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Autore: roro    07/05/2008    12 recensioni
Shot introspettiva sui pensieri di Kagome nei momenti più cupi, in cui era convinta di non poter andare avanti.
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagome
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Inutile.

[403 parole circa, Flash!Fic]

 

 

 

 

 

 

A volte mi sento inutile.

Come un’orribile macchia d’inchiostro su un foglio, come una penna finita che non serve più a nulla, come se, semplicemente, non esistessi. Come se la mia sola presenza fosse un errore.

Delle volte, InuYasha, mi sento inutile – e invisibile, invisibile, Kami! Mi sembra di non esistere, di essere trasparente, di non aver mai, in vita mia, lasciato un segno.

 

In certi istanti sospetto che tu non mi veda. E in altri attimi credo – sì, lo so, è un po’ strano – che tu finga di osservare me: mi fissi, sorridi – sai che il mio cuore impazzisce, in quegli istanti? – e scrolli le spalle.

Allora cosa pensi, InuYasha? Ti spiace esserti illuso?

Nei miei occhi hai visto quelli di Kikyo?

Hai cercato il suo sguardo nel mio e poi ti sei pentito del tuo gesto, InuYasha?

 

Forse nell’amore non ci credi neppure più, forse non ci hai mai realmente creduto: in fin dei conti, la tua esistenza non dev’essere stata facile. Sei figlio di un sentimento privo di malizia alcuna – sei figlio dell’Amore Vero, InuYasha, eppure questo sentimento l’hai rinnegato in un angolo della tua anima.

 

Cerchi nella Shikon no Tama la perfezione, la agogni, impazzisci per lei.

Sveglia, InuYasha!, la perfezione non esiste e mai esisterà, non è qualcosa a cui i viventi possano aspirare!

Neppure Kikyo era perfetta, alla fine, benché fosse una donna gentile e pura di spirito.

Ma certamente non posso arrogarmi il diritto di giudicare l’operato altrui: sono la meno perfetta di tutti, la più inutile, quella sempre presa in giro, il frammento opaco di uno specchio che no, non merita più di esistere perché incapace di riflettere.

A volte credo – mi illudo – che tu riesca a vedere la mia sofferenza. Che quella dannata recita che mi sforzo di portare avanti ti appaia falsa, finta.

Mera speranza, la mia, mero desiderio di un cuore che agogna di trovar finalmente la pace.

Sono la prima attrice di una recita che si chiama vita, un’attrice che non verrà mai applaudita, un’attrice senza successo.

 

Aspetterò silente quel giorno, però: attenderò il giorno in cui smetterai di vivere nel suo ricordo e farai spazio – almeno un po’, non chiedo poi molto – nel tuo cuore per me.

Il giorno che spezzerai le mie catene col tuo affetto e mi abbraccerai, ripetendomi dolci e – oh, beh, illudersi fa parte della natura umana, no? – parole d’amore.

Intanto ti aspetto.

 

Ti amo, InuYasha.

 

 

 

 

 

*

 

 

*Nota del 23/08/08*
Santi del Paradiso.
Mi ricordo perfettamente quando ho scritto questa fic...
Che delirio, che delirio... Mi sa che mi immedesimo sempre troppo in Kagome XD
Va beh, meglio delle precedenti è!
Alla prossima!

 

 

*Nota del 19/05/10*

…eh?

Due anni fa – non proprio due, un po’ meno – ho fatto una revisione, ma boh. Probabilmente dovevo essere ubriaca, altrimenti non si spiega come – ma diavolo, faceva schifo! ò_____o Era una cosa inquietante!

L’ho aperta così, per controllare, e ho scoperto di doverla correggere. DOVERLA, capite? DOVERLA!

In ogni caso, non credo sia granché e la trovo molto, troppo OOC. Nei momenti bui Kagome sarà depressa quanto si vuole, ma qui raggiungiamo livelli di demenza senile (?) incredibili!

…boh. Non la cancello perché mi scoccia. <3

 

   
 
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