1 CAPITOLO

Una vita spericolata

Ho sempre amato le feste ma ultimamente la mia mente era altrove. Non mi interessava più il divertimento. Dovevo pensare a cosa fare della mia vita , quale collage scegliere era l'interrogativo più difficile. In questo periodo non ci ho proprio pensato mi restano altri 3 mesi per decidere a quale iscrivermi, le opzioni erano 3 :
- Medicina. Per volere di mio padre, vuole che segua le sue orme magari diventando una chirurga di fama mondiale come lui.
- Legge. Mia madre era un avvocato ed ho sempre pensato che avrei frequentato lo stesso collage che lei ha fatto alla mia era. Ma fare l'avvocato non tanto mi attirava.
-Economia. Nha sono una catastrofe in matematica .
<< Hai avuto ottimi voti, quindi puoi tranquillamente fare domanda per medicina >> Disse mio padre confondendomi ancora di più le idee .
<< Chris lasciala decidere a lei >>
<< Va bene, la mamma ha ragione. Ma che ne dici di venire una settimana nel mio ospedale per aiutare?>>
<< Papà sul serio? E' estate è appena finita la scuola e io invece di andare in vacanza dovrei stare chiusa in un ospedale? Bella battuta>>
Iniziai a ridere , per poi smettere guardando l'espressione seria di mio padre << No non sta scherzando >> mormorai sospirando
<< Va bene, lo farò! Ma solo per una settimana poi mi lasci in pace per tutta l'estate e mi lasci andare a Los Angeles con i miei amici >>
<< Daccordo Ashley ma voglio che ti impegni ad aiutare gli altri>>
Non solo dovevo rinunciare ad una settimana di vacanza ma dovevo anche "lavorare" per far contento mio padre, che scocciatura!
<< Ma ora mi lasciate andare in spiaggia?>>
<< Nono devi mettere in ordine la tua camera ashley>>
<< Oh sul serio? Ma c'è quella come si chiama la filippina>>
<< Lei non si occupa di te ashley, e poi si chiama Miryam ed non è filippina !>>
Sbuffai ed andai nella mia camera
<< Miryam, filippina o come si chiama lei viene pagata per questo>>
Entrai nella mia camera e mi resi conto che era peggio di un porcile. C'erano ancora le valige del'ultimo viaggio, quello in Canada che avevo fatto con la mia migliore amica Zoe , ci eravamo divertite come pazze .
Iniziai ad togliere i vestiti da terra tra l'altro ancora puliti perche ogni mattina quello che non mi piace addosso o lo getto dalla finestra o lo buttavo a terra. Poi presi la valigia e la svuotai di dentro c'era di tutto dai perizomi sporchi ai jeans puliti , con disgusto trovai anche dei preservativi usati , una cosa disgustosa, trattenni il vomito e li gettai via. Posai la valigia . Passai mezza giornata a rimettere in ordine , poi finalmente mi buttai sul letto e presi il mio costosissimo Iphon che papà mi aveva regalato. Andai sul mio profilo di Fb e notai che avevo 40 richieste di amicizia da persone che nemmeno conoscevo le accettai tutte e mi arrivo un messaggio da uno di questi Jason Martin ,a giudicare dalla foto era un ragazzo abbastanza carino , mi aveva invitato alla sua festa .Accettai
Ecco come funzione, anche se non lo conosco ci vado tanto che mi può succedere mica mi uccide?! . Mandai un messaggio a Zoe e le dissi che doveva venire con me, lei come al solito accetto. Le dissi che andavo da lei alle 11 passate per andarla a prendere. So che era un po' tardi ma mi piaceva uscire a quel'ora . Verso le 9 iniziai a preparami , non sapevo cosa mettere ero solo certa di una cosa "tacchi vertiginosi " quelli erano assicurati. Passai 2 ore d'avanti al armadio per decidere .
Mi misi una minigonna di color nero, che superava appena il lato b, mostrando tutte le gambe perfettamente depilate, poi misi un top rosso molto accesso ad una spallina dove dall'altro lato si vedeva la spallina del reggiseno (era molto sexy) . Erano le 11 quando ormai ero pronta , non avevo nemmeno mangiato come al solito mi concedo solo 2 pasti al giorno ma quello della sera, lo salto sempre e poi stasera avrei bevuto tanto alcol quindi ero apposto. Presi le chiavi della mia Lamborghini bianca (sempre regalo del mio papà) poi indossai la giacca di pelle che mi dava uno stile da ribella e per questo era forte. Sali in auto per poi partire facendo rombare il motore, la cosa che amavo era il vento nei capelli mi faceva sentire cosi libera.
Arrivai sotto casa di Zoe e bussai il clacson, mi scocciavo di scendere per poi restare impigliata col tacco nel suo prato .
Dopo 5 minuti di attesa usci Zoe dalla finestra, si vedeva che il padre le aveva detto di no. Feci una risata solo al pensiero che io ai miei non devo nemmeno chiedere perché tanto non sene importano dove vado.
Quando entro in auto ridacchiando dissi
<< Ei fuggitiva >>
<< Si preoccupa solo >> Disse lei con una voce tenera mentre cercava ancora di togliere le spine delle piante dal suo braccio.
Ridacchiai per poi partire.
<> Mi chiese Zoe
<> feci spallucce come se fosse una cosa normale
<< Vuoi che succeda di nuoco come l'altra volta>>
<< Oh andiamo, ancora con questa storia? Non successe niente di grave Zoe>>
In verità non era del tutto cosi, la girava droga molta droga , uno cerco anche di picchiarmi , eh poi dopo nemmeno 10 minuti ci trovammo tutti in centrale di polizia.
<< Ok Zoe, se tira brutta aria cene andiamo >>
<< Perfetto Ashley >>