Nick: Lady Atena.
Fandom: Thor.
Challenge: La sfida dei duecento prompt.
Prompt: 102; Labbra.
Personaggi: Thor, Loki, Sif.
Prompt: Mancanze.
Lanciata da: Claudia De Sessa.

Thor sospirò, poggiò le braccia incrociate sulla ringhiera piegandosi in avanti. Guardò verso il giardino osservando Loki seduto sull'erba con la schiena poggiata al tronco di un albero che teneva sulle ginocchia piegate un libro. Thor socchiuse gli occhi, sospirò nuovamente e si sporse in avanti facendo frusciare il mantello rosso. Udì dei passi leggeri, si voltò e si rizzò.
“Mia cara amica, giungi a riposarti in questo luogo?” domandò.
Sif si tolse una ciocca di capelli mori da davanti al volto, socchiuse gli occhi e incrociò le braccia sotto i seni coperti dall'armatura. Guardò verso il giardino, inarcò un sopracciglio guardando Loki voltare pagina e si voltò nuovamente spostando il peso su un piede.
“Pendevi nuovamente dalle sue labbra?” chiese.
Thor scosse il capo facendo ondeggiare le trecce bionde, che batterono contro le spalliere metalliche dell'armatura.
“Non posso pendere da labbra chiuse” rispose.
Poggiò la mano sulla ringhiera, sospirò sorridendo e si poggiò alla ringhiera con il gomito.
“Mi chiedevo quali sono state le mie mancanze nei suoi confronti”.
Sif si poggiò con i fianchi alla ringhiera, piegò il ginocchio poggiando il piede contro una delle barre di ferro e voltò il capo socchiudendo gli occhi dal taglio allungato.
“Mancanze? Cos'altro potevi fare per renderlo felice?”.
Roteò gli occhi, sbuffò e scosse il capo facendo ondeggiare la chioma mora; che batte contro il cuoio dell'armatura che le stringeva il busto.
“Ha deciso autonomamente di isolarsi da tutto. Non è stata mancanza tua, né di nessun altro”.
Thor strinse la ringhiera, sentì il metallo stridere nel pugno e tolse la mano incrociando le braccia al petto; si spostò all'indietro guardando verso Loki. Loki si voltò, assottigliò lo sguardo e strinse le labbra abbassando il capo verso il libro avvicinandolo maggiormente al volto. Thor sospirò, abbassò il capo socchiudendo le iridi color del cielo.
“Le sue labbra non si sono più piegate in un sorriso nei miei confronti”.
Alzò il capo guardando le fronde dell'albero ondeggiare, seguì alcune foglie cadere ai piedi di Loki sfiorandogli la punta degli stivali. Sif scosse il capo, si voltò verso Thor e aggrottò le sopracciglia sogghignando.
“Perché, credi forse che quelle labbra siano in grado di pronunciare delle parole gentili?” chiese.
Thor si voltò, allargò un braccio e lo dimenò in aria facendo ondeggiare il mantello.
“E credi che quella non sia una mia mancanza?” domandò, con tono alto.
Sif sbuffò, si scostò dalla ringhiera e i capelli neri le ondeggiarono alle spalle. Guardò Thor, si sporse sulle punte e gli ticchettò con l'indice al centro della protezione metallica dell'armatura.
“Tu vedi solo le tue mancanze e mai le sue” disse.
Si voltò e si allontanò. Thor sospirò, osservò l'amica girare l'angolo e udì un fruscio alle sue spalle. Si girò, sorrise e le iridi azzurre brillarono.
“Fratello”.
Loki abbassò la mano che stringeva il libro, avanzò e si sporse sulle punte socchiudendo le iridi verdi; sporse le labbra allungando il collo facendo strofinare i capelli neri contro la pelle candida.
“Credi di avere delle mancanze nei miei confronti, Thor?” domandò.
Thor piegò le ginocchia, abbassò il capo addolcendo lo sguardo.
“Mi piacerebbe rimediare ad esse” sussurrò.
Loki gli poggiò la mano sulla spalla, si sporse sulle punte e sogghignò scoprendo i denti bianchi.
“Allora continua a pendere dalle mie labbra” mormorò.