One More Miracle

 

 
 
Il velo si posa delicatamente sul volto del morto.

E’ leggero come un sussurro e non fa rumore accarezzando la pelle; il silenzio romba, immobile, sospeso nella stanza, annunciando la fine.

La fine.

Nessuno al di là delle porte chiuse si è accorto di quel gesto, nessuno sa eppure, quando la stoffa si è posata, un’esistenza è finita.

Ormai tutto è pronto: il corpo è già sdraiato sul suo ultimo giaciglio, il profumo dolciastro degli olii aleggia tutt’intorno, non basterebbe che una scintilla per tramutare il cadavere in polvere e farlo sparire nel vento.

Non ancora.

La barca sarà spinta in acqua, un arciere scaglierà il suo dardo infuocato, solo allora si potrà liberare di quel fardello.

Guarda la faccia nascosta sotto il velo, immobile e livida: il volto di un giovane dai lunghi capelli neri, la maschera funebre di Odino Allfather, re, padre, assassino, ladro.

Bugiardo.

Nell’osservarlo, Loki non prova niente.

La gioia della vendetta l’ha già assaporata mentre lo uccideva, la tristezza per il passato non l’ha mai sfiorato e quel cadavere non è neppure degno del suo disgusto.

Conta i minuti che lo separano dalla cerimonia con distacco. E’ l’ultima faccenda da sbrigare, l’ultimo piccolo dettaglio e non lo preoccupa per nulla.

Un rumore inaspettato lo distoglie dai suoi pensieri: le porte della sala si sono aperte e una figura è entrata.

Per un secondo, solo per un secondo, il suo cuore batte più forte mentre osserva Thor avanzare verso di lui, con il volto stanco e tirato dal dolore.

“Ti credevo insieme ai tuoi amici.” Dice Loki, nelle vesti di Odino.

“Sono venuto a dire addio,” risponde l’altro “A salutare mio fratello.”

E qualcosa si contorce nel petto del nuovo re, una piccola fitta di dolore.

Annuisce: “Fai presto.”

C’è del rancore, della rabbia nello sguardo che Thor pensa di rivolgere a suo padre. Questo lo sorprende. E gli piace.

Il principe ancora non si muove, lo osserva e basta, come se stesse aspettando qualcosa.

“Vorrei restare solo, Padre,” chiede, infine.

“Hai forse qualcosa da nascondere al tuo re?”

Thor serra i denti, in un moto di rabbia, ma scuote la testa.

“Allora puoi fare ciò che devi in mia presenza.”

Vuole sentire l’ultimo saluto di suo fratello. E’ curioso di sapere cosa avrà da dirgli; gli darà di nuovo del folle? Si scuserà con lui per non aver protetto Madre?

Thor si china sul cadavere, per un attimo sembra voglia spostare il velo, alla fine ci rinuncia e si limita ad accarezzargli la fonte in un gesto goffo ma pieno d’affetto.
I suoi occhi sono così disperati…

Loki sente una nuova fitta, più acuta, dritta nel cuore. Un groppo gli stringe la gola quando Thor inizia a parlare.

“Io, ah, non sono bravo in queste cose… forse dovrei esserci abituato, no? E’ già la seconda volta che ti dico addio. Pensavo sarebbe stato più facile e invece non lo è. Sai, venendo qui ho pensato a tantissime cose che avrei voluto dirti e adesso non me ne viene in mente nessuna.”

E’ uno scherzo della luce? E’ un’illusione? O quelle che cadono silenziose sulla stoffa sono lacrime vere?

Sì, è reale: Thor… suo fratello sta piangendo. Per lui.

“Eri tu quello bravo con le parole!” continua, con un sorriso amaro “Sapevi sempre cosa dire, vero? Se fossi stato io a morire mi avresti fatto un discorso meraviglioso, altro che questo!”

Si passa una mano sul volto, ad asciugare le gocce salate sulle sue guance.

“Mi dispiace, Loki, so che non sono un granché, ma sono sincero… Questa è una verità che avrei dovuto dirti più spesso.” Thor boccheggia, come se gli mancasse il respiro “Ti voglio bene. Nonostante tutto quello che è successo, la verità è che non ho mai smesso di volerti bene. Io… non dicevo sul serio, non sarei stato capace di ucciderti se mi avessi tradito, ho mentito! Te ne sei accorto, vero? Non ci hai creduto, vero? Non dovevi!”

La sua voce è rotta dai singhiozzi, colpisce Loki come uno schiaffo.

“No, non l’ho fatto!” vorrebbe dirgli e invece tace da dietro la sua maschera.

“E se lo hai creduto, allora perdonami, perdonami per averti mentito… Forse non ho il diritto di chiederti perdono, vero? Non saputo proteggerti, mai! Se ti fossi stato più vicino, se solo tu avessi saputo quanto eri importante per me, molte cose sarebbero andate diversamente. E’ troppo tardi adesso, non è vero? Non portò mai dirti quanto ti ho amato... Mi mancherai. E’ banale, lo so, ma è così. Mi mancherai, tanto.”

Perché? Perché non può semplicemente sciogliere l’illusione e mostrarsi a lui? E’ lì, è vivo, sta bene! Non c’è bisogno, davvero, non c’è bisogno che lui pianga così!

Sembra che Thor si stia scostando dal corpo, ma subito ci si riavvicina.

“Per favore, c’è un’ultima cosa,” mormora tra le lacrime “Un ultimo miracolo, fratello, per me! Non… non essere morto. Lo faresti, per me?”

“Sono qui, sono qui!” vorrebbe gridare Loki.

“Questa è un’altra delle tue illusioni, vero? Tu non puoi morire così, non è da te. Sei già tornato una volta, puoi rifarlo no? Puoi tornare da me. Ti prego, dimmi che è solo la tua ennesima bugia, dimmi... dimmi che non è reale. Fallo per me. Ti prego, Loki, fallo per me…”

Nulla gli risponde, solo il silenzio.

Thor si asciuga le lacrime e gli rivolge un unico sguardo, pieno di dolore, prima di voltarsi e andare via.

Potrebbe ancora fermarlo, potrebbe ancora richiamarlo indietro.

I passi di Thor echeggiano nella sala.

E’ ancora in tempo, basta sciogliere l’illusione e chiamarlo! E’ facile, è dannatamente facile, basterebbe un solo gesto, una sola parola.

Sono sempre più distanti.

Non serve pregare, il miracolo è lì, in quella stanza, lui è vivo! Perché non dovrebbe semplicemente girarsi e dirglielo? Perché non dovrebbe asciugare via il dolore dagli occhi di suo fratello?

Thor sarà già a metà della sala, ormai.

Non vuole vederlo così, non vuole vederlo andarsene in quel modo! In effetti, non vuole vederlo andare via e basta.

Mancano pochi passi alla porta, pochi attimi per decidere.

C’è ancora una possibilità? Possono ancora recuperare ciò che hanno perduto?

Posso essere ancora suo fratello?

Non lo sa, ma di una cosa invece è sicuro: vale la pena tentare.

Si gira e strappa via la maschera dal suo corpo; lui tine già la maniglia tra le mani, pronto a spingere il battente.

“THOR!” grida.

Suo fratello si volta.

E i loro occhi s’incontrano.













Spazio dell'Autrice:
Sarà il destino, non lo so! Erano secoli che non guardavo Sherlock, ma la treza stagione si avvicina (dopo due anni di attesa) e quindi ho dovuto rivedere la seconda stagione e in particolare la spettacolare season finale! Ho pianto senza ritegno. Chi ha visto la serie mi può capire. E tra i singhiozzi disperati sento le parole di Wattson sulla tomba del suo migliore amico "But please, there is one more thing, one more miracle...", parole che mi hanno fatto accendere la lampadina nel cervello! Ehi, mi sono detta, ma sarebbe perfetto per il finale di Thor 2! E siamo approdati a questa One-shot :)
Spero vi sia piaciuta! Lasciate un commentino ^^

P.s. se tra di voi qualcuno segue "La Discordia di Mille Inganni" e si sta chiedendo che fine ho fatto... stavo preparando un esame, ma aggiornerò quanto prima!! O__O