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Autore: Felurian    05/12/2013    3 recensioni
"E, come se fosse una decisione presa sul momento, in un attimo di follia, la guardò negli occhi.
“Ho rinunciato al contratto.”"
Cosa sarebbe successo se Ed, invece di partire per il tour, fosse rimasto a casa con Alice?
One-shot natalizia, a Natale ci vuole un po' di miele!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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It smells like family


 
Al Natale, alle rivelazioni e ai grandi amori persi e ritrovati.
E all'uccisore di Babbo Natale.
Perché, per qualche motivo, si è letto tutte le mie storie.
E, per qualche motivo, gli sono piaciute.
Quindi, grazie.








Era una fredda notte invernale.
Qualcuno bussò alla porta. Insistentemente.
Alice si alzò dal letto, assonnata come sempre. Non guardò nemmeno dallo spioncino.
Solo dopo si rese conto che sarebbe potuto essere un assassino, un ladro, un testimone di Geova.
Qualcosa del genere, insomma.
Invece c'era lui. C'era Ed, lì, fuori dalla porta.
Edward.
Incredibile.


“Cosa ci fai qui?” chiese, stupita.
“Ti cercavo. Come mai sei a casa?”
“E dove dovrei essere? Sono le tre del mattino!”
“Ma è la notte di Natale...”
“Entra, dai. Si gela.”


Andarono nel salotto, dove i resti del cenone natalizio erano ancora ben visibile. Lui si accomodò su quel divano che ormai conosceva così bene.
Posò l'onnipresente chitarra in un angolo, mentre lei si avvolgeva in un maglione lasciato lì chissà perché.
Aspettando che parlasse.


“Alice, io... Mi dispiace.”
“Di cosa?”
“Di essermene andato, di aver preferito la musica a te. Di averti dato per scontata.”
“Non hai bisogno di scusarti. Sapevamo che sarebbe successo. Ci abbiamo provato, ma è così che doveva andare, a quanto pare.”
“No, dannazione!” rispose, alzandosi di scatto, con una veemenza che fece rabbrividire Alice, per una attimo.


Le occhiaie, i vestiti sgualciti, i capelli e la barba lasciati a loro stessi.
Persino la custodia della chitarra.
Quella sua amata chitarra, l'unica che aveva sempre avuto.
Persino quella era rovinata.

“Cosa ti succede, Ed?” gli chiese, avvicinandosi lentamente, per spostargli le mani che aveva poggiato sul viso.
“E' che senza di te non ce la faccio.”
E, come se fosse una decisione presa sul momento, in un attimo di follia, la guardò negli occhi.
“Ho rinunciato al contratto.”








“Amore, sono a casa!”
“Aiutami, non sono ancora pronta e i tuoi stanno per arrivare. Bisogna ancora il regalo per zia Sally, preparare il tavolo, e non ho ancora finito di cucinare! Non ce la farò mai!” si lamentò Alice, mentre cercava di preparare l'insalata, mettere a bollire l'acqua e dare un'occhiata alla roba che friggeva. Tutto nello stesso momento.

Ed si avvicinò, dandole un leggero bacio.

“Non essere catastrofica, ti aiuto.”
“Papà!” gridarono due bambine dai capelli rossi, correndogli in braccio.
“Possiamo aprire i regali? Per favore papà, per favore, per favore!” dissero in coro.
“Lo sapete, si aprono a mezzanotte.”
“E dai, solo uno!”
“Eh va bene. Uno solo però!”
“Sei il papà migliore del mondo!”

Le bambine corsero a guardare i regali sotto l'albero, scegliendo quale aprire, mentre Edward si infilava un grembiule con la facciona di Babbo Natale sopra.

“Molto difficile convincerti, non è così?”
Disse Alice, ridendo, mentre gli passava la roba da tagliare.







Ed ed Alice erano seduti davanti al fuoco, a godersi l'intimità di quel momento.
Erano le tre del mattino.
Le bambine erano già a letto da un pezzo, i parenti erano andati via. La sala da pranzo portava il ricordo di quella cena infinita, che, nonostante il pessimismo di Alice, erano riusciti a concludere. Anche se l'arrosto si era bruciato.
La legna nel camino scoppiettava; l'albero lì vicino, con le palline colorate dalle bambine, era ancora acceso.

“Cosa sarebbe successo se quel Natale non fossi tornato da me?”
“Delle volte ci penso. Probabilmente adesso starei facendo concerti in giro per il mondo, avrei orde di fans ai miei piedi e soldi da buttare.”
“Te ne sei mai pentito?”
“Pentito? Per aver scelto te? Per avere una famiglia meravigliosa, una moglie bellissima che brucia l'arrosto e poter scrivere canzoni da suonare solo per voi? Nemmeno un momento.”






















Salve, sono Felurian. 
Forse vi ricorderete di me per...
Ok, forse non vi ricorderete di me, ma vabbè!
Sono tornata tra di voi, sheerios! Mi siete mancate *sigh*
Questa one-shot. Parliamone. 
In questi giorni, qualcuno (l'uccisore di Babbo Natale di cui sopra), si è messo a leggere tutte le mie storie.
E a lamentarsi perché in Songs Ed ed Alice si sono lasciati (ovviamente, non fa parte del fandom, povero babbano u.u)
Soo, questo è il mio 'cosa sarebbe successo se...'
Non preoccupatevi, tornerò presto a far lasciare e uccidere gente, ma è Natale, siamo tutti più buoni!
Ringrazio BlackLittleMole e Hekate che si sorbiscono le mie storie e hanno lo sbatti di betarle.
E tutti voi che leggerete. Fatemi sapere cosa ve ne sembra!


Baci,
Felurian.

 
   
 
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