Bumbunì’s note
Queste
due piccole drabble hanno una genesi complicata. Nascono prima della grande
rivelazione che mi ha traumatizzata al punto da non farmele pubblicare. Ora
però ho cambiato idea e voglio comunque pubblicarle. Sono poca cosa, giusto un
primo esperimento che spero diventi qualcosa di più grande, ma per ora ho così
tante idee in testa che ho bisogno di mettere su “carta” le più definite e
lasciare i progetti nebulosi al futuro.
Quindi
non mi resta che sperare di leggere qualche recensione e augurarmi in una
futura ispirazione per loro.
Let
her go
Well you see her when you fall asleep
But never to touch and never to keep
‘Cause you loved her too much and you dive too deep
Let her go, Passenger
Compare
quando ti stendi sulla terra nuda e guardi in alto, verso le stelle.
Non
c'è altro momento in cui pensi a lei, a Wendy. Ma poi arrivano le stelle e
compare anche lei insieme alla notte.
Arriva
con i suoi riccioli e con il suo sorriso, con quel calore e quella luce quasi
accecanti.
Ed
è una nuova sofferenza, un'altra fitta al cuore.
E'
come quando lei è arrivata e poi tu, Peter, l'hai mandata via. Non avevi
bisogno di lei, ti dicevi. Di nuovo, puoi toccarla ancora una volta e il sogno
è vivido come se l'avessi vista solo il giorno prima.
E
poi ti sei stancato. L'amavi e l'hai lasciata andare. Be', l'hai lasciata
andata.