Fanfic su artisti musicali > Selena Gomez
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Autore: thksel    04/12/2013    0 recensioni
'se ti mostrassi un bicchiere colmo per metà, mi diresti che è mezzo pieno o mezzo vuoto?'
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Selena Gomez
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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quindicesimo capitolo.

Pronunciai le parole della prima strofa, procedendo in modo lento, timidamente. Man mano che andavo avanti, però, l'atmosfera si scaldava ed io mi sentivo sempre più sicura. Continuai con tono deciso ed energico. Vidi Tiffany sorridermi e annuire. Non la cantai tutta, arrivai fino al ritornello. Appena finii tutti gli alunni presenti mi applaudirono, tranne una.
'Non posso credere che facciano entrare gente come te. Torna a casa! Io sono la vera star qui.'
Queste furono le parole da quella ragazza. Era la stessa che mi aveva snobbato durante la lezione di ballo, Hilary.
Non sapevo cosa rispondere, lei continuava ad insultarmi e io cominciavo a crederci. 'Sono davvero così terribile?' pensai.
Io rimasi completamente muta.
A quel punto, intervenne la professoressa:' Hilary! Vai fuori! La tua permanenza qui è sempre più a rischio, ti avverto. E adesso vai.'
Hilary fece una smorfia di disgusto, sia alla prof, sia a me. 'Ma cosa vuole da me.' pensai tra me e me.
Appena uscì dall'aula la signorina Tiffany si rivolse a me:' Una performance incredibile. Il timbro della tua voce, la tua energia. Era molto che non vedevo un talento simile. E la canzone, è una tua composizione?'
'Si, l'ho scritta io.'
'Sono a dir poco sbalordita. Era tutto quello di cui avevamo bisogno qui. Anche per far aumentare il prestigio dell'accademia. Con te, è assicurato. E' scritta molto bene, complimenti.'
'Oh, davvero, grazie mille. Non me lo aspettavo.'
Detto questo scesi dal piccolo palco e Justin mi disse:' Ottimo lavoro.'
Gli sorrisi e lo ringraziai.
La sua voce stava per sciogliermi.
Dopodichè, Tiffany ci assegnò degli esercizi. Dovevamo riunirci in gruppi, da lei scelti, e comporre nuove canzoni che avrebbero rappresentato la scuola, e che sarebbero stati parte dello spettacolo che ogni anno, a Natale, gli alunni mandavano in scena. Non potevo credere che anche io ne avrei fatto parte.
'Come sempre, faremo solo un duetto. Quest'anno i protagonisti saranno.. Justin e Selena. Dovrete comporre una canzone d'amore, ma che parli nello stesso tempo, dell'amore che provate per la musica. Mi aspetto grandi cose.'
Justin si voltò verso di me sorridendomi e io ricambiai il gesto. Mi sentivo così felice, avrei composto con lui.
'Ah, Selena. Tu dovrai anche comporre una canzone da solista, la quale terminerà lo show. Pensi di potercela fare?'
Sgranai gli occhi davanti a ciò che aveva appena detto. Era da così poco che ero lì, e già avevo avuto due parti importanti per lo spettacolo.
'Si, certo che posso farcela. Darò il meglio che posso, ne stia sicura.'
'Mi fido di te, Selena.'
Dopo che fece salire altri alunni sul palco, ci disse di cominciare a lavorare sull'esercizio che ci aveva assegnato.
Io e Justin andammo nell'aula di musica, dove si trovano tutti i vari strumenti.
'Dobbiamo trovare l'ispirazione.' dissi io a Justin.
'Sono sicuro che la troveremo in fretta. Io ho una melodia che mi gira in testa da un pò di giorni, ti va di ascoltarla?' 'Certo. Vai pure.'
Si avvicinò al piano e cominciò, delicatamente a suonare quella che era una melodia molto dolce, ma allo stesso tempo energica, piena di passione.
'Wow. Suoni davvero bene. Mi piace molto. Magari, possiamo cominciare da qui per la canzone.'
'Mi piacerebbe moltissimo. Sono così felice.'
Appuntammo sul pentagramma le note appena suonate. Cominciai a cantare qualche parola, che potesse andare bene con la musica.

'All i need is love,
that's what you give..'
Qui mi bloccai.
Vidi il viso di Justin quasi illuminarsi e continuò al posto mio.

'I'm taking it tonight.
All i need is touch, that's what i feel..'
A quel punto continuai io.
'When you're skin's on mine..'
Intervenne Justin:' Wow. E' sensazionale.'
Avevamo la musica solo fino a quel momento, così la ricantai da capo, mentre lui mi accompagnava con il piano. 'Niente male, davvero. Poi potremmo creare una base più movimentata usando il computer. Sono bravissimo in queste cose.' continuò.
'Certo, faremo un capolavoro!'
'Ne sono sicuro.'
Lo guardai intensamente negli occhi, mi accorsi che il mio cuore batteva più velocemente. Cantando, avendo lui vicino che mi guardava era la sensazione più bella che avessi mai provato. Il canto in se era qualcosa di magico, con una semplice nota, si può arrivare in capo al mondo. Era tutto ciò che contava per me, in quel momento. Poi, avevo anche Justin. Ogni volta che il mio sguardo cadeva su di lui, i miei occhi brillavano. Sentivo qualcosa, ma non sapevo esattamente cosa.
'Sei davvero molto brava. Il tuo è un talento naturale. Sai, il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta ed il battito del cuore di chi ascolta. E tu, sei riuscita a far battere il mio.'
Mi sentivo in paradiso.
'Davvero? Oh, grazie mille. Non posso crederci, voglio che questo sia il mio obiettivo. Riuscire a far emozionare le persone.'
Ma prima di tutto, volevo poter esprimermi al meglio con la mia musica. La nostra musica dice chi siamo, dove siamo stati, e dove andremo.
'Ci sei riuscita.'
'Adesso andiamo, è ora di tornare a casa.'
'Certo Selena, ti accompagno.'
Mi sentivo un peso, ogni volta mi portava a casa, non volevo che si sentisse obbligato. 'Ma non preoccuparti, posso anche tornare a piedi, tu va tranquillo.'
'Non ti manderò mai da sola a piedi, ricorda che puoi sempre contare su di me. Capito?'
Detto questo mi sorrise. Il sorriso più dolce che avessi mai visto.
'Capito'. risi.
Arrivai a casa e cominciai a pensare a quello che mi era capitato. Quando vidi Hilary dirmi quelle cattiverie, ripensai ai brutti momenti della scuola. Le persone così, erano in qualunque posto andassi. La loro cattiveria è così insensata. Come poteva giudicarmi, se nemmeno mi conosceva? Mi aveva attaccata fin dal primo momento.
'Essere la ragazza nuova' non è mai bello. Sapevo come ci si sentiva. Tutti gli sguardi puntati su di me, e nient'altro. Le continue critiche, gli insulti. In ogni luogo io andassi, mi sentivo costantemente presa in giro, usata.
Pensavo sempre a cosa ci fosse di così sbagliato in me. Quando ero più piccola, facevo di tutto per somigliare alle altre ragazzine. Io sono sempre stata diversa. Ma questo termine veniva travisato con 'strana' 'nerd' 'incapace.' Man mano che crescevo, capivo che non ero io quella strana. Capivo che sarei stata meglio da sola. Capivo che non dovevo essere ciò che gli altri volevano che io fossi. Io avevo una mia strada, una mia testa, i miei sogni. Queste ultime cose le avevo capite solo recentemente. Ma non è mai troppo tardi per fare la differenza. Stavo cambiando quel lato di me che non mi piaceva, volevo essere sicura di me, volevo credere in me stessa, volevo essere felice.
Ci stavo riuscendo.
Ogni giorno, imparavo sempre più dalla vita stessa e dagli errori commessi. Stavo imparando ad amare la ragazza che vedevo nello specchio, pregi e difetti. Perchè non si può essere capaci di amare qualcun altro, se prima non si ama sufficientemente se stessi.
  
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