Film > Now You See Me / I maghi del crimine
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Autore: Lynx96    10/12/2013    0 recensioni
Questa storia è nata come una Denley, poiché scarseggiano in italiano.
Partendo dal presupposto che la vita - e l'amour - siano pieni di magia, attraverso intricati giochi temporali, si sviluppa la storia dei due protagonisti secondo i punti di vista di tutti e quattro i Cavalieri (sebbene in particolare di Henley e di Atlas).
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Henley Reeves, J. Daniel Atlas, Jack Wilder, Merritt McKinney
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Prima decade, direi che è un bel traguardo!
Questo capitolo non è molto lungo, come gli altri del resto... Quindi è meglio dire che è più corto del solito.
Spero comunque di aver fatto un lavoro abbastanza decente e IC.
Come sempre: chiedo umilmente perdono per ogni cosa esasperata, straziata e rovinata da me medesima.
Ah, un'ultima cosa: vi prego di RECENSIRE.


Capitolo decimo

 

 

Il vero mistero del mondo è il visibile,

non l'invisibile”

Oscar Wilde

 

 

5 Points, 19 aprile 2013

 

Il buio della tarda sera copriva l'edificio. Una folla in attesa gridava al di là delle pareti.
Si potevano sentire indistintamente le voci, le acclamazioni e gli animi ardenti di aspettativa.
Il terzo spettacolo stava per cominciare e quel capitolo della loro vita per concludersi.
C'erano quasi, Merritt c'era quasi.
Non era ancora in grado di metabolizzare il grande successo acquisito, anche se la sua mancata modestia ne facilitava il processo.
Jack aveva fatto la sua teatrale scomparsa, loro avevano risposto con falsa contrizione e con vera sfida. Ora stavano per uscire vittoriosi dalla luce artificiale per essere illuminati dalla luce delle stelle notturne. I loro misteri stavano per venire allo scoperto per poi evaporare nel vuoto, nell'insignificante impopolarità, nell'anonimato, nel dimenticatoio.
Stavano per scomparire drammaticamente per sempre; i loro spettacoli solo un capitolo chiuso tra i misteri del mondo, una ferita aperta nel corpo della polizia di New York.
Tutto ciò era magico. Un'atmosfera irreale gli obliava la mente.
Tanta emozione, tanta incertezza, tanti dubbi erano per lui una novità a cui non voleva fare l'abitudine. Tuttavia provava un senso di sicurezza in quella ignoranza.
Per una volta si sentiva come tutti gli altri, non era più innalzato a onnisciente mentalista, ma a uomo, di carne, ossa e mente più sviluppata.
Ora aveva degli amici. Sì, erano amici.
Sapeva cogliere i loro stati umorali, sapeva come confortarli, come farli arrabbiare; sapeva come farli ridere e come farli piangere; sapeva come convincerli e come dissuaderli; i loro sentimenti e i loro pensieri erano per lui come carte scoperte.
Ma la cosa che faceva la differenza era che la loro vulnerabilità era per lui qualcosa da proteggere e non più da colpire.

-Ragazzi, volevo dirvi che vi voglio bene-

Henley aveva la voce intrisa di commozione, così cuore di Merritt.
Poté vedere lo sguardo colmo di tenerezza che Atlas le aveva rivolto e provò un senso di speranza per i due colleghi.
In quell'attimo gli sguardi dei due ragazzi si incontrarono e si risposero con sicurezza, qualcosa tra loro era cambiato e stavano rammentando una promessa.
Merritt non capiva e per una volta non gli importava.
Qualcosa di incondivisibile li rendeva complici e questo a lui non dispiaceva.
Fare la parte dello psicologo lo incuriosiva, del confidente lo inteneriva e del sarcastico lo divertiva.
Vedere tutto degli altri a volte lo annoiava, lo limitava; le persone diventavano prevedibili, sciocche, insensate, tediose, inferiori... Ma i maghi no, erano un libro spassoso da interpretare, un mistero da svelare, un indovinello da risolvere, una risposta da ricercare, un'informazione da carpire, una vita da vivere e non da sopravvivere.
Loro erano diventati amici, la sua famiglia e la sua vita.
Una volta separatasi sapeva che qualcosa sarebbe per sempre rimasto di loro in lui e di lui in loro, niente sarebbe andato perduto e sprecato.
Quell'affetto era diventato tale da legarli con un filo invisibile l'uno all'altro, anime unite da un profondo segreto che si sarebbe risolto con l'Occhio.
Quell'occhiata piena di significato che i due si scambiavano era più profondo di tutto ciò, eppure ne era anche parte.
Un segreto inconfessabile li univa e li divideva da lui e da Jack: era stimolante.
Un trucco svelato fa venir meno la sua illusione.

  
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