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Autore: LORIGETA    11/05/2008    16 recensioni
Bulma entrò nella stanza, il figlio dormiva beato nella culla e pareva un piccolo angelo. Lei lo guardò con dolcezza chiedendosi se mai Vegeta lo avrebbe amato…lui che era il principe delle tenebre.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Piccolo Angelo.

 

 

 

Bulma entrò nella stanza, il figlio dormiva beato nella culla e sembrava un piccolo angelo. 

Lei lo guardò con dolcezza chiedendosi se mai Vegeta lo avrebbe amato…lui che era il principe delle tenebre.

Provò una stretta al cuore.

Il suo sguardo scese e si posò sul visino roseo, illuminato dalla debole luce dell’alba.

Fece un respiro profondo cercando di ignorare il turbamento che la rendeva ansiosa e restò con lo sguardo allacciato al bambino per lunghi istanti.

Gli strinse la mano e sorrise alla tenerezza della situazione.

Trunks…

Si affidava a lui.

Senza dubbio sarebbe diventato forte e coraggioso come il suo alter ego giunto dal futuro, rivedeva quel ragazzo così bello e generoso che aveva cambiato il corso del loro destino. Si compiaceva a questo pensiero.

Appoggiò la mano sulla guancia calda del bimbo e qualche lacrima scese, se solo suo padre fosse tornato, si sentiva così svuotata senza di lui.

“Vegeta…”

Ebbe una vertigine: qualcuno percorreva il corridoio a passo lento, ascoltò il rumore di quei passi sempre più vicini tremando leggermente, pervasa da una commozione indicibile. 

Una figura possente, quasi eterea, la guardava con fierezza, immobile sulla soglia.

Bulma inclinò il capo per nascondergli  il suo turbamento, essendo anch’essa orgogliosa e ascoltò il suo respiro regolare mentre il cuore gioiva. 

Il contegno di lui non lasciò trasparire alcuna emozione, chissà quali pensieri si nascondevano nella sua mente.

Sperava si avvicinasse a lei e al bambino e quando questo si realizzò, pochi istanti dopo, il suo bel viso espresse un piacevole stupore poiché in quegli occhi nerissimi e profondi poteva scorgere una lieve emozione.

Lui fece un piccolo movimento verso il figlio: era impacciato e ansioso forse per le troppe parole inespresse e lo sfiorò solo per un istante.

Sconvolto nel provare un certo turbamento a quel contatto si fece ancor più serio.

Lei non smetteva di guardarlo e con un timido sorriso dischiuse le sue labbra, i begli occhi azzurri e scintillanti erano dimentichi delle lacrime.

“Resterai con noi?” Ci voleva  cautela nel rivolgergli una simile domanda, la donna trattenne l’aria trionfante quando lo vide annuire, severo e composto. 

“Avrai bisogno di rifocillarti, nel frattempo ti preparo dei vestiti puliti.”  era sempre stata molto premurosa; Vegeta distolse lo sguardo, i vestiti sporchi e logori che indossava facevano parte del passato, di una vita che sentiva non appartenergli più, non dopo aver conosciuto lei.

Si mosse con lentezza:allungò una mano, le dita erano irrigidite, giacché sapeva quanto Bulma fosse capace di fargli provare cose impossibili e anche se aveva paura di ammetterlo,  l’amava.

Qualsiasi parola era inutile, ora.

La sentì fremere e la prese fra le braccia attirandola a sé, più di tutto desiderava  baciarla.

La scienziata gli gettò le braccia attorno al collo e non ci furono titubanze; fu un attimo splendido, mentre accoglieva le sue labbra così calde.

Non era un sogno e la certezza giungeva dai troppi brividi che le scuotevano la pelle, nessuno le aveva mai fatto provare una tale bramosia, era pervasa da sensazioni magnifiche.

Le sue mani erano così forti, le piaceva essere stretta, accarezzata, il cuore le batteva troppo svelto.

All’improvviso uno strillo lunghissimo destò il loro incanto.

Un vagito potente, degno di un piccolo saiyan, vibrò nell’aria ma subito si acquietò al calore del petto della mamma.

Bulma si prodigò per prestare attenzioni al bambino, lo ninnò e gli parlò dolcemente, lui non tardò a risponderle con larghi sorrisi.

“Trunks c’è il tuo papà, è tornato da noi.” Per il momento Vegeta le dava le spalle, ma non esitò a voltarsi.

Padre e figlio si guardarono in silenzio, mentre Bulma si sforzava di memorizzare quel momento irripetibile.

Vegeta non disse nulla, benché avesse di fronte a sé la miniatura di quel giovane che aveva tanto amato, risuonavano nel suo cuore le parole del loro addio e adesso avrebbe potuto riaverlo accanto, scrivere con lui nuove pagine di vita.

La donna si limitò a contemplarli, senza pretendere nulla, pensando che sarebbe venuto il momento della loro complicità, doveva solo aspettare, senza fretta.

Il bambino senza alcun motivo scoppiò in una risata di gioia e, battendo le manine paffute, si sporse con tutto il corpo verso quella sagoma scura, verso il suo papà.

Un sorriso si insinuò nei tratti duri del principe, inatteso e magnifico; il loro angelo aveva ottenuto la sua prima grande conquista ed era un vero peccato che fosse troppo piccolo per comprenderne l’importanza.

Quella serenità fece riaffiorare in lei l’eco di un sogno perduto, era abitata da un unico desiderio: averlo accanto e poterlo amare…per sempre.

Si sentì colmare da una sensazione profonda, diversa da qualunque altra avesse mai provato: presto sarebbero stati una vera famiglia.

  

 

Fine.

Ciao a tutti e buona domenica  ^^ piccola ispirazione improvvisa, ho dovuto cederle e mettermi a  scrivere. 

Dedicata alla mia adorata mamma. 

Adesso torno a scrivere “La scelta del cuore”

Mi farebbe davvero piacere un vostro commento, vi ringrazio di cuore.

Un bacione ad Alan che l’ha letta in anteprima.

 

Ciao a presto.

 

 

LORIGETA ^^

 

 

  
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