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Autore: P h o e    10/12/2013    3 recensioni
Cross-over | M e r i c c u p
Sono passati quattro anni da quando la storia dell'orso Mor'du aveva sconvolto l'intero Dumbrok e coinvolto la regina Elinor.
Merida è finalmente libera di intraprendere la strada che più desidera, senza l'impegno di matrimoni o fidanzamenti di alcun genere.
Ma la storia si ripete come un terribile incubo quando Elinor consegna alla figlia una proposta di matrimonio da parte di un ricco nobile che promette prosperità al Regno in cambio della mano della principessa.
Cosa succederebbe se Merida venisse guidata, invece, da un destino completamente differente?
E se quel destino la portasse proprio da un Drago nero come la notte?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hiccup Horrendous Haddock III, Merida
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Under the clouds
Chapter I: A new nightmare.

 






 
Dumbrok
Per tutti un piccolo villaggio affiancato alla quiete del bosco e al rumore straziante delle cornamuse, per gli abitanti un piccolo cofanetto che racchiude secoli e millenni di leggende e storie raccontate attorno ad un fuoco.
I suoi abitanti? Per lo più tranquilli, dediti ai loro quotidiani affari, tradizionalisti come la storia dell'orso Mor'du che staccò di netto la gamba al Re Fergus, tutti al villaggio conoscevano quell'impavido racconto, narrato e tramandato da Merida, la principessa, nonché la figlia del Re.
Essa aveva assistito con i suoi occhi a quel leggendario scontro, dove nessuno ne era uscito vincitore, ma in cambio suo padre ci aveva rimesso la gamba.
L'unica vera vincitrice del racconto era stata Elinor, sua madre.
La Regina si portava dietro le spalle da ormai quattro anni la storia di come era riuscita a liberare lo spirito dal malvagio orso che lo intrappolava.
«...E si narra che se qualcuno trova il fuoco fatuo nel quale lo spirito ora vive in pace, questo ti concederà un desiderio» terminò Merida, abbassando misteriosamente la voce.
I bambini attorno a lei assunsero un'aria curiosa e sorpresa al contempo, formando dei piccoli ovali con le loro minuscole bocche.
Merida sogghignò divertita, d'altronde poteva vantarsene: era realmente l'unica ragazza in grado di raccontare le vicende dell'orso Mor'du e renderle inverosimili a suo piacimento.
I bambini per questo l'adoravano, addirittura alcune volte andavano loro a cercarla per farsi raccontare il seguito o anche solo una piccola aggiunta.
«E tu l'hai mai incontrato?» domandò la piccola Beth, stringendosi al fratello maggiore di soli due anni e al suo inseparabile orsetto di pezza.
Merida si alzò. «No» disse sottovoce, avvicinandosi ai bambini tanto da farli indietreggiare e cadere dai tronchi sui quali erano seduti «Ma se mai dovesse succedere... chiederò a Mor'du di tornare, per fargli assaggiare tutti i vostri piccoli piedini!»
Merida li attaccò e i bambini scapparono in tutte le direzioni, ridendo e divertedosi come succedeva ogni volta, d'altronde lei era fatta così: avrebbe preferito divertirsi tutta la vita che dipendere dalle scelte di un marito.
La principessa si fermò, osservando la posizione del sole e constatando che era mezzogiorno inoltrato già da un pezzo.
«Bene, ragazzi» esclamò salendo su un tronco caduto. «Per oggi mi ritiro nella mia tana, ma domani uscirò per finire di mangiarvi!»
I bambini risero e Merida, seguita dai suoi tre fratellini, prese le redini di Angus, diretta al castello.


Niente era cambiato in quei quattro anni, Merida ricordava tutto ancora molto bene e il castello non aveva assunto modificazioni di alcun genere, Elinor era diventata così paziente con la figlia che nella famiglia regnava la serenità ormai da molti anni.
Niente avrebbe potuto distruggere quel delicato equilibrio.
Merida incitò i fratellini ad andare a tavola, mentre lei passando per la cucina si infilò una mela in bocca. Quello sarebbe stato sufficiente come pranzo, era così impaziente di poter uscire con il suo nuovo arco, regalatole da suo padre, che non sentiva nemmeno la fame.
Quando salì le scale, si accorse della voce di sua madre, agitata ma comunque impeccabile come sempre, alternata con quella di Fergus che parlava di tanto in tanto.
E sbirciando si accorse che nel castello non erano soli.
«Mi scuso per la settimana di anticipo, sarei dovuto arrivare puntuale, ma ero impaziente di conoscere vostra figlia.»
Quello che aveva parlato aveva tutta l'aria di essere un nobile riccone, con la puzza sotto al naso e la pappa pronta, totalmente diverso dall'educazione che aveva assimilato suo padre, nonostante entrambi fossero di nobile sangue.
Suo padre, a confronto, assomigliava molto di più ad un... vichingo.
Nonostante questo però, era molto giovane, non doveva aver nemmeno due anni in più di Merida. Portava una lunga casacca di pelliccia, accostata ad una sottoveste lunga circa fino al ginocchio e abbinata ad un paio di calzoni aderenti. Nessuna armatura o elmo sulla testa.
«Oh, non preoccupatevi...» per un momento Merida scorse gli occhi di sua madre abbassarsi, cosa che non faceva mai. «Il fatto è che non ho ancora avvertito Merida su questa faccenda del mat-»
«Di cosa avresti dovuto avvertirmi, mamma?» domandò appunto il soggetto in questione, facendo quasi rizzare i lunghi capelli di Elinor e sputare il vino che suo padre stava bevendo.
Lo sguardo ceruleo della principessa passò da tutti, anche dall'ospite. E finalmente lo vide in volto, portava degli ordinati capelli biondo cenere tirati indietro, risaltando il naso a punta e le labbra sottili. A Merida non piacque il modo inquietante in cui il suo sorriso si era rivoltato, quando era entrata.
Non le diceva niente di buono.
«Merida» la principessa tornò a guardare sua madre, portava in volto un'espressione mortificata, mentre suo padre la incitava con dei brevi cenni della testa. «Devo parlarti.»


«Cosa?!»
Fu l'unica esclamazione possibile, in tali circostanze.
Elinor sospirò, esausta come mai sembrava esser stata. «Merida, è per il bene del Regno...»
Merida si voltò esterrefatta verso la madre, le sembrava tutto un incubo. La storia si stava ripetendo come un istancabile copione recitato da qualcuno che lassù doveva veramente volergli molto male.
Non poteva credere che sua madre, l'unica che conosceva quanto per lei fosse tragica la decisione di sposarsi, ora non fosse più dalla sua parte.
Non avrebbe mai accettato la mano di un uomo così... così...
«E tu credi davvero che se io mi sposerò con lui, le sue ricchezze saranno realmente in grado di rimettere in piedi un regno?!» urlò, contro tutto il suo buon senso «Non è vero, non è giusto!»
«Merida, cerca di guardare questo villaggio come lo dipinge la realtà e non come lo raccontano le leggende» disse Elinor, con calma. «Non vedi che il cibo scarseggia? Vuoi veramente ridurre alla fame tutti noi per un tuo capriccio?»
Merida sgranò gli occhi quasi grigi per la disperazione, stringendo l'arco tra le mani.
Non aveva mai visto tutto questo sotto una tale luce, quindi sua madre le stava dando dell'egoista? Perché il destino le aveva dunque regalato per tutti questi anni una felicità guadagnata con fatica ed ora gliela strappava di mano come un abile ladro?
Tentò di non ripensare allo sguardo carico di malizia che quell'uomo le aveva rivolto, non poteva accettare di sposarsi, tanto meno con una persona così.
Le passarono davanti agli occhi i fotogrammi di tutte le facce conosciute al villaggio, allegre, spensierate, subito dopo sostituite da volti ossuti, lasciati morire di fame e marciti e i sensi di colpa pervasero.
Per la seconda volta nella sua vita, scappò da quel crudele destino, seguita dalla voce di sua madre.








 

Nota autrice:
Beh, diciamo che è sempre difficile presentarsi su un nuovo fandom.
Anche se...tanto nuovo non è. Mi chiamo Alice, prima di tutto e seguo i Big four da un po' di tempo, ho tutti i DVD qui a casa e sinceramente è stato un po' complicato riuscire a decidere su quali di loro scrivere la fan fiction >//<
Non ho mai letto fan fiction qui, a parte alcune, per via della scuola, ma guardo molti video su di loro e le mie coppie preferite sono la Mericcup e la Hijack.
Ma nemmeno le altre mi dispiacciono :)
Questa è una Mericcup, spero che anche a qualcun altro piaccia, così posso avere anche il vostro parere.
Ps. Ho pubblicato la storia in questa sezione perché i protagonisti sono sia Merida che Hiccup, anche se all'inizio potrebbe sembrare Merida, non lo è. E poi la storia non sarà ambientata a Dumbrok.
Un bacione da Alice!


 
 
  
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