Non ti voglio fermare
“Così mi ritrovo a
scrivere parole che mai ti farò leggere.
Non
perché non voglia, ma per il semplice motivo che, se ti
svelassi questa
mia fottuta realtà, dovresti sopportare un peso
in più: quello delle persone che non percepiscono
ciò che è veramente l'amore all'aldilà
delle apparenze.
Pensa,
mio caro Edward, è così strano scrivere ad un
foglio, quando davanti a me ne avrei fino
alla nausea da firmare.
Eppure
non mi interessano tutte queste cartacce: mi
interessa che tu, stia bene, e che nessuno ti possa
far del male. Anche se sono sicuro che ti farai male da solo, quando
cercherai di trasmutare tuo fratello. Forse
andrà tutto bene, ma, non lo so, sento che ti
succederà qualcosa.
Mi
chiedo perché diavolo sia ancora qui a pensarti, mentre ora
dovrei fermarti, ma, purtroppo mi hai convinto che non potrei mai fare
nulla per fermarti, perciò resto qui a guardare.
Uno
spettacolo raccapricciante, pieno di speranza.
Sicuro
che non fallirai per la seconda volta?
Ho
visto morire molte persone, troppe, eppure, ora, che potrei salvarti da
una fine sicura, non ho il coraggio di spalancare la porta del mio
ufficio e venire a salvarti, anche se magari troverei tuo
fratello in ottime condizioni, abbracciato a te, entrambi con un corpo
intatto.
Nulla.
Nulla,
per quanto ci provi la sedia mi impedisce di raggiungerti.
Forse
non è la sedia, ma il mio subconscio. Magari sono io che non
voglio vedere il mio angelo dileguarsi nell' abbagliante luce
dell'oscurità.
Mi
sento colpevole... Ma forse
è ciò che sono? Io sono colpevole? E di cosa? Di
non voler vedere la mia vita da gli occhi dorati e i capelli biondi
spegnersi in una luce accecante.
Io
credo in te, Edward Elric, FullMetal. Ma,
restando nel mio pessimismo, so che te ne andrai, perché
anche tu nascondi qualcosa di tremendamente
doloroso: amore, o soltanto l'atroce rimorso di aver sbagliato quando
eri ancora un ingenuo bambino.
…Amore?
Forse per me? No, ovviamente, come potresti amare un essere immondo e
scassapalle come
me? Inoltre, ho sempre avuto il sospetto che tu amassi tuo
fratello. Tu
lo ami, vero? Hai
mai considerato me come tuo possibile amante?
Stupido Roy. Piantala e firma
‘ste carte!”
Una
figura di media altezza, dalla voce piuttosto familiare, vestito di
tutto punto e dalla chioma castano chiaro, giunse nel mio
ufficio senza nemmeno bussare. Stava lì, sulla soglia,
allungandomi una lettera con su scritto il mio nome.
<<
Roy...
Mio fratello mi ha detto di darti questa >>
Bene,
mio caro Edward sei riuscito in ciò che volevi.
Sono
fiero di te fagiolino.
<
Alphonse
si guardò i piedi, lanciò la busta sulla
scrivania zeppa di fogli e se ne andò sbattendo la porta.
Forse una volta fuori corse, ma non ne
sono sicuro, magari era qualcun'altro.
Osservai
la lettera: Più
che altro era un foglio piegato, con sopra scritto "per Roy Mustang",
senza il mittente.
L'aprii.
Non tentennai. L'aprii e basta.
La
lettera era tua, Edward.
Se
ora stai leggendo questa lettera è perché sono
morto.
Perché,
angelo mio,
te ne sei andato così?
Perché
sono stato così ingenuo da lasciarti in pasto alla vita?
Mi
dispiace di non averti potuto dire
tutto faccia a faccia.
Roy,
io credo di essermi innamorato di te.
Non
avrei mai creduto che tu potessi ricambiare i miei sentimenti.
Sono
felice nel vedere scritto ciò, saltellerei dalla gioia, ma
la tua morte me lo impedisce.
Perché
sono stato così egoista?
Perché
ora non posso tenerti tra le mie braccia e stringerti forte?
Edward...
Ora
magari starai ridendo, perché tutto questo è
ridicolo:
tu,
che sei un donnaiolo, non potresti mai innamorarti di un uomo.
Che
scemenze dici, Amore mio? Io sono pazzo di te.
Mi
viene da ridere,
al solo pensiero della faccia che starai facendo.
Sto
piangendo, allora?
Ti
chiedo soltanto di conservare il mio ricordo nella tua anima e, ogni
tanto, ricordare le nostre litigate.
Tanto
per tenere vivo il mio ricordo.
Se mi sono sbagliato, allora ti chiedo scusa per non averti detto ciò che provavo, ma non mi è mai stato facile esprimere ciò che sono veramente. O meglio ciò che ero.
Stupido
Fagiolo...io
t'amo.
Mi
raccomando, non fare troppo il lavativo in mia
assenza, firma i miliardi di fogli che hai sulla scrivania.
È
ora, devo andare.
Ricorda
che TI AMO.
E
se vorrai sarò il tuo angelo, se me lo permetterai
veglierò su di te.
In
quel momento, mi sembrò che tu mi stessi abbracciando. Erano
brividi, come se qualcosa di freddo mi avesse cinto l'addome. Poi la
tua immagine si materializzò davanti a me, sussurrando
piano: "ti amo", e baciandomi. Un bacio leggero e delicato.
Un
attimo per incatenarmi ai tuoi occhi dorati, e, lentamente, la tua
immagine fu portata via dalla brezza che entrava dalla
finestra.
<
Lo dissi al vento, sperando che mi saresti stato al mio fianco ogni giorno che sarebbe trascorso.
_________________________________________________________________________________________________________________________________
Questa fic è per tre persone:
A due amiche a cui mi sto affezionando piano piano, [le quali raggiungerò durante l'estate o se vorranno, ogni volta che vorranno, qui il posto c'è *O*] e a IshimaruChan a cui forse devo la vita...
Spero vi sia piaciuta ^^
Kiss
*Kira*