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Autore: SofyRockPrincess    05/12/2013    3 recensioni
Bill mi sfioró una guancia e con un ultimo sorriso si allontanó scomparendo nel buio.
quando venne definitivamente inghiottito dalle tenebre chiusi gli occhi per non vedere il vuoto nero intorno a me.
Genere: Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Last Look Back Is Black
Il concerto era finito; ero stata talmente assorbita dalla musica che amavo, da non sapere neanche piú il luogo del concerto al quale mi trovavo.
I quattro membri dei Toko Hotel uscirono per fare gli autografi. Io non riuscii a farmi spazio a gomitate in mezzo alla folla. Sono sempre stata molto timida, odio mettermi in mostra anche perché ho sempre l´impressione che la gente parli male di me alle mie spalle quindi per un pó aspettai in disparte finché la folla non cominció a diradarsi. 
Non mi chiesi il motivo per cui delle fan cosí ossessionate, come sembravano le ragazze che mi circondavano, si dileguarono in non molto tempo.
Mi avvicinai alle transenne e ottenni tre dei tanto sospirati autografi. Riuscii persino a scambiare qualche chiacchiera con tre dei componenti; realizai di avere una grande fortuna: sapevo bene il tedesco. Certo avrei potuto parlare anche in inglese ma preferivo la loro lingua originale.
Ormai non c´era quasi piú nessuno, mi mancava l´autografo di un solo membro; precisamente il cantante.
Mi avvicinai a Bill << mi faresti un autografo per favore?>> chiesi con molta gentilezza. Non sono mai stata una ragazza scortese.
<< aspetta un momento per favore>> mi rispose lui facendo un gesto con la mano guardando qualcosa poco lontano.
Rimasi un pó delusa lo ammetto, ma non mi lanciai ai suoi piedi per fermare le sue lunghe falcate dirette verso chissá dove.
Un´ondata di fan impazzite spuntate da chissá dove si avventó letteralmente sugli altri tre Tokio Hotel che si trovavano  ancora in mezzo alla notte incerti su cosa fare, non c´era nessuna macchina che li avrebbe dovuti portare in albergo. Mi guardai intorno alla ricerca di qualcosa, anzi qualcuno ben disegnato nella mia mente. Quando lo vidi non molto lontano da me lo raggiunsi passando vicino a delle transenne.
Era cosí affasciante vederlo da solo un pó lontano dalle persone che ancora cercavano di ottenere qualche foto con i propri idoli.
Mi voltava quasi le spalle ma probabilmente senti il rumore delle mie scarpe sullo strano pavimento grigio.
Io non amavo i tokio perché erano belli, li amavo per la loro musica ma dovevo proprio ammettere che Bill Kaulitz con la cresta nera era d´avvero affascinante.
<< scusa per prima, ma avevo visto qualcosa>> mi disse con un mezzo sorriso. Mi sorprese profondamente quello che mi disse, e nonostante il mio cuore era impazzito e i battiti mi rimbombassero nelle orecchie gli riposi la domanda di prima. << allora me lo faresti questo autografo?>> gli chiesi.
Sembró esitare mentre gli porgevo il blocchetto e la penna con le mani tremanti per l´adrenalina di averlo cosí vicino. Sembrava voler prendere tempo, rigirandosi la penna fra le mani mi chiese con fare pensieroso.
<< come ti chiami?>>
<< Minerva >>
<< bel nome>> mi disse e io arrosii a quel complimento.
Inizió a scrivere qualcosa, mi sarei aspettata che scrivesse una cosa come "per Minerva da Bill" invece scrisse abbatanza a lungo poi mi restituí il blocchetto e la penna.
Io lessi velocemente cosa aveva scritto:
"A Minerva, che a differenza di quello che avrebbero fatte altre ragazze non mi é saltata addosso trovandomi senza guardie del corpo. Una ragazza che é stata molto gentile, alla quale non posso negare una dedica, anche perché so di averti giá visto, solo non so dove.
Bill K.
"
Sollevai gli occhi e trovai un sorriso sulle labbra del ragazzo.
<< seriamente so di averti giá visto >> mi disse scrutandomi fin nel profondo con i suoi occhi color nocciola.  In quel momento una macchina nera si fermó a circa cinquanta metri di distanza da noi e gli altri tre ragazzi della band salirono.
Bill mi sfioró una guancia e con un ultimo sorriso si allontanó scomparendo nel buio.
Quando venne definitivamente inghiottito dalle tenebre chiusi gli occhi sentendo ancora il suo tocco sul viso assieme alla scossa che mi aveva provocato dentro.
Chiusi gli occhi per non vedere quel vuoto intorno a me.
Aprí gli occhi e fui investita da una luce prepotente che momentaneamente mi acceccó. Vidi le pareti bianche intorno a me, i poster appesi ad esse.

Era stato solo un sogno! Un bellissimo sogno! Ma solo un sogno, ricordavo benissimo ogni minimo particolare quasi fosse reale. Era un sogno e io non avevo i loro autografi! Non avevo niente di loro se non il ricordo di un sogno. Ma di due cose ero assolutamente certa:
uno non sarebbe stata l´ultima volta che li avrei sognati.
Due un giorno li avrei conosciuti.



Salve a tutti!
Questa é la mia prima storia; mi scuso per eventuali errori!
Mi farebbe molto piacere una, anche piccola, recesione!
A presto (spero) ;)
Sofy.
  
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