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Autore: ChiaraLilianWinter    05/12/2013    0 recensioni
Camilla Herstood ha quindici anni, un'amica fantastica che cambia fidanzato con la stessa velocità con cui si fa zapping in tv, una madre depressa che, dopo la fine di un matrimonio sbagliato, tenta di rifarsi con il primo che le capita sotto mano.
Camilla ama scrivere, ma, a forza di essere circondata da persone superficiali, ne ha assunto il carattere: non riesce a completare una storia, che già sta lavorando ad un'altra, e così di continuo.
Camilla ha un segreto, un segreto terribile che è costretta a trattenere all'interno del suo cuore.
Camilla incontra William, e da allora cambia tutto. Il ragazzo gli propone di esaudire dieci desideri, per superare la sua superficialità, e Camilla accetta. Tra i due nasce qualcosa che diventa sempre più profondo, ma il tempo a loro disposizione è poco, e ogni secondo che passa diminuisce.
Perchè anche William nasconde un segreto. E non solo lui.
I segreti, le bugie, i tradimenti, sono fili insidiosi che avvolgono tutto, in un intreccio terribile che Camilla dovrà districare. Ma ciò che rimarrà alla fine potrebbe non essere quello che lei e William hanno sperato.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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<< Diamine. Troppo romanticismo. Credo che vomiterò. >>
<< Potresti anche commentare in modo più carino... >>
<< Più carino? Ma dai! Già rischio di beccarmi il diabete così. >>
Sospiro. Quando Lilian tira fuori la sua parte pungente, è la fine: niente e nessuno riesce a bloccarla. Sento il sapore dolce del tè inondarmi, e mi concentro su quella sensazione, cercando invano di cancellare le frecciatine che Lilian e William si stanno scambiando da più di un'ora. Nonostante la cosa più carina che si siano detti è: "Sei un gran figo." - da Lilian - e "Picchi forte." - da William -, si vede che si stanno simpatici. Non ho mai visto la mia amica così a suo agio con una persona che non fossi io, e negli occhi di William è presente un luccichio di simpatia... E comprensione. Mentre raccontavamo tutto a Lilian, tra una cosa e l'altra è uscita fuori anche la storia della famiglia di William e Alex, anche se solo ciò di cui io ero già a conoscenza. Quando lui ha parlato dei suoi problemi familiari, Lilian gli ha lanciato uno sguardo carico di comprensione e di qualcos'altro, qualcosa che mi ha fatto stringere il cuore. Affondo ancora di più nella poltroncina, continuando a sorseggiare il tè. Sono pensierosa: cosa faremo, adesso? Credo che Alex e Victoria vogliano concederci un giorno di pace, o almeno lo spero. Non credo che, se si presentassero adesso alla mia porta, riuscirei a fuggire ancora o a combatterli. Mi lascerei soltanto andare.
<< A cosa pensi? >>
Alzo lo sguardo su William. Adesso Lilian è in cucina, a trafficare con chissà cosa. Scrollo le spalle.
<< A nulla. >>
Lui mi sorride e si sporge verso di me, stringendo le mie mani.
<< Ce la faremo, te lo prometto. >>
Io gli sorrido e lui continua a tenere le sue mani appoggiate alle mie, ma solo fino a quando Lilian non rientra nella sala.

<< Allora... Credo che ci siamo presi una bella pausa, no? >>
Guardo William con un'espressione accigliata.
<< Che vuoi dire? >>
Lui mi fa l'occhiolino. Siamo seduti sul divano di casa mia, dopo che Lilian se ne è andata - lo ha fatto solamente quando William le ha promesso, quasi morendo per l'imbarazzo, di usare le precauzioni. Avrei voluto seppellirmi, ma sapere che stava provando la stessa cosa mi ha divertita, e mi ha fatto sentire un po' meglio.
<< I desideri. A che punto siamo? >>
<< Al sesto, mi pare. >>
Lui annuisce e tira fuori la lista, guardando il sesto desiderio un po' confuso.
<< Veronique? >>
Lui alza il cartoncino verso di me, e faccio una smorfia imbarazzata quando il mio sguardo si posa sulla sesta voce della lista: Dire finalmente a Veronique quello che penso di lei.
Sospiro e affondo nel divano.
<< Era una mia compagna di classe, alle medie. L'ho sempre detestata, ma sai, in quel periodo le donne sono terribili. Era una ragazza ricchissima, stupida e molto antipatica, ma se le diventavi nemico era in grado di distruggerti. Sono stata costretta a fare la "migliore amica" con lei per tre anni. Una tortura. >>
William fa una risatina molto breve, poi appoggia il mento alla mano, pensieroso. Io lo guardo sottecchi.
<< Che c'è? >>
<< Mi chiedevo come fosse la scuola. >>
<< Non ci sei mai andato? >>
Lui fa cenno di no. Non sono sorpresa, lo immaginavo: un ragazzo talmente ricco avrà frequentato dei corsi privati.
<< Studiavo in casa. Ogni mattina veniva gente diversa... Dopo una settimana se ne andavano tutti. >>
<< E perchè? >>
<< C'era chi diceva di avermi insegnato tutto quello che sapeva, chi insultava i miei genitori perchè ero un "piccolo genietto" e meritavo di meglio in quel campo, chi era impressionato da un bambino simile e fuggiva, chissà perchè. >>
Lo guardo, perplessa.
<< Mi stai dicendo che sei un genio? >>
<< Diciamo soltanto che comprendo con molta facilità. >>
<< Molta. >>
Lui mi rivolge un sorrisetto e mi fa l'occhiolino.
<< Molta. >>
Mi prende per mano e mi tira su dal divano, conducendomi alla porta, mentre estrae dalla tasca dei jeans la chiave del motorino.
<< Andiamo, ci aspetta un'oca da spennare! >>
Io scoppio a ridere e lo seguo verso il pian terreno.

È strano, ma oggi fa abbastanza freddo - ovviamente, il freddo che potrebbe fare a fine primavera. Sono stretta a William, mentre scorro con lo sguardo i nomi delle vie che si rincorrono ai lati del motorino. So dove abita Veronique, un attico enorme in pieno centro, mi ha invitata lì un sacco di volte a "fare i compiti"; il che consisteva in me che li facevo per entrambe mentre lei guardava chissà quale programma su Disney Channel. Molto da amiche.
Ci fermiamo davanti al palazzo, ma dopo un attimo William sussulta e riparte, fermandosi molto più avanti. Senza darmi il tempo di reagire, mi tira per un braccio giù dal motorino, verso l'angolo della strada, e ci nascondiamo lì.
<< Si può sapere che ti è preso? >>
Lui mi fa segno di tacere e si sporge dall'angolo. Io, ovviamente, mi metto accanto a lui e faccio lo stesso: quello che vedo mi fa raggelare il sangue nelle vene. Davanti alla porta a vetri, dove un attimo prima non c'era nessuno, adesso stanno parlando tranquillamente due persone, che riconosco in meno di un attimo. Una è Julio - perchè me lo ritrovo ovunque? -, l'altra è una ragazza della mia stessa età, con i capelli rossi e ricci, un detestabile naso all'insù e una pelle diafana spruzzata di lentiggini all'altezza delle guancie: Veronique Black, la vittima del mio sesto desiderio. Lei sorride, è vicinissima al giovane uomo, ride candida, si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio, in un ovvio tentativo di flirtare. Mi viene da vomitare.
<< È lei? >>
Il tono di William è cupo, e so che sta pensando ciò che sto pensando io. Annuisco.
<< Veronique Black. >>
Lui lentamente fa qualche passo indietro, voltandosi verso di me. Ha sul volto un'espressione arrabbiata e oscurata.
<< Forse si conoscevano già.. >>
Provo a distogliere le nostre menti da quello che abbiamo indovinato, ma non ci riesco granchè. William scuote la testa.
<< Non è possibile. Ho tenuto d'occhio mio fratello, so la sua rete di conoscenze >> Fa un respiro profondo. << E poi... No, è troppo strano per essere solo una coincidenza. >>
Stringo le mani a pugno, sporgendomi di nuovo. Adesso Julio è su una limousine nera - sì, una limousine - e Veronique lo saluta agitando la mano, illuminata in volto. Poi l'auto parte, e lei rientra nel palazzo.
<< Credo che il sesto desiderio sia saltato. >>
Prima che riesca a completare la frase, William mi prende per mano e si fionda dentro il palazzo. Veronique è già salita in ascensore, l'atrio è vuoto e silenzioso. La tensione che proviene dal ragazzo al mio fianco è tale che riesco a percepirla, come se potessi toccarla.
<< Will. Non credo sia una buona idea. >>
<< Io invece penso di sì. >>
Mi stringe forte la mano e preme il pulsante di chiamata dell'ascensore. Io mi mordo le labbra.
<< Pensi davvero che non sia un caso? >>
<< Sì. È già tanto che ci abbiano lasciato un giorno di pausa. >>
Entriamo in ascensore e io schiaccio il tasto del 23esimo piano. Abita lì, Veronique. Non parliamo durante la salita, stiamo entrambi muti, riflettendo su ciò che abbiamo visto. Cosa ha intenzione di fare Julio? E Alex e sua sorella? Anche loro c'entrano, sicuramente. Le parole di Alex risuonano ancora nella mia testa. Eppure, non capisco. Perchè vogliono così disperatamente tenere William lontano da me? Le porte si aprono, e sono costretta a cancellare i miei pensieri per concentrarmi sulla voce squillante di Veronique che riempie il corridoio.
<< Ci ho appena parlato, se ne è andato poco fa. Sì, mi ha detto tutto. È davvero un uomo meraviglioso, sai? Mi ha raccontato... Anche del suo, problema... La malattia. Non lo sapevi? Davvero? Vedi... >>
Non faccio in tempo a frenarmi, sono già fuori, allo scoperto, prima che possa sentirla. È appoggiata al muro, poco lontana, e sta parlando al cellulare. Le sue parole mi rimbombano in testa, forti, chiare, terribili.
<< ...Non gli resta nemmeno un anno di vita. >>


Angolo Autrice
È probabile che qualcuno sia arrabbiato perchè questo capitolo ci ha messo tantissimo ad uscire, quasi sicuramente c'è anche chi ha smesso di seguire la storia, ma beh, ricordatevi che io sono sempre qui e, appena posso, mi metto a scrivere. È questo il problema, appena posso. E in questi tempi non posso molto. Fortunatamente le vacanze di Natale si avvicinano - vedo la luce - e quindi magari sarò più svelta, anche perchè ho terminato compiti, interrogazioni eccetera.
Parliamo del capitolo. Non si ha molto, ma credo di più del capitolo precedente. Conosciamo un nuovo personaggio, Veronique Black. È un personaggio che amo molto, nonostante il modo in cui la presenti non sia certo positivo, e credo proprio che in futuro ci (mi) farà dannare abbastanza.
Spero però che almeno qualcuno impari ad amarla così come faccio io. Ho trascurato Alex e Victoria per un paio di capitoli, giusto per dar loro una piccola pausa, ma li farò ricomparire presto. Mooolto presto. Poi, poi, poi. I desideri, come vedete e vedrete, stanno passando in sottofondo, perchè questo è il ruolo che avevo per loro fin dall'inizio; spero che a nessuno dispiaccia troppo. Infine, spero che abbiate bene in mente tutti i personaggi che sono apparsi fino adesso, anche quelli che ci sono stati magari per un capitolo solo o in flashback/racconti, perchè saranno molto importanti. Non dico nulla sulla frase finale del capitolo, vi lascio a libera interpretazione, anche perchè ci sono delle cose che dovranno essere svelate solo più tardi. Beh, vi lascio con un piccolo spoiler del prossimo capitolo, visto che mi sento buona.

Spoiler dal prossimo capitolo:
"Tu non sai nulla di me. Pensi davvero di potermi giudicare? C'è chi mi definirebbe una persona eccezionale, per quello che sto facendo. Sto solo cercando di salvare tutti, di bloccare questo "Romeo e Giulietta" prima che si arrivi alla scena finale. Se davvero lo ami, non ostacolarmi, perché anche tra un solo giorno potrebbe essere troppo tardi."
  
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