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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    08/05/2008    5 recensioni
Nuova mia opera! Vedrete i nostri personaggi preferiti in un ottica un pò differente!! Un treno, 16 passeggeri, una sorpresa... Cosa accadrà? "Dopo che tutti i passeggeri ebbero preso possesso delle loro cabine, il treno, con uno stridio e un fischio, partì." DIMENTICAVO!!! La mia storia sarà basata su un certo libro... Senza rubare nulla!! A voi la scoperta!! A PRESTO! SHUN
Genere: Romantico, Azione, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Envy, Lust, Roy Mustang, Un pò tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Prove

CAPITOLO 2

SUL TRENO, CIÒ CHE ACCADDE E L’ASSISTENTE

Il treno filava rapido in aperta campagna.

Era ormai sera, il crepuscolo avanzava inesorabile, calando la sua nera coltre sul mondo.

I passeggeri del treno erano tutti riuniti nel vagone ristorante.

Envy e la sorella entrarono nel vagone, stupendosi della tranquillità che ivi regnava, non si udiva quasi volare una mosca: “Ma che diavolo succede?” esclamò il ragazzo, sedendosi nel tavolino al centro della sala.

Il signor Bradley, attorniato da tutti i passeggeri, s’alzò in piedi: “Qualcuno ha lasciato dei messaggi anonimi nel mio scompartimento, voglio capire chi sia stato!” esclamò lui, furente, sventolando un foglio di carta; il ragazzo moro si avvicinò e lo prese in mano: “Gli assassini la pagheranno, la pagheranno cara. La vendetta colpirà inesorabile e precisa come le frecce di Artemide.” lesse lui, era una chiara minaccia.

Il giovanotto alzò la testa, incrociando gli occhi di quell’uomo: “Ha un idea del perchè possano averle recapitato questo messaggio? Ma soprattutto, chi può essere stato?” domandò con tono piatto e freddo, “No, non ne ho la benchè minima idea, ma voglio sapere chi diavolo è stato! Sono una persona rispettabile, non un assassino!” urlò l’uomo d’affari; “Va bene, allora se me lo permette svolgerò qualche piccola indagine” terminò, con tono gelido e professionale, accompagnando il tutto con un leggero inchino. La signora Izumi, che si trovava poco distante da loro, s’alzò: “Scusi, ma lei chi diavolo è? Chi le dà il diritto di intromettersi in questa faccenda?” esclamò lei, gli occhi che mandavano lampi.

Per tutta risposta, il ragazzo la guardò, mostrando appena i denti in un ghignetto: “Sono Envy, detective in forze al Tribunale Militare di Central City.” si presentò.

Un mormorio diffuso percorse come una scossa il vagone ristorante.

“Mio fratello potrà aiutarla, glielo posso assicurare!” parlò Lust, fissandolo con i suoi profondi occhi neri come la notte; “Lo spero, ma in ogni caso so come difendermi!” esclamò l’uomo d’affari dalla pelle abbronzata, scostando leggermente il mantello nero che aveva sulle spalle; estrasse una lunga sciabola: “Questa mia spada non ha mai sbagliato un colpo, mi ha accompagnato in ogni singola guerra che ho combattuto, e ha martoriato le membra di centinaia di nemici.” affermò con decisione, facendone brillare la lama alla luce delle lanterne disposte sui tavoli, “e mi accompagnerà anche in quest’ultima lotta.”.

Lo sguardo di fuoco del moro detective si posò rapidamente su ognuno dei presenti, i loro visi esprimevano solo tranquillità e indifferenza.

Tutti, tranne uno.

L’assistente dell’imprenditore era in un angolo, scostato rispetto al gruppo, ed Envy poteva giurare che stesse piangendo, le lacrime scivolavano e andavano a morire tra le sue labbra, sembravano diamanti tristi, dalla luce non comune.

Decise di indagare.

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Malgrado tutto, la cena si svolse con tranquillità.

Lust ed Envy sedevano al centro della sala da pranzo, i due conti, marito e moglie, sedevano nel tavolo accanto al loro, la donna aveva un comportamento molto protettivo nei confronti del marito, notò il giovane.

Il tenente e la giovane donna bionda sedevano in un separè all’estremità del vagone, sembravano molto ansiosi per qualcosa; la principessa sedeva accanto alla cameriera e alla signora Curtis, accompagnate dalla missionaria che pregava, sgranando un rosario, “è una fedele della Chiesa di Leto, la missione giù nel Sud è uno dei centri nevralgici.” mormorò il moro detective, non capendo per quale ragione avesse intrapreso un viaggio così lungo. Il signor Hughes e il signor Brosh erano un po’ alticci e ridacchiavano pochi tavoli in là del loro. Infine lo sguardo cadde sul tavolo occupato da Bradley e dai suoi compagni di viaggio: “Ehi sorellina, hai visto dov’è andato il signor Mustang?”, il moro era rimasto un po’ turbato da quella reazione che aveva avuto durante il breve colloquio avuto poco prima col suo capo; la sorella lo guardò, smettendo per un attimo di mangiare: “Mmm, mi è sembrato di vederlo dirigersi verso la biblioteca, aveva un aria molto afflitta.” spiegò lei.

Envy s’alzò, e si mosse verso l’uscita.

Voleva capire.

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La biblioteca dell’Amestris Express era molto ben fornita.

Migliaia di volumi, soprattutto di alchimia, occupavano gli scaffali. Anche numerose biografie delle personalità più importanti del passato e presente del Paese.

E fu proprio davanti allo scaffale delle biografie che trovò l’assistente dell’imprenditore, seduto in una poltrona, che sfogliava lentamente un volume, piangendo sommessamente.

Tra le braccia, aveva un drappo rosso. Bagnato di lacrime.

Envy rimase un istante nell’ombra, si sentiva turbato.

“Ragazzo, è inutile che ti nascondi, ti ho visto.”.

La voce dell’uomo fece trasalire il detective: “Gomenasai, non era mia intenzione, mi perdoni.”, Envy fece un leggero inchino nell’entrare nella stanza, “Avvicinati pure, non ti mangio mica.”, la sua voce era triste, spenta.

“Mi scusi, l’ho vista molto triste ed abbacchiata, e volevo vedere se potevo aiutarla.”, il moro sentiva che lo sguardo che l’uomo gli rivolgeva era denso di tristezza, “Non preoccuparti, stavo solo pensando al passato.” affermò lui a mezza voce, invitandolo a sedersi nella poltrona davanti a lui.

“Sai, Envy, giusto? Sono partito per dimenticare, ma qui i ricordi sono più forti di prima; dicono che viaggiare in treno sia un inizio per dimenticare il proprio passato, e ritrovare felicità.” affermò Mustang, guardandolo, “Ma come puoi essere felice se ciò che ti rendeva tale è morto, e con lei il tuo cuore?” sussurrò sibillino, “Ma che cosa le è successo?” chiese il moro, alzandosi in piedi, “Forse un giorno capirai che vuol dire aver il cuore spezzato, e cercare disperatamente la felicità. Spero solo che tu non lo capisca nel modo più doloroso possibile.” rispose Mustang, alzandosi a sua volta e dirigendosi verso le cabine, quello strano drappo rosso ancora tra le braccia.

Aveva lasciato lì il libro che stava leggendo.

Era una biografia.

La biografia di un alchimista.

La costa dorata rifletteva a chiare lettere il nome: “Edward Elric, l’Alchimista d’Acciaio.”.

“Strano, perché mai dovrebbe interessarsi di un argomento simile?” si domandò Envy, lasciando a sua volta la stanza, non accorgendosi minimante di una foto che, infilata nella copertina, era scivolata fuori per metà.

Un ragazzo biondo che sorrideva felice, abbracciato a un moretto e a due giovani, anch’essi dai folti capelli color oro.

Edward Elric in persona.

L’Alchimista d’Acciaio.

HOLA!!!! (Sto diventando sempre più simile a BG… XD). Volevo ringraziarvi tutte per il supporto!!! Sono felice che sia piaciuta così tanto!!! Beh, questo capitolo è breve, ma veramente importante.

Spero che vi sia piaciuto!!!

Ora passiamo ai ringraziamenti:

SHIKADANCE: Benvenuta e grazie per il supporto! Spero che Envy ti entusiasmi come sta entusiasmando me! E anche Lust! Ho preferito cambiargli il colore dei capelli, non potevo metterli verdi, no? XD Alla prossima!

ALLSECRETS2: Su questo non posso rispondere, altrimenti metà storia sarebbe rivelata! Comunque, grazie mille!! XD

ED92: CIAO!!!! Grazie, mi han fatto molto piacere i tuoi commenti positivi!!!! Ti voglio bene!!!! XD XD XD

CHIBISIMO: Ciao! Sono onorata di un tuo commento!! Certo che Al comparirà, è uno dei personaggi più importanti. Il prossimo capitolo dovrebbe essere per gran parte incentrato su di lui!!! Spero tu continuerai a seguirmi!!

ELISETTA: Benvenuta tesora!!! Mi ha fatto piacere ricevere tue notizie e tuoi commenti positivi!!!

LIENA: CIAO!!!!!!!!!!!! Grazie per avermi sopportato sabato sera all’osservatorio!!! Sai che ti voglio tanto bene!!!!! Grazie di tutto!!!!!!

BG: MA CIAO!!!! Non avrei mai pensato che la leggessi!!! Sono onorata!!! Grazie mille di cuore, sai che ti voglio bene!!! Sto diventando un po’ troppo simile a te, mi stai influenzando!!! GRAZIE MILLE!!!! Sono onorata dei tuoi complimenti!! >////////<

ALLA PROSSIMA!!

SHUN

   
 
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