Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xsmjle    09/12/2013    1 recensioni
“Sapeva fingere fin troppo bene, e sapeva nascondere i suoi pensieri e le sue vere emozioni.”
“A lui non era mai importato se loro ci rimanevano male o meno, gli importava solo di se stesso ed i suoi capricci.”
E se la persona che credeste di conoscere meglio al mondo, fosse tutto il contrario di ciò che pensaste?
Genere: Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Chaz, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Scooter Braun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. Prologo.
Un tonfo fece svegliare di soprassalto il cantante, che stava dormendo beatamente nel suo letto con la testa sprofondata nel cuscino.
“Cosa diavolo?!” mugugnò, guardandosi intorno per capire cosa avesse provocato quel rumore. Non notò nulla, così decise di alzarsi, per controllare meglio. Pensò che probabilmente il rumore fosse arrivato da fuori la sua stanza.
Con solo dei boxer indosso camminò per la stanza, fino a raggiungere la porta. Si passò una mano fra i capelli, del tutto scompigliati, e la aprì con un gesto solo.
Nel corridoio non sembrò esserci anima viva, così scese le scale fino a raggiungere la cucina.
La donna dai capelli castani si voltò, non appena sentì dei passi, e sorrise raggiante a suo figlio.
“Buongiorno, Justin.” disse Pattie, mentre portava a tavola dell'uovo e del bacon in un piatto.
“Giorno Mà.” rispose Justin sbadigliando, e grattandosi la pancia, appena sopra l'ombelico. “Cos'è stato quel rumore?” chiese poi, interessato a scoprire cosa lo avesse svegliato.
“Oh, nulla tesoro, non preoccuparti.. pare proprio che oggi non sia il mio giorno fortunato, mi è caduta la teglia in porcellana.” disse la donna indicando un ammasso di cocci, raccolti in un angolino.
“Non preoccuparti, te ne comprerò un'altra.” sorrise Justin alla madre.
Justin, al contrario di come faceva con gli altri, non aveva mai trattato male sua madre né i suoi due fratellini, Jazmyne e Jaxon.
Non avrebbe mai potuto fare del male a sua madre, la amava troppo per farle qualcosa di simile, lei aveva lottato duramente per loro due. Pattie aveva concepito Justin in una giovanissima età, successivamente era stata abbandonata dal suo compagno, ovvero Jeremy, il padre di Justin, e la donna si occupò da sola di sé e di suo figlio. Vivendo in povertà lottò per poter dare a Justin le comodità di cui necessitava, per quanto fosse possibile. Pattie era sempre stata una madre eccezionale.
Jaxon e Jazmyne invece erano figli solo di Jeremy, suo padre, ma Justin voleva loro bene esattamente come ogni fratello maggiore ne vuole ai propri fratellini .
“Su Justin, va’ a mangiare, si fredda.” disse Pattie, indicando il piatto poggiato sul tavolo con l'uovo ed il bacon.
Justin annuì e si sedette ad una sedia, iniziando a mangiare, o meglio dire ‘spazzolare’, tutto ciò che trovava in tavola.
Dopo che finì di fare colazione andò il salotto e si buttò sul divano, accendendo la tv e, come al solito mettendo sul programma dove trasmettevano alla mattina Spongebob.
“Jazzy, Jaxon, Spongebob!” urlò per farsi sentire dai suoi fratelli, che probabilmente stavano giocando da qualche parte per la casa.
Adorava guardare il suo cartone preferito, perché sì, lo era anche se avesse diciannove anni, con i suoi fratelli.
I due bambini corsero in salotto, buttandosi sul divano e abbracciandosi al loro fratello maggiore.
Justin sembrava così tremendamente dolce. Falso.
Nel bel mezzo della puntata del cartone animato un rif di pianoforte attirò l'attenzione di Justin, il suo cellulare squillava nella sua camera.
“Merda.” sibilò e corse velocemente in camera sua, afferrando il cellulare dal suo comodino e rispondendo senza neanche guardare chi fosse.
“Aye.”
“Justin.”
“Scooter?!” disse il ragazzo infastidito “Cosa vuoi?”.
“Stasera ti ho prenotato un'intervista, alle diciannove.” disse con calma il manager.
“Cosa?! No, mi pare di esser stato chiaro di volere questa settimana libera, li-be-ra, è chiaro?! Cancella tutto.”
“No Justin, avanti non fare il bambino!” si alterò Scooter.
“Non rompere il cazzo, Scoot, qua comando io. E ho detto che voglio una fottutissima settimana libera. Di concerti, interviste, giornate con quelle stupide fan.. non ne voglio sapere nulla!” rispose con rabbia il ragazzo.
“Justin-..” il biondo riattaccò prima che il suo manager potesse continuare.
Odiava essere disobbedito, era stato chiaro per quanto riguardava questo periodo di vacanza ma quel cazzone del suo manager gli dava filo da torcere. Avrebbe fatto ciò che voleva lui, comunque.
Justin Bieber comanda, ora.
______________________
Ciao a tutti, questo è il primo capitolo di questa nuova fanfiction.
Come avete sicuramente potuto notare, questa è una fanfiction diversa dalle altre. Justin non è il solito ragazzo figo, puttaniere, capitano di una squadra o che so io, di qualche scuola Americana. Niente affatto.
Il nostro Bieber è l'amato cantante, solo che al posto della sua solità personalità dolce troviamo un completo stronzo.
Essendo il Prologo, ed essendo piuttosto corto, probabilmente non vi ho ancora reso l'idea di come ragiona Justin, ma lo prometto, nel prossimo capitolo ci capirete di più.

- Avevo creato una One shot, con l'intento di poi svolgere una fanfiction vera e propria.
Se vi da di dare un'occhiata, ecco qui: Justin Liar. -

Va bene, io ora vado, spero di trovare una vostra recensione, anche se piccola. Ci tengo un casino. :)
Much love.
♥♥
  
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