DRIIIN DRIIIN.
Il trillo della sveglia riecheggiò nelle sue orecchie, trascinandola via dal mondo dei sogni.
La bionda Simpson si destò dal suo letto –ormai un po’ fuori misura- per dirigersi verso il solito bagno in fondo al corridoio.
“Ehi, ciuccellona, per il bagno c’è da aspettare la fila” le comunicò Bart passandole davanti con la tazza del caffè-latte in mano “adesso siamo al numero H0-M3R!”
“Papà?!” chiamò bussando da fuori la porta. “Oggi è il mio primo giorno! Non voglio essere etichettata come una ritardataria! Mi serve il bagno... ” Homer, allora, uscì dalla stanza e, guardando la sua piccola, le sorrise: “A ripensarci ora, avrei almeno voluto cercare di metterci lo stesso entusiasmo che ci stai mettendo tu oggi” Lisa gli ricambiò un sorriso dolce. “Oh… Papino…” sussurrò abbracciandolo. “Spero tu possa passare una splendida giornata oggi” – “Grazie, papà.”

Salutata la madre e la (ormai non tanto) piccola Meggie, percorse il breve sentiero cementato del giardino fino al marciapiede, di fronte al quale era parcheggiato… il suo scooter!
Suo fratello, invece, cavalcando il suo nuovo skate-board, svoltò dal lato opposto rispetto al suo, verso la Scuola Media di Springfield”… Non gli erano andati molto bene gli ultimi anni, ma Marge e Homer erano convinti che il loro “bagarospo” ce l’avrebbe fatta quest’anno, e in ciò riponevano tutte le loro speranze.
Lisa si aggiustò i lunghi capelli dietro le orecchie per potersi infilare il casco. Ormai non era più una bambina della scuola elementare da parecchi anni; ora, al posto della vecchia pettinatura a forma di sole, una lunga chioma dai capelli cenere le arrivava a strusciare la schiena.
Cosa si arriva a fare per paura di non essere accettati il primo giorno di scuola!

Lisa arrivò davanti alla sua nuova scuola con un perfetto anticipo.
L’edificio era alto, una struttura semplice e spoglia della quale finestre risaltavano lucenti sul muro sporco di smog e pioggia.
Prima che fosse annunciato l’inizio del nuovo anno scolastico, la direttrice –un’elegante signora austera e con modi garbati, con i capelli raccolti in una classica e rigida crocchia dietro la testa- sostenne un breve discorso, dove diede il “bentornato” ai vecchi alunni e un “benvenuto” a quelli nuovi: “E auguro a tutti voi buona fortuna per questo nuovo anno alla Springfield High School.”

Proprio così, Lisa era, finalmente, al liceo.
Seguì il flusso degli altri alunni che sciamarono verso l’ingresso dell’edificio. Oltre quelle mura che trasudavano conoscenza e aspettative.
Ma cos’altro ci avrebbe trovato oltre?

SPRINGFIELD RADIOACTIVE ZONE:

Salve a tutti e piacere di conoscervi ^_^
Questa che vi andrò a prensentare è la mia prima fanfiction in tutto EFP ^_^
Mi dispiace se, nell'introduzione, non vi ho esposto un breve sunto della trama, ma ho il brutto vizio di raccontare TROPPO e non voglio rovinarvi la sorpresa su quello che succederà alla nostra Lisa!
Spero che ciò che vi andrò narrare vi piaccia e che prenderete a seguirmi :)
Baci <3
U.