Sangue

Ha le labbra tinte di rosso, il rosso del sangue denso, placido e vivo. Colore come polvere di braci, come corrosiva ruggine. Colore che colora i suoi baci, ruvidi, secchi e caldi, 
come il vento del deserto, avido e bollente.

River è lì, catturata in una piroetta poi un altra, come prigioniera di quel ballo, di quel cavaliere misterioso. 
Signorotto in frac, che le tiene le mani sui fianchi come illudendosi di possederla, ma River è signora di ogni mossa, padrona di tutti gli occhi che le vengono puntati
addosso, maestra delle danza e degli intrighi. 
River sorride, e neanche quel signorotto può ormai più illudersi di averla fatta sua, perché River nasconde ombre di segreti fra le labbra e onde di potere negli occhi.
River è signora del tempo, o, per lo meno, lo è stata.
Adesso ha un ruolo ben più gravoso da sostenere.
River è la moglie del Dottore, e possiede tutto quello sul quale posa gli occhi.
E in un sospiro ha fatto suo il ballo, la sala, e lo sguardo del Dottore, che la osserva danzare in silenzio.
Guarda River, i suoi passi eleganti, i suoi capelli ribelli, le sue forme, così familiari, i suoi occhi, colorati di dolce e triste vecchiaia. Lei che è così giovane, così
dolce, così vecchia, così feroce. Guarda le sue labbra rosse.

"Buon Compleanno."
"Non dirlo, my love, non dirlo."

Non invecchiare River. Gli anni e le sofferenze sembrano ogni secondo più vicine. Lascia che il Dottore ti mostri il mondo, ti renda tanto felice da non rimpiangere un secondo.
"Sei ogni volta più bella."
"E tu ogni volta più triste."
Dagli un bacio River, con le tue labbra rosse. Uno, poi cento, poi mille. Dagliene tanti che bastino per una vita. E poi ancora, che bastino per fare di voi uno, così che non 
sarete mai soli, e poi ancora. Così che se oggi fosse l'ultimo giorno l'avrete passato l'uno sulle labbra dell'altro.
E poi ancora.
Perché non basteranno mai, e la fine è troppo vicina.

Ha le labbra rosse, rosse di sangue e di dolore. Rosse come il dolore di perdere il proprio amore, e sapere che non hai potuto fare niente, solo amare, solo amare. Solo amare.