Freddo. Fa così freddo.
Non riesco più a muovermi, vorrei morire qui e farla finita.
Poi penso a Prim. No, devo restare viva per lei.
I vestiti che dovevo vendere ormai sono stracci pieni di fango, non valgono più niente.
Non ce la faccio a tornare a casa senza nulla da mangiare, ma se non me ne vado la Signora Mellark sarebbe anche capace di chiamare i pacificatori e farmi uccidere.
Fa così freddo, che vorrei morire adesso.
Chiudo gli occhi. Vorrei che mio padre fosse quì, che mi venisse a prendere,portandomi a casa tra le sue braccia.

E' finita.


Sento urlare. La signora Mellark starà venendo per farmi uccidere, ormai non posso fare più niente.
 
Sento ancora quelle urla stridule avvicinarsi, ma capisco che non sono dirette a me. Quel ragazzo biondo che vedevo sempre a scuola prende uno schiaffo in viso.
Ha bruciato il pane. 
Si gira per lanciare il pane ai maiali, ma mi vede. Si volta verso la porta, poi di nuovo a me.
Vedo la pagnotta di pane annerita scivolare per terra fino alle mie mani, non riesco nemmeno a ringraziarlo. Se n'è già andato.

Peeta Mellark mi ha appena salvato la vita.


Ricordo i primi giorni di scuola, in cui ci facevano cantare.Lo vedevo sempre a lezione di musica.

E poi, un giorno, cogliendo un dente di leone appena sbocciato davanti a scuola, vidi che i suoi occhi fissavano i miei.


Peeta mellark mi ha appena salvato la vita. Inaspettatamente, ma lo ha fatto.


Ecco quel genere di debito che è quasi impossibile saldare. 

Gli devo qualcosa, anche se non so esattamente cosa. Forse devo aspettare il momento giusto per rincontrarlo.

Chissà poi se lo rivedrò.