Inutile.
[403 parole circa, Flash!Fic]
A volte mi sento inutile.
Come un’orribile macchia
d’inchiostro su un foglio,
come una penna finita che non serve più a nulla, come se,
semplicemente, non
esistessi. Come se la mia sola presenza fosse un errore.
Delle volte, InuYasha, mi sento
inutile – e invisibile,
invisibile, Kami! Mi sembra di non
esistere, di essere trasparente, di non aver mai, in vita mia, lasciato
un
segno.
In certi istanti sospetto che tu non
mi veda. E in
altri attimi credo – sì, lo so, è un
po’ strano – che tu finga
di osservare me: mi fissi, sorridi – sai che il mio cuore
impazzisce, in quegli istanti? – e scrolli le spalle.
Allora cosa pensi, InuYasha? Ti
spiace
esserti illuso?
Nei miei
occhi hai visto quelli di Kikyo?
Hai cercato il suo sguardo nel mio e
poi ti sei
pentito del tuo gesto, InuYasha?
Forse nell’amore non ci
credi neppure più, forse non
ci hai mai realmente creduto: in fin dei conti, la tua esistenza non
dev’essere
stata facile. Sei figlio di un sentimento privo di malizia alcuna
– sei figlio
dell’Amore Vero, InuYasha, eppure questo sentimento
l’hai rinnegato in un
angolo della tua anima.
Cerchi nella Shikon no Tama la
perfezione, la agogni,
impazzisci per lei.
Sveglia, InuYasha!, la perfezione
non esiste e mai
esisterà, non è qualcosa a cui i viventi possano
aspirare!
Neppure Kikyo era perfetta, alla
fine, benché fosse
una donna gentile e pura di spirito.
Ma certamente non posso arrogarmi il
diritto di
giudicare l’operato altrui: sono la meno perfetta di tutti,
la più inutile,
quella sempre presa in giro, il frammento opaco di uno specchio che no,
non
merita più di esistere perché incapace di
riflettere.
A volte credo – mi illudo
– che tu riesca a vedere la
mia sofferenza. Che quella dannata recita che mi sforzo di portare
avanti ti
appaia falsa, finta.
Mera speranza, la mia, mero
desiderio di un cuore che
agogna di trovar finalmente la pace.
Sono la prima attrice di una recita
che si chiama
vita, un’attrice che non verrà mai applaudita,
un’attrice senza successo.
Aspetterò silente quel
giorno, però: attenderò il
giorno in cui smetterai di vivere nel suo ricordo e farai spazio
– almeno un po’,
non chiedo poi molto – nel tuo cuore per me.
Il giorno che spezzerai le mie
catene col tuo affetto
e mi abbraccerai, ripetendomi dolci e – oh, beh, illudersi fa
parte della
natura umana, no? – parole d’amore.
Intanto ti aspetto.
Ti amo, InuYasha.
*
*Nota del 23/08/08*
Santi del Paradiso.
Mi ricordo
perfettamente quando ho scritto questa fic...
Che delirio, che
delirio... Mi sa che mi immedesimo sempre troppo in Kagome XD
Va beh, meglio
delle precedenti è!
Alla prossima!
*Nota del 19/05/10*
…eh?
Due
anni fa – non proprio due, un po’ meno –
ho fatto
una revisione, ma boh. Probabilmente dovevo essere ubriaca, altrimenti
non si
spiega come – ma diavolo, faceva schifo! ò_____o
Era una cosa inquietante!
L’ho
aperta così, per controllare, e ho scoperto di doverla correggere. DOVERLA,
capite? DOVERLA!
In
ogni caso, non credo sia granché e la trovo molto,
troppo OOC. Nei momenti bui Kagome sarà depressa quanto si
vuole, ma qui
raggiungiamo livelli di demenza senile (?) incredibili!
…boh. Non la
cancello perché mi scoccia. <3