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Autore: La Fabbrica Dei Mostri    07/12/2013    0 recensioni
Petrichor (l'odore della pioggia sulla terra asciutta)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Petrichor
 
Lascia che scorrano,
le tue mani,
sulla tastiera,
regalami il mondo,
quello che c’è
tra 26 lettere
quello che resta,
quello che rimane
dopo 88 tasti,
regalami il tempo,
solo quello
che gli orologi
non inseguono
per paura
o per pietà.
portami via
dove non faccia freddo;
dove non avrò più paura.
anche se piove,
stammi vicino.
sentiremo l’odore
della pioggia,
sulla terra asciutta.
lasciamoci perdere,
da una canzone mai scritta,
da una musica
che non c’è stata,
da una storia
che nessuno ha narrato mai,
lascia che piova.
che piova per sempre.
senti il silenzio?
forse non l‘ho capito mai.
mentre scorro,
con mani da pianista
sulla mia tastiera.
scrivo musica malsana
che si trasforma in parola,
e umile
chiedendo scusa
si palesa al mondo,
falena
nella notte
tra la pioggia.
svanisce.
non ha la forza.
Anime impaurite
In un mondo distaccato
Sventola una bandiera,
Alla guerra!
Il ruggito che si alza,
La solitudine
che non lascia scampo.
mentre dal cielo,
che si è scordato degli angeli,
scende solo pioggia
su questa terra asciutta,
che non conosce amore.
resistono umili baluardi
di un piccolo splendore,
candele nel'uragano
che bruciano di vita.
stelle comete di un triste cielo
lontano e freddo
che non ci lascia la neve
che non chiede scusa
siamo soli
nella pioggia
che cade
sulla terra asciutta.
 
 
 
 
 
  
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