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Autore: fufy93    11/05/2008    5 recensioni
Si guardò intorno, era inutile cercare un qualche rumore perché il fruscio delle foglie mosse dal vento non lo permetteva, il buio non lasciava vedere niente e per non contare che il luogo era deserto... nel buio della notte c'è più di quanto si immagini.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci ritrovati alle prese con una nuova storia. Avverto che è possibile in alcuni momenti i personaggi diventino O.O.C. ora che vi ho avvisati leggete e incuriositevi ^^. Ah, un ultima cosa. Commentate! Specialmente per sapere se va bene il modo in cui scrivo, se faccio errori, se non si capisce bene qualcosa, ecc… così riesco a migliorarmi sempre di più! ^^
Tutto per un morso:

Eccoli li! Corrono come tutte le mattine nella vaga speranza di arrivare in orario per le lezioni, cosa assolutamente improbabile -_-
-Ranma! Non dovevi litigare con tuo padre anche oggi! Adesso arriveremo in ritardo!-
-è stato lui che cominciato! Se non mi avesse preso il MIO cibo dal MIO piatto non gli avrei fatto un bel niente!-
-ah, lasciamo stare- disse Akane arrendendosi
Come da manuale arrivarono in ritardo ma fortunatamente avevano supplenza alla prima ora e per questo non si beccarono l’ennesima punizione. La giornata passo tranquilla, bè, dipende cosa una persona intende per “Tranquilla”, diciamo che per ora Ranma non era ancora stato picchiato da Akane e questo può essere definito anche colpo di fortuna. Nonostante tutto il nostro protagonista fu costretto a restare a scuola fino a sera perché toccava a lui fare le pulizie.
Ormai era sera inoltrata e Ranma camminava verso casa. Non è che avesse finito tardi per il fatto che era già buio pesto ma era un periodo invernale e come si sa, il sole tramonta prima del previsto.
-ah, sono distrutto! Ero solo io che pulivo! Gli altri, o se la erano data a gambe o erano assenti! Ma tè guarda!-
improvvisamente ebbe un brivido sulla schiena, qualcuno lo stava osservando
*ma chi può essere?* pensò
Si guardò intorno, era inutile cercare un qualche rumore perché il fruscio delle foglie mosse dal vento non lo permetteva, il buio non lasciava vedere niente e per non contare che il luogo era deserto. In fondo chi è che andrebbe al parco in una situazione del genere? Bè… c’era lui, continuava a girare la testa nella speranza di vedere colui che lo osservava così attentamente.
*se fosse stato Mousse, Ryoga o il vecchiaccio a questo punto avrebbero già attaccato. Non possono essere loro*
Il cuore cominciava a farsi sentire, quasi come una morsa, come se qualcuno lo stesse schiacciando con le proprie mani. Sentiva una presenza dietro di lui, ma ogni volta che si girava, scompariva improvvisamente, per ricomparire alle sue spalle. Cosa diamine stava succedendo? Continuava a girarsi, il respiro si faceva affannoso facendo vedere quella leggere nuvoletta quando l’anidride carbonica viene a contatto con l’aria fredda che circonda.
-FATTI VEDERE!!!- urlò
Ranma aveva perso la pazienza, il cuore che batteva all’impazzata minacciando di fuori uscire dal proprio corpo, la sensazione di sentirsi in trappola. Com’è possibile che un artista marziale come lui si faccia prendere dal panico a quel modo?
Cominciò a sentire, cos’era? Uno strano odore, l’odore del sangue. Tanto, sudicio, vomitevole sangue accompagnato da qualcosa di putrido. Cercò di tapparsi il naso,
FRUSH
Ancora le piante che si muovono. Lo sapeva, chiunque fosse si stava avvicinando con calma, come se volesse vedere man mano la sensazione di terrore nel volto della preda.
*basta! Questo è troppo!!!*
Cominciò a fare i primi passi, non voleva restare ancora lì, era stanco di aspettare. Un altro passo, un altro ancora. Cominciò a correre, veloce, senza guardarsi alle spalle. Il respiro che si faceva sempre più breve e le gambe cominciavano a far sentire la stanchezza. Lo stava seguendo. Perché? Perché??!!! Cosa voleva da lui? Sentiva che era molto veloce e che se avrebbe voluto lo avrebbe sorpassato in qualsiasi momento. L’odore del sangue aumentò a dismisura. Gli era alle spalle! Cercò di aumentare sempre di più la velocità, ma rimaneva sempre lì, a 20 centimetri dal suo corpo. Cosa doveva fare? Girarsi?? O continuare a correre? Guardò la strada di fronte a lui, vide uno specchio rifrangente (quelli che permettono agli automobilisti di vedere ad un incrocio quando a loro non è possibile)
*perfetto! Userò quello per vedere chi è alla mie spalle e come fa ad andare così veloce*
Era lì, vicino, sempre di più, corse veloce. Mancavano pochi metri, alzò la testa verso di esso ma non vide niente
*devo avvicinarmi di più!*
Era quasi al di sotto dello specchio. Rialzò lo sguardo. Niente! Non vide assolutamente nulla. In quei pochi secondi non vide nessuno alla sue spalle che lo rincorreva, ma l’odore e quella sensazione non erano scomparse
*com’è possibile???*
Girò l’angolo nella speranza di far perdere le sue tracce. Correva senza una meta. Voleva sbarazzarsi dell’inseguitore. Ma come era possibile che nello specchio non si vedesse niente dietro di lui? C’era il suo riflesso, l’asfalto, il marciapiede. Tutto si vedeva, tutto tranne colui che lo seguiva
*possibile che sia così piccolo che non lo vedo? No! Non può essere! Sarà grande quanto me! Poco ma sicuro. Dannazione! Come fa a seguirmi? Non sento i suoi passi, non sento il suo respiro, non riesco a vederlo. Chi diamine può essere?*
Continuò a correre per la varie strade della cittadina
*mi giro? O non mi giro? Bè… non posso continuare a correre in eterno! Ho deciso! Mi giro!*
Respirò profondamente, pronto a fare un grande passo. Il cuore batteva, batteva senza sosta, un brivido, provocato dal vento e dalla velocità alla quale stava andando.
Si girò improvvisamente. Sgranò gli occhi e il cuore gli si bloccò di botto. Voleva urlare ma  non ci riuscì, aprì solamente la bocca paralizzato.

*ma dove cavolo si è cacciato quello scemo?!! Ormai è tardi! Dovrebbe aver già finito da un pezzo il lavoro scolastico! Lo so io dov’è!! Si!! È andato da quella smorfiosa di Shampoo!arrrrggg!! quando arriva se la vedrà brutta!* pensò Akane mentre scendeva la scale per andare a cenare, dal corridoio sentì il signor Genma
-umm… è strano che mio figlio si perda un pasto preparato da Kasumi…- guardò Akane entrare nella stanza e sedersi
-… Akane?- disse
-si?-
-non è che hai detto a Ranma che sta sera cucinavi tu?-
-certo che no!!-
-ne sei sicura?- intervenne Soun
-assolutamente!!-
-mha… bè… meglio così. Vuol dire che mangerò io la sua porzione di pesce-
-io non lo farei- disse Nabiki
-perché-
-perché se lo viene a scoprire te la farà pagare-
-si ma dato che lui non si trova qui, non lo può sapere-
-va bene. Per 3000 yen non glielo dirò-
-come scusa? Non se ne parla neanche!-
-sconto incredibile! 2700 yen!-
-preferisco stare a digiuno!-
-ne sei convinto?-
-no!-
 Continuarono a litigare finché, come spesso capita, la vinse Nabiki con 2450 yen. Non lo diede a vedere ma Akane cominciava ad essere preoccupata, non era da lui quel comportamento. A momenti usciva e lo andava a cercare
SBAM
La porta! Qualcuno aveva aperto la porta per poi richiuderla, anzi, più precisamente la sbatté  con forza. Tutta la famiglia corse a vedere chi era. Vi trovarono Ranma che stava salendo le scale
-Ranma! Dove sei stato? Ci hai fatto preoccupare!- disse suo padre
Lui non si girò. Continuò a salire come se non lo avesse sentito
-ehi! Rispondi quando ti parlo!-
Nessuna reazione. Lo videro scomparire una volta arrivato al piano superiore
-grrrrr! Che figlio degenere!-
Disse tornando in cucina insieme al resto dei coinquilini
-Akane?- chiese Kasumi
-si?-
-andresti da Ranma a portargli questo?- gli porse un vassoio con sopra un piatto di riso,  un altro più piccolo con del pesce e un bicchiere d’acqua
-volentieri- lo prese e salì le scale
Arrivò davanti alla porta della camera del fidanzato e la aprì. Vi trovò lui sdraiato per terra che guardava il soffitto. Il viso inespressivo, gli occhi vuoti a guardare un punto fisso. Akane lo guardò chiedendosi se stava bene
-emm… Kasumi mi ha chiesto di portarti questo- appoggiò per terra il vassoio
Ranma non la degnò di uno sguardo
-stai bene?- chiese con fare serio
Non le rispose. Lei non si arrese e per assicurarsi mise una mano sulla fronte del ragazzo per verificare se aveva la febbre. Finalmente lui a quel tocco si girò nella sua direzione lentamente. La stava guardando, sentiva uno strano sentimento ruotargli dentro. Le sue labbra, i suoi occhi, i suoi capelli, il suo profumo, il suo collo. Il suo collo? Da quando si mette a guardare il collo di Akane? Lei vide il suo sguardo curioso puntato su di lei
-ma che ti prende? Sembra la prima volta che mi vedi!-
Continuò a guardare il suo collo. Dio! A momenti le saltava addosso!
-…non è niente. Ora puoi andare- riuscì a bisbigliare
Akane fu un po’ sorpresa ma fece come richiesto e uscì lasciandolo solo
*che mi sta succedendo?*

E via! Fine del primo capitolo! Vi ho incuriositi? Spero di si. Vorrei avvertire che è probabile che nei seguenti capitoli, che non so quanti saranno, potrebbe diventare di reating rosso o quasi. In ogni caso vi avvertirò. Perché so che se metto già rosso poi capita che c’è chi non può più leggerlo. Per esempio, io una volta volevo leggere una storia ispirante ma mi diceva che non potevo e poi ho visto che era rosso. Allora… dato che non so come sistemare la situazione e può darsi che non sia l’unica a cui succede preferisco avvertire ma lasciare il reating verde. Bene, ho finito.
Al prossimo cappy! ^^

  
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