Titolo: Hunting things under the christmas tree
Fandom: Supernatural
Personaggi: Dean Winchester, Castiel 
Rating: PG/SAFE
Avvertimenti: AU, Kid!Fic
Conteggio Parole: 657
Note: Okay, piccola cosina scritta senza nessuna aspettativa, tanto per essere scritta XD dovrebbe essere ambientata in quel genere di AU dove Dean ha una famiglia felice normale e fa amicizia con il bambino che abita di fronte a casa sua o/
Disclaimer: Niente è mio e niente mi appartiene. 

Hunting things under the christmas tree

Dean è sicuro di aver fatto le cose per bene, e non può permettersi diversamente. Non nella sua prima caccia.

Ha disposto i biscotti e versato il latte, lasciato il camino acceso e legato una cordicina alla scatola di cartone. Da lì, dal suo nascondiglio dietro al divano, è assolutamente certo che il piano funzionerà. Tira su col naso, ben attento a non far troppo rumore. Non vuole farsi scoprire, ed è consapevole che queste creature sono molto furbe.

E Dean – che ha otto anni ed è grande abbastanza per prendersi cura di Sam – vuole solo essere più furbo. Dimostrare a quell'idiota di suo fratello che può farcela, grazie tante. Non importa che ci sia di mezzo la magia o altre stupidate: ha detto che ci sarebbe riuscito, quindi lo farà.

Attende trattenendo il respiro, avvolto in un plaid celeste, lanciando sguardi frenetici alla trappola e sobbalzando a ogni crepitio del fuoco. La stanza è troppo calda, e il tepore gli fa venire voglia di dormire; cosa che, ovviamente, non può fare. Non vuole cedere. Non deve cedere.

Poi succede qualcosa. Il cuore gli schizza in gola, chiudendogliela in un nodo perché, eccolo, lo sapeva; sapeva che sarebbe arrivato. Tiene la corda stretta in una mano, precipitandosi oltre il divano e incespicando sul plaid, che viene abbandonato a terra e dimenticato in un battere di ciglia.

Mancano biscotti, e il latte è stato iniziato. Dean sorride, spostando la scatola. Sam non ci avrebbe mai creduto.

«Cas?»

Dean sbatte le palpebre, sentendo qualcosa di minuscolo spezzarsi e l'eccitazione volare via, andarsene come se non fosse mai stata lì, e venire rimpiazzata da una bruciante delusione.

Castiel, semplicemente, alza gli occhi e lo guarda in modo buffo. «Ciao, Dean»

Ciao un cavolo. Dean sbuffa, passandosi una mano sulla nuca «Che diavolo ci fai qui?» chiede, deglutendo e abbassando gli occhi sui biscotti mangiucchiati e la trappola distrutta.
Castiel da' un morso al biscotto, scrollando le spalle «Mi sono svegliato e non c'eri» spiega, come se fosse così ovvio e Dean fosse così stupido a non capirlo. Non è buona educazione lasciare gli ospiti da soli, dice la mamma. E non è come se Dean avesse voluto lasciare Cas da solo. Nell'idea iniziale, dovevano farlo insieme. Però non voleva dirgli niente – voleva che fosse una sorpresa -, ma quando era arrivato il momento di condividere il piano Cas si era già addormentato.

«Questo perché dovevo andare a caccia»

Castiel lo osserva circospetto, leccando via delle briciole dal labbro inferiore. Poi semplicemente sbuffa, come fa sempre quando Dean va alla sua porta proponendogli nuovi giochi e cacce agli insetti, e arriccia il naso «E quella era la trappola» continua Dean, con un tono quasi lagnoso «Hai rovinato tutto»

«Trappola per cosa?»

Dean sorride nel vedere Castiel accigliato. Sorride perché questa volta anche lui rimarrà totalmente sorpreso «Per catturare Babbo Natale!»

C'è un momento di silenzio. Castiel prende un altro biscotto. «Ma Dean...» inizia, strofinandosi una mano su un occhio «Oggi non è natale»

Stupida logica. Stupido Cas che gli fa notare queste piccolezze «Sì, però...» arriccia il naso, incrociando le braccia «Se metti biscotti e latte sotto l'albero di natale, è sicuro che Babbo Natale verrà lì a mangiarseli, anche se è solo un quasi-natale»

Castiel non dice niente. Abbassa gli occhi e sembra pensarci, in quel modo tutto suo e un po' assente «Sei arrabbiato con me?» la voce di Cas è un po' più bassa, un po' strana.

Dean non capisce, quindi scrolla le spalle. «Per cosa?»

«Per averti rovinato la trappola»

Se glielo avesse chiesto giusto due minuti prima, Dean gli avrebbe detto di sì. Ci teneva. Ma adesso, in ogni caso, è come se non gli importasse più. Strano. «No» dice. In ogni caso, senza di Cas non era poi tanto divertente. Questo lo tiene per sé «Ho ancora la vigilia di natale per riprovarci»

Castiel, allora, fa questo sorriso enorme «Posso venire anch'io, la prossima volta?»

Dean sogghigna «Solo se prometti di non mangiare tutti i biscotti»