Ammutolito,
levo un grido agli dei
dinanzi a tanta crudeltà.
Chi vive nel peccato necessita
simpatia o condanna :
il giudizio è sia dolce panacea che amaro veleno.
Chi predica il male
desidera il contrappasso,
balsamo ardente
quanto le fiamme dell'inferno.
Eppure serafico osservi
ma non giudichi,
sagoma imperturbabile dai mille volti.
Non una smorfia,
non un sorriso,
non un gemito.
Neghi il perdono,
neghi la condanna,
concedi solamente
il turpe anatema del dubbio.