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Autore: emily silente    10/12/2013    2 recensioni
Mancano pochi giorni a Natale, e Christine deve raccontare una fiaba della buona notte a sua figlia...decide così di raccontare una sua versione del " Fantasma dell'opera"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christine Daaé, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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~Mancavano pochi giorni a Natale.  Su Parigi era già scesa la neve, e tutto questo contribuiva a dare un'aria magica alla città. Una bambina di all'incirca quattro anni era nel suo letto, e attendeva pazientemente che la mamma le raccontasse una storia.
" Eccomi qui Lottie,-disse Christine accarezzando i boccoli della figlia,-pronta per la fiaba della buona notte?" Lottie, il cui vero nome era Charlotte, annuì eccitata.
" Però nella fiaba ci deve essere un prinicipe! E una principessa!" Christine sorrise all'esuberanza della figlia.
" Molto bene Lottie. Facciamo una cosa: la storia che ti racconterò avrà ben due principi!" Gli occhi azzurri della bimba si allargarono per la sorpresa. Christine le sorrise con tenerezza. Iniziò a raccontare la storia.
"C'era una volta una bellissima principessa. Purtroppo il papà era morto, così lei era andata ad abitare in una casetta in un bosco. Un giorno, mentre cantava, passò di lì un principe, che tutti chiamavano Il prinicipe nero-
"
Perché lo chiamavano così?" La donna sorrise.
" Perchè vestiva sempre di nero." La bambina fece cenno di aver capito. La madre continuò la storia.
Nel momento in cui il principe ascoltò la voce della principessa, si innamorò subito di lei. Decise però di non farsi vedere da lei: lui era diverso dagli altri, e aveva paura che la principessa lo avrebbe rifiutato. Così, si finse uno spirito del bosco, innamorandosi sempre di più della bella principessa. Ogni sera, infatti, il principe nero tornava nel bosco per ascoltare il dolce canto della bellissima principessa e, dopo che questa finiva di cantare, rimanevano a parlare per ore ed ore. Fu così che la principessa iniziò ad affezionarsi al prinicipe, anche se credeva sempre che fosse uno pirito del bosco.
Qualche tempo dopo un altro principe, chiamato Principe Bianco,sentì, mentre era a caccia,la bella principessa cantare. Quando i due si incontrarono, realizzarono di essersi già conosciuti: quando erano piccoli erano amici e lui si era persino buttato in mare per recuperare la sua sciarpa.
I due iniziarono a vedersi sempre più spesso, non sapendo che il Principe Nero li osservava geloso:sapeva infatti che anche il principe Bianco era innamorato della principessa. Un giorno, il Principe Nero decise di rapire la principessa, e di portarla al suo castello. La principessa rimase spaventata quando scoprì che in realtà lo spirito del bosco altri non era che un principe. E lo fu ancora di più quando scoprì come mai portava una maschera-

"Il principe Nero aveva una maschera?" Chiese Lottie. Christine annuì.
" Mi sono dimenticata di dirtelo, scusa." La bimba la guardò comprensiva.
" Dai mamma, per questa volta ti perdono. Comunque,-disse continuando-perché la principessa si spaventò dopo che tolse la maschera al principe?"
" Credo di avertelo detto, Lottie. Il principe Nero aveva una faccia...diversa. Ma diversa non significa per forza cattivo, vero?" Lottie annuì convinta.
" Si, infatti tu mi dici sempre di guardare con il cuore e non con gli occhi, perché al cuore non si può mentire!" Concluse la bambina soddisfatta. Christine la guardò e le disse.
" Brava la mia piccola!" Le diede un bacio sulla fronte e riprese a raccontare la storia
Così, a malincuore, il Principe Nero riportò indietro la riportò indietro. Il mattino dopo le si presentò alla porta il principe Bianco. Anche se ancora scossa dall'accaduto, cercò di raccontare al principe cos'era successo la sera prima. Il principe, invece, le chiese di sposarlo. La pricipessa accettò, perché pensava di amarlo.
Il Principe Nero, però, aveva sentito tutto. Decise  di rapire nuovamente la principessa e di portarla nel suo palazzo. Arrivato là, pregò la principessa di rimanere con lui per sempre. Quando lei rifiutò, la rinchiuse in una delle mille stanze del castello. La principessa era spaventata: che fine aveva fatto il dolce spirito della foresta con cui era solita cantare?
Il principe Bianco, però, era già sulle tracce del principe Nero. Arrivato al castello, trovò il principe Nero e la principessa in una delle mille stanze. Decise quindi di sfidarlo a duello. Sfortunatamente per il principe Bianco, il principe Nero era più forte. Con un guizzo della lama, fece volare lontano la spada del principe Bianco. Si girò poi verso la principessa e disse.
" A te la scelta: questa lama è bagnata con un veleno che fa dormire cent'anni. Scegli lui e lui riposerà un secolo. Scegli me e sarà libero di andarsene." La principessa non sapeva cosa fare: non voleva passare tutta la vita con il Principe Nero. D'altra parte, non poteva neanche lasciare che il Principe Bianco cadesse in un sonno profondo. Decise così di sposare il principe Nero, per lasciar il principe Bianco libero di andarsene, e per dimostrare le sue intenzioni baciò il principe Nero. Il principe Nero, che non era mai stato trattato con gentilezza a causa della sua faccia, decise di lasciarla libera. Così, prima che il Principe Nero cambiasse idea, la principessa e il principe Bianco lasciarono il castello-

Christine sentì qualcuno avvicinarsi alla cameretta di Lottie. Si voltò, e vide sulla porta il marito, che aspettava pazientemente che finisse di raccontare la storia.
" Allora mamma, cosa succede dopo?" Le chiese Lottie.
Mentre il Bianco e la principessa fuggivano, lei si guardò indietro, e vide il principe Nero che li guardava tristi e improvvisamente si sentì triste anche lei: il principe nero non le aveva fatto del male. Era semplicemente solo. E poi, il principe Bianco poteva sposare tutte le principesse che voleva. Chi avrebbe mai sposato il principe Nero?
Così, prendendo coraggio, fece fermare il cavallo del principe Bianco, dicendogli che voleva tornare indietro. Quando l'altro non fece fermare il cavallo, lei decise di saltare, e si mise a correre verso il castello.
Nel mentre, il principe Nero guardava fuori dalla finestra, sperando di vedere l'amata. Quando la vide correre verso il suo castello le andò in contro.

" Perché sei tornata?" Le chiese il principe.
" Non potevo lasciarti solo." Rispose la principessa.

" E poi che è successo?" Chiese Lottie, mentre saltellava sul letto.
" Credo che tu lo sappia Lottie." Disse Christine
" Vissero per sempre felici e contenti!-strillò la bambina- Vero papà?" Erik sorrise alla figlia, mentre si avvicinava al suo letto e si sedeva vicino a Christine.
" Oh si Lottie, felici e contenti. Ora, credo che sia ora di andare a dormire: non vogliamo mica che Pére Noèl dia i toui regali ad altri bimbi più bravi che vanno a dormire, ascoltando i genitori?" Lottie si trattenne il respirò. Prese la sua bambola, abbracciò i genitori e diede loro la buona notte.
" Bonne Nuit maman, bonne nuit papa." Dopodichè si addormentò. I due genitori la guardarono sorridendo e, facendo attenzione a non fare rumore, uscirono dalla stanza, chiudendo la porta.
" Ogni tanto rimpiangi la tua decisione?" Christine si voltò verso Erik.
" In che senso?"
" Me, quando potevi sposare Raoul." Christine scosse la testa. Come mai le faceva una domanda del genere?
" No Erik. Sei anni fa ho fatto la mia scelta, ed ho scelto te."
" Raoul poteva darti la vita che io non potrò mai offrirti."
" Erik, l'unica vita che voglio vivere è questa, con te, Lottie e un'altra persona che vorrebbe conoscerti." Il fantasma la guardò interrogativo, la quando Chritine gli fece portare una mano all'altezza del ventre, capì subito.
" Quando l'hai scoperto?"
" Ieri. Erik, verso Agosto saremo di nuovo genitori!" Erik, però, non era così felice.
" Oh Christine, non so se voglio tentare la sorte: con Lottie siamo stati fortunati, non ha ereditato questo,-disse indicandosi la parte sfigurata del viso,ormai non più coperta dalla maschera, almeno in casa- ma cosa succederebbe se nostro figlio nascesse così?"
" Erik, avevamo fatto lo stesso discorso quattro anni fa per Lottie. Se nostro figlio nascesse con il tuo viso, non potrebbe importarmene meno. Vorrà dire che avrà il tuo mento, le tue labbra, i tuoi occhi..." e ad ogni parola dava un bacio al marito. Erik sentì le lacrime iniziare a formarsi, ma le ricacciò giù. Strinse Christine a se, mentre le sussurrò.
" Oh Christine, quanto ti amo."
Fuori aveva riniziato a nevicare.
  
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