Alla mia P,
che mi ha dato
l’idea di creare
una crossover
Castle – Grey’s Anatomy<3.
“I
legami che ci vincolano a volte sono impossibili da
spiegare. Ci uniscono anche quando sembra che i legami si debbano
spezzare.
Certi legami sfidano le distanze e il tempo e la logica.
Perché ci sono legami
che sono semplicemente... destinati ad essere.”
(Meredith-5x08)
Castle aveva
deciso di portare Beckett, che era a casa per
maternità, a Seattle; Rick aveva una passione per i ferry
boat così aveva
insistito per andarci.
Kate ormai aveva
un bel pancione , considerando che avrebbe
dato alla luce la loro bambina nel giro di una settimana e si trascinava per le
strade di Seattle
sedendosi ogni due secondi su ogni panchina.
“Perché
mai Castle mi hai voluto trascinare a Seattle proprio
la settimana prima del parto? Ma cos’hai nella
testa?” le sbraitò addosso.
Era parecchio
nervosa, probabilmente a causa degli ormoni,
così ogni scusa era buona per arrabbiarsi e urlare addosso
al povero scrittore.
“Dai
Kate, vieni andiamo in albergo così ci riposiamo un
attimo. Ti tranquillizzo io stai tranquilla.” Disse lui
ammiccando e allungando
verso mano alla moglie.
La donna
sfoggiò quindi un grosso sorriso a Castle annuendo.
“Le
donne incinta e i
loro cambiamenti d’umore”
pensò lo scrittore sorridendo.
Dopo dieci
minuti circa arrivarono nella loro stanza d’albergo
e decisero di farsi insieme una bella doccia rilassante.
Kate
iniziò a togliersi i vestiti, uno ad uno, fino a restare
completamente nuda sotto lo sguardo incantato di Castle, che la trovava
comunque bellissima, anche se aveva qualche kilo in più.
Lei si
avvicinò al marito e iniziò a spogliarlo
velocemente,
volendo sentire il calore della sua pelle vicino a sé; poi
prese il suo viso
fra le mani e iniziò a baciarlo, con ancora più
passione del solito, se
possibile.
Castle
iniziò a pensare che effettivamente questi ormoni
della gravidanza non erano poi così male.
Entrarono in
doccia, restarono accoccolati qualche minuto
sotto l’acqua calda che scorreva sui loro corpi, e poi Rick iniziò a
baciare il collo della donna,
facendole percorrere un brivido su tutta la schiena, per poi scendere
sulla sua
pancia, dove nel mezzo le stampò un grosso bacio.
“Fra
poco piccolina sarai qui con noi! Non vedi l’ora? Io
sì”
disse con una voce buffa ma allo stesso tempo molto tenera, provocando
una
risatina alla futura mamma.
“Ma ti
rendi conto che fra poco avremo una bambina? L’avresti
mai detto sette anni fa che saremmo arrivati fin qui?” disse
lui.
“Non
l’avrei mai detto amore, anche perché sette anni
fa eri
un pallone gonfiato I-N-S-O-P-P-O-R-T-A-B-I-L-E” rispose la
donna con una
risatina.
“Pff,
non è vero, eri tu che non sapevi
apprezzarmi. Eri solo un po’ gelosa a causa
della mia fama e del mio estremo successo.” Rispose lui con
una faccia da
cucciolo offeso.
“Castle,
seriamente? Dobbiamo iniziarne a parlare proprio
adesso?” esclamò ridendo.
“Hai
ragione amore, ora abbiamo ben altro a cui pensare” le
disse lui, dandole anche un veloce bacio sulle sue labbra.
Finita la doccia
Rick uscì dal bagno per andare a vestirsi e
Kate rimase un secondo dentro, lasciò cadere a terra
l’accappatoio e si mise
davanti allo specchio ad osservarsi.
Le pareva
strano, non era una di quelle donne che avevano
sempre pensato ai
figli, non era mai
stata una priorità per lei, ma ora, ora che ammirava il suo
enorme pancione, si
sentiva la donna più felice del pianeta.
Poi si
rivestì e mentre si metteva a posto i capelli successe
qualcosa.
“Oh
mio dio! Oh mio dio! Rick” urlò di colpo lei.
“Che
cosa c’è? Oddio
che cosa succede Kate?” disse correndo verso di lei.
“Mi si
sono rotte le acque”.
“Oh
mio Dio. Devo prendere le chiavi della macchina. Dove
sono le chiavi della macchina? Dove diavolo sono le chiavi della
machina?”
iniziò ad urlare lo scrittore in preda al panico.
“Amore
non siamo qui in macchina! Chiama un taxi, muoviti”.