui riesco a parlare di qualsiasi cosa.
Da lontano vidi Bree che per farsi notare scosse la mano, feci lo stesso anche io.
"Adesso non possiamo più stare soli" mi disse Dave sorridendo.
"Ciao Clare" disse abbracciandomi "Dave" continuò scocciata.
Non so il perché, ma Bree non ha mai sopportato Dave.


"Mi stai ascoltando?" disse Bree scuotendo la mano davanti alla mia faccia.
Feci cenno di si e così continuò il suo discorso su quanto inutile fosse sapere nella vita quotidiana l'equazione di una retta.
Lei era così, se si metteva in testa qualcosa, nessuno poteva più farle cambiare idea. Molti la chiamano testardaggine, io determinazione. Era una caratteristica che invidiavo e che mi sarebbe sempre piaciuto avere.
Bree era la mia unica cara amica, l'unica che sapeva tutto di me è che riusciva a comprendermi.Sono sempre stata una ragazza solitaria, con molta poca fiducia verso chiunque.
"Ma tu hai studiato?" mi chiese lei.
Feci cenno di si con la testa. Non sono una che parla molto, cosa che forse qualcuno apprezza meno degli altri, ma Bree era una persona che doveva parlare sempre e costantemente, era quella che, nel nostro piccolo gruppo, rappresentava entrambe.

Suonò la campanella e Dave se ne andò nella sua classe, all'ultimo piano mentre io e Bree entrammo nella nostra mettendoci nei nostri banchi in ultima fila, come sempre.
Entrò la professoressa che ci fece dividere i banchi in modo da darci le verifiche.
Io finì la verifica in poco tempo, dato che era relativamente facile. Notai però che molti miei compagni erano nel pallone. Sinceramente non mi importava.
Mi arrivò un messaggio da Matt, il migliore amico di Dave nonché mio migliore amico.
"Che fai? Io mi sto annoiando durante fisica, non ce la faccio! Poi il tuo moroso è una palla continua a dirmi di stare zitto che non riesce a seguire hahaha pff plebeo"
Non ce la feci a non sorridere leggendo un messaggio del genere. Uno di quei messaggi che ti mettono allegria. Mi immaginai la scena e mi misi a ridere da sola, sembrando scema. Ma poco mi importava, avevo una vita perfetta.
 

"Ti succede spesso sai?" mi disse Bree un po' preoccupata.
"Che cosa?" le chiesi.
"Ti perdi"
Non serviva che aggiungesse altro, avevo perfettamente capito il senso della sua frase.
È vero, io mi perdo sempre nei miei sogni. Mi immagino come sarebbe tutto se avessi un ragazzo, anzi, se avessi quel ragazzo, se avessi un po' più di seno e un culo più bello.
Sono bionda e ho anche gli occhi azzurri, molti ragazzi mi ritengono carina. Io no. Non trovo niente di bello in me. Vorrei essere molto più magra, avere un seno più prosperoso, essere bellissima e molto meno timida.
La mia timidezza mi porta spesso a chiudermi in me stessa.
Ed è proprio per questo che io "mi perdo".
Sinceramente amo la mia vita nei sogni, sembra una cosa patetica, e forse lo è, ma è l'unico posto dove io riesco ad amare tutto.
Sapete chi mi sembro? Alice nel paese delle meraviglie.
Solo che lei vive un'avventura diversa dalla mia: lei esplora, viaggia, diventa grande, piccola e sconfigge la regina. Io mi limito ad andare a scuola, a stare con Dave e ad avere tanti amici.

A ricreazione vidi da lontano venire Matt e Dave verso me e Bree. Si stavano spintonando per il corridoio, cosa che mi fece ridere a gran voce.
"Com'è andata la verifica?" chiese Dave una volta con noi.
"Di merda, non ho capito niente" rispose Bree nervosa.
Io mi limitai ad alzare le spalle.
Dave mi prese la mano e mi portò al bar della scuola a prendere da mangiare, lasciando soli Bree e Matt.
La spontaneità nel suo fare le cose mi provocava le farfalle allo stomaco.
Una cosa che amavo di lui era il fatto che non si vergognava di me, può sembrare strana come affermazione, ma si, io mi vergogno di me sempre e costantemente. 
"Sei bellissima, lo sai questo vero?" mi disse lui teneramente, come se avesse capito a cosa stessi pensando.


"Oddio guarda chi c'è! Sta venendo verso di noi, fai l'indifferente!" disse Bree a ricreazione.
Mi girai per vedere chi c'era e ricevetti subito una sberla sul braccio per la mia azione.
Era Matt.
"Ma sei fuori? Se vede che ti giri penserà male di noi poi!"
Bree era cotta di Matt. Io sinceramente lo trovavo un ragazzo particolare, espansivo sicuramente, ma non troppo buono.
Era "famoso" per la sua aria da cattivo ragazzo, che a me non piaceva.
Matt è il migliore amico di Dave e girano sempre insieme quindi vedendo lui, mi aspettai di vedere anche Dave che però non c'era.
Appena ci passò accanto, Bree lo seguì con lo sguardo che lui ricambiò.
"Oddio mi ha guardata! Ti rendi conto?? Matt Bosale mi ha guardata!"
Iniziai a ridere, felice per la mia amica che non la smetteva di parlare.
"Tu sai no, che dovresti parlargli?" chiese lei di punto in bianco.
"A chi?"
"A Dave! Andiamo sei sempre che pensi a lui! Tira fuori le palle!"
"Tu per caso hai mai parlato con Matt?"
"Si!"
"Non tirare fuori di nuovo questa storia eh" dissi secca.
Un giorno, dopo le prove delle cheerleader dovevamo mettere via un materasso enorme, ed essendo che lui stava passando, lei gli chiese se poteva aiutarci dato che in due non ce la facevamo.
Io non la definirei una parlata.

"Hei posso chiederti una cosa?" disse Matt avvicinandosi a me.
"Dimmi tutto"
Sembrava in imbarazzo, ed era molto teso.
Cercai di spronarlo a parlare ma lui era ancora più imbarazzato.
"Per caso sai cosa ne pensa di me Bree?"
Ero felice della sua domanda, significava che le piaceva Bree.


"Che facciamo questo pomeriggio?" mi chiese Bree mentre la prof di inglese parlava in tedesco.
"Quello che vuoi"
Era venerdì, il che significava che non avevamo scuola il giorno dopo.
Mancavano due minuti al suono della campanella e io e Bree eravamo già pronte, come sempre, per uscire a passo di fulmine.
Uscivamo sempre di fretta per vedere Matt e Dave andare a casa.
Matt era biondo e basso, Dave alto e moro. Due persone completamente diverse, eppure nello stesso tempo così uguali.
Scendemmo le scale della scuola per andare all'atrio dove rimanemmo per un po' ad aspettarli.
Come ogni giorno li vedemmo arrivare insieme.
Dave aveva la camicia a quadretti con sopra un gilet. Sempre più bello.
Ogni giorno mi sentivo sempre più piccola a fare queste cose, ma non potevo perdermi quello spettacolo.

"Hei eccoti. Oggi se vuoi ti accompagno" mi disse sorridente Dave che era venuto verso di noi.
Gli sorrisi dolcemente in modo affermativo.
Lasciammo Matt e Bree da soli. Vidi Dave fare l'occhiolino a Matt.
Come si può non amare sto ragazzo? Non si può, ecco.
  
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