Pensiero di un echidna solitario
 

Solo.
 

Stare da soli in quella circostanza di vita in cui sei l'unico che è rimasto della tua specie regge l'idea che tu non sai che fare.
 

Ti hanno dato quel compito con lo scopo di salvaguardare l'isola che ti ha dato stretto contatto con la natura che ti circonda, ma tu sai soltanto che quella è solo una sorta di punizione infinita.
 

La tua famiglia non c'è più a causa di una tragedia che non vuoi riprendere a guardare.
 

Lacrime amare cadono dai tuoi occhi quando nessuno ti vede e ciò dimostra quanto tu senti la mancanza della tua tribù.
 

Loro ti hanno insegnato tutto, ti hanno dedicato il loro tempo per poterti dare tutto ciò che ti sarebbe dovuto servire con la tua crescita, ma ormai te la devi cavare da solo.
 

Reggi la depressione non facendola notare all'esterno, ma sai che è tutto inutile, non li avrai mai più indietro.
 

Stringi i pugni dalla tristezza con cui ti hanno abbandonato e vedi il paesaggio.
 

Sei solo, e stando a sorvegliare quella pietra ti rendi conto che ormai il tuo destino è di esserlo per sempre, qualsiasi cosa succeda.