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Autore: Mariano     09/05/2008    1 recensioni
Luxer,un antico villaggio...Condottieri,battaglie e un mistero che terrà col fiato sospeso e coinvolgerà tutti i lettori.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione

                                    

Luxer, era il nome dell’ antico villaggio che sorgeva sugli scoscesi pendii del monte Lux, un luogo in cui  tranquillità e  serenità regnavano sovrane nei secoli,un luogo che dietro la sua storia e la sua arte,la sua vegetazione e la fitta boscaglia che lo inglobava , celava uno dei misteri più antichi e intriganti dell’intero pianeta di Andragor. L’alone di clamore che avvolse Luxer  interessò un' unica porzione del piccolo centro,quella più a nord, la più alta, la zona per il cui raggiungimento mai nessuno osò oltrepassare la folta rete di alberi, ricca di sentieri impervi e d’insidie misteriose, rivelatesi talvolta fatali per i più perseveranti e curiosi. Queste  tragedie furono gli unici eventi in grado di turbare la grande quiete del posto.

Soltanto uno dei luxeriani raccontava di aver sfidato con successo le mille difficoltà che quella misteriosa zona nascondeva e di eventi che , se non fossero stati sventati , avrebbero generato un epilogo triste e disastroso per l’intero villaggio, in poco tempo . Il suo nome era Fargon.

Dopo alcuni anni d’insistenti moniti alla popolazione, Fargon dovette addossarsi l’etichetta di ‘’folle’’, fino a che tutti gli scettici, dinanzi ai suoi racconti e alle sue avvisaglie, lo allontanarono dal piccolo villaggio, con l’accusa di intaccare il benessere che caratterizzava il luogo. Fu costretto, dunque, a trascorrere gli ultimi anni della sua vita in un’abitazione, costruita con le proprie mani, ai piedi del Lux, dove si chiuse in se stesso, non volendone più sapere della gente che lo rese immensamente triste e assai scorbutico.

Fargon aveva un aspetto tetro e malconcio, che incuteva paura al solo sguardo: l’occhio destro era velato da una garza al fine di nascondere i segni della sua avventura, la lunga barba bianca, folta e consumata, lo rendeva ancor più vecchio e poco presentabile e gli stracci che indossava erano maleodoranti e deplorevoli.

La sua era una dimora semplice, povera di ornamenti, circondata da terre arse e da uno scarso sviluppo della vegetazione, costruita in legno , anch’essa aveva un aspetto lugubre ed era custodita dalla presenza dei due fidati bardoc* : Hernes e Aram e dal suo inseparabile destriero Torck.

Hernes e Aram seguirono fedelmente Fargon nella sua impresa, rimanendogli al fianco senza mai abbandonarlo e, stando ai suoi racconti, salvandogli in più casi la vita, per questo le due bestie erano adorate ed erano motivo di costante riconoscenza da parte del vecchio.

Gli andragoridi maschi , in particolar modo i luxeriani, avevano una concezione della vita improntata sul lavoro dei propri fondi e trascorrevano intere giornate immersi nella vita contadina,affidando alle donne lo svolgimento degli incarichi domestici , l’amministrazione della famiglia e delle figlie femmine , che fin da piccole si apprestavano ad apprendere le nozioni fondamentali per una buona condotta della famiglia . I figli maschi , invece ,seguivano i padri nei campi e , nella maggioranza dei casi , ricevevano un trattamento vessante e opprimente , proprio per far sì che in essi fosse impressa una visione ferrea e solida dell’ estenuante vita lavorativa.   

Tra coloro che popolavano Luxer , però , un giovane andragoride , dallo spirito avventuriero , emergeva : Herlog , figlio di Caride e privo di madre , scomparsa anni addietro  per un morbo, al tempo raramente curabile. Il giovane fu indotto dal padre, fin da piccolo, a prendersi cura della sorella minore , Myrea .

Crebbe sino all’età di ventun’ anni dividendosi tra lavoro e doveri mansueti e i ritagli di tempo erano dediti alle sue passioni : la lettura di manoscritti mistici e l’arte del combattimento con la spada , la riverita e aspirata spada, che gli rese in dono il padre dopo averla forgiata , per fronteggiare eventuali rischi .

Herlog contrapponeva un fisico vigoroso ,sebbene la giovane età , ad un viso puerile e dai lineamenti soavi , la sua lunga  chioma bionda eclissava il possente dorso e gli occhi scuri lasciavan trapelare  una sensazione di destrezza e spavalderia.

In un occasione , però , la sua indole ingenua e sfrontata lo condusse sino ad un’ accidentale ed improvvisa conoscenza…

 

*Il bardoc era un animale dalle sembianze canine che sul garrese sviluppava due teste , poteva raggiungere i due metri d’altezza,e la sua vita-media aveva una durata pari a quella di un andragoride.

  
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