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Autore: Rose Adhafera Riddle    09/12/2013    1 recensioni
[...] non ne vale la pena di stare male per te.
Seguito di: " Ci manchi Eltanin "
Genere: Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NON NE VALE LA PENA
 
[…] Molti di loro li chiamiamo amici dell’anima, del cuore.
Sono sinceri, sono veri. Sanno quando non stiamo bene, sanno cosa ci fa felici. […]
Ma ci sono anche degli amici di passaggio […]. Essi collocano un sorriso nel nostro viso per tutto il tempo che stiamo con loro. […]
-Paul Montes ( Missionario Sud-Americano )
 
Dopo un ora a crogiolarmi nell’ansia, mi sono avvicinata a te:
<< Vieni un attimo >>
<< No >> e te ne vai con aria schizzinosa
<< Perché mi eviti? >> ti chiedo sbarrandoti la strada:
<< Sono socialista >> biasicci, un una frazione di secondo i nostri occhi si incontrano e ci leggo disprezzo, fastidio e forse una vena di disgusto.
Chissà cosa ti avranno inculcato in quella testa innocente
Mi hai dato una risposta senza senso e inutile dato che non ci siamo mai interessate di politica.
La cosa che mi ha fatto più male è stato il tuo sguardo e poi te ne sei andata chissà dove.
Mi sono girata e ho preso a correre come non facevo da tanto, la testa mi gira troppo, la vista è offuscata.
Non puoi piangere qui
Me lo ripeto finché non arrivo a casa, mi chiudo la porta alle spalle e mi lascio scivolare a terra.
Non riesco a respirare, forse andrò in iperventilazione ma non mi interessa, vedo sul microonde quella fottutissima boccetta di Valeriana, voglio alzarmi e andare a prenderla, berne fino a svenire.
Non mi sono mai sentita così da schifo, neanche quando quel giorno di 4° elementare mi si sono rivoltati tutti contro per indurmi al suicidio.
Non posso rovinarmi così
Mi alzo e prendo il telefono, chiamo mia madre alias psicologa e mentre aspetto una sua risposta tra le lacrime sorrido, ho studiato per fare la psicologa ma non so neanche curarmi.
Mi risponde e a fatica le spiego tutto.
Passo un ora e mezza con lei, alla fine ho perso tutte la lacrime, finalmente riesco a connettere qualcosa.
Ti sei stufata di me e preferisci stare con qualcuna che si comporta come una donna vissuta anche se è una bimbominkia frignona e le dimostra continuamente affetto con frasette e dediche sdolcinate che secondo me dopo un po’ perdono significato ( ho sempre pensato che le cose più belle sono quelle più rare e difficili da trovare ma che alla fine ti danno una soddisfazione e felicità immensa ), non con una che non ti dimostra quasi mai affetto e che si comporta in modo infantile anche se qualche mio parente di nascosto dice che sono dovuta crescere troppo in fretta, si sbagliano, se avessero ragione adesso non sarei qui a crogiolarmi nelle mie lacrime.
Mi alzo, vado a sbattere contro qualcosa, la testa gira troppo, prendo un po’ di cioccolata calda extra-forte dal frigo e la metto a riscaldare.
Non è il massimo ma mi rilassa, mi siedo sul divano-letto con una coperta e i tre coinquilini rimasti, sorrido, un sorriso sollevato.
Mi guardo intorno, l’appartamento è orrendo, dovrei mettere a posto, prima però mi finisco la cioccolata, ho sempre adorato la cioccolata.
Metto a posto tutto, lavo, butto bottiglie di vino e cianfrusaglie varie.
Trovo i regali che mi avevi fatto, non so se bruciarli o tenerli, mi rigiro tra le dita un bracciale di pelle fucsia con delle borchie, me lo hai regalato in 2° media, mi stupisco che l’abbia conservato, sorrido, me lo metto, mi sta’ ancora bene e copre i tagli.
Mentre rovisto nei libri di scuola trovo un biglietto con un numero di telefono, non mi ricordo di chi è, provo a chiamarlo e risponde una voce familiare ma che non ricordo, chiedo che è, quasi svengo: è una vecchia amica delle medie che ho perso quando abbiamo cambiato scuola!
Parliamo per un tempo interminabile, si fa sera, mi vesto leggera ed esco a correre con il cane, mi aiuta a rilassarmi e a pensare meglio.
Mentre corro nei prati sono arrivata alla conclusione che se hai creduto a quello che ti hanno detto di me allora non eravamo abbastanza amiche, non mi conosci abbastanza.
Non mi pento dei ringraziamenti e delle poche volte in cui ti ho dimostrato un minimo di affetto, allora erano sinceri come credo lo erano anche i sentimenti che provavamo l’una per l’altra.
Non posso stare male per te, adesso ho ritrovato quella che mi aveva aiutato quasi tanto quanto te anche se all’inizio ci odiavamo entrambe, chissà quanto sarà cambiata, sorrido, inizio a sudare ma respiro normalmente, forse sono riuscita a calmarmi, torno a casa.
 
Non ne vale la pena di stare male per te.








 
Angolo di manicomio dell'autrice:
Come noterete il dialogo tra me ed Eltanin non è stato soddisfacente ma almeno grazie a lei ho ritrovato questa amica di adolescenza che ha fatto tantissime cose per me, quasi quante Eltanin.
Ho scritto di getto, fregandomene delle regole grammaticali e di punteggiatura.
E' un seguito di " Ci manchi Eltanin ".
Come per la Flashfic di prima, non chiedo recensioni ma non le rifiuto neanche.
Grazie per avermi sopportato in questi piccoli momenti di depressione, un bacio e alla prossima con l'8° capitolo di " Una scelta può cambiare il tuo destino "!
-R.A.R.
P.S. per le anime che ci tengono alla mia salute: non mi taglio da questa mattina e non tocco alcool da ieri sera anche se la tentazione è irresistibile ma per ora bevo solo cioccolata calda e coca-cola ( chissene frega dei grassi, tanto rimarrò comunque uno stecchino ).
P.P.S. evitate recensioni deprimenti, oggi c'è stato il cast de Lo Hobbit al red-carpet, sabato vado a vederlo al cinema con la mia ritrovata migliore amica e poi basta tristezza ( anche se l'ho messo nel genere )!
  
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