Anime & Manga > Black Lagoon
Ricorda la storia  |      
Autore: Sukun    11/05/2008    8 recensioni
Rock e Reby si ritrovano da soli in una notte d'estate a giocare ad un gioco senza regole, un gioco proibito,che li farà avvicinare ancor di più... Commentate e fatemi sapere.^^
Genere: Generale, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ho bisogno di te.

Sono seduta sul mio letto, in camera mia; la finestra è aperta, fa caldissimo quest'estate. É notte. Una bellissima notte. Non so cosa fare, mi annoio, vorrei avere qualcosa a cui sparare, dopotutto è da un pò che non facciamo baldoria. Mi accendo una sigaretta.
Sento dei passi, subito dopo qualcuno bussa alla porta e so benissimo che sei tu, ho imparato i tuoi movimenti. conosco i tuoi gesti.
- Avanti. - dico svogliatamente. Apri la porta.

*


Duch e Benny sono andati a farsi un giro, sono rimasto solo e non so che fare. Ho abbandonato i miei soliti abiti da colletto bianco per il troppo caldo; sono in pantaloncini e canottiera. Apro il frigo: birra, birra, birra...
- Credo che prenderò della birra...- afferro due lattine ghiacciate e salgo da te, voglio parlare... voglio parlarti.
Salgo le scale, percorro il corridoio e, arrivato davanti alla porta del tuo appartamento,
busso. Mi rispondi con il solito tono scocciato ed entro.

*


Non ti avevo mai visto in maglietta e pantaloncini. Sei buffo, rido additandoti. Hai l'aria offesa, ma mi porgi ugualmente una delle due birre che hai in mano. Ti giri attorno per cercare una sedia libera, ci rinunci e ti siedi all'altro capo del letto, bevi in silenzio, poi ad un tratto mi guardi.

*


La solita casinista, mai una volta che pulisca questo posto. Mi guardi e ridi. Ti capisco, riderei pure io al tuo posto vedendomi conciato così, ciononostante mi offendo. Ti porgo una birra e con lo sguardo avvilito cerco un posto dove sedermi, posto che so che non troverò... Opto per il letto dove sei seduta anche tu, fa troppo caldo anche solo per pensare di fare largo fra quella giungla. Ti guardo... Mi guardi a tua volta...
 

*


-Dove sono Duch e Benny?-
-Fuori...-
-Come mai sei stato così tanto gentile da venire a portarmi una birra?-
-Mi andava...-
-Da quando in qua sei così poco loquace? Cos'è, il gatto ti ha mangiato la lingua?- dico con tono sarcastico.
-Se ti rompo così tanto i coglioni me ne vado via.- rispondi con tono seccato.
No, stasera voglio compagnia e, a quanto pare, pure tu.
-Te la prendi sempre per così poco.- dico.
-Da che pulpito...-
-Che vorresti dire!?- Mi fermo di scatto. Ci sono cascata con tutte le scarpe.
Sogghigni, poi guardi fuori dalla finestra, guardi la luna. Sembri malinconico, non ti ho mai visto così abbattuto in tutto questo tempo che ci conosciamo, e dire che ne abbiamo passate tante.
-Che hai?-
Porti il tuo sguardo su di me, non mi hai mai guardata così: i tuoi occhi sono intensi, profondi, magnetici. Non riesco a sostenerli e mi consentro sulla pistola smontata che tengo in mano.
-Stasera la luna è bellissima... come te Reby.-
L'arma mi cade dalle mani, "Che cazzo farnetichi?", borbotto mentre ti guardo stupita. Ti siedi più vicino, non ti ho mai visto così sicuro di te; che ti prende? Non sembri il solito colletto bianco, sembri un killer...

*

Ti ho incastrata con la mia battuta, incassi il colpo in silenzio. Guardo la luna, che rende magica questa serata e fa sopportare meglio questo caldo straziante.
-Che hai?-
Mi giro verso di te. Sei uno spettacolo... Osservo le tue gambe, mi sposto sulle cosce, poi sui tuoi seni prominenti. Non penso te ne sia accorta, però abbassi lo sguardo imbarazzata appena mi guardi in faccia. Ho gli occhi da cacciatore forse? Per quanto compagni, per quanto tu faccia la dura, sei una donna... fragile, indifesa ogni volta che ti guardo così, e bellissima donna. E per quanto io sia un uomo "mite", se così posso dire, ho anche io i miei istinti bassi, il mio lato assassino, il mio lato animale... Mi avvicino. Continui a fissarmi in cerca di una spiegazione per il mio comportamento e io rispondo alla tua domanda. Ti cade l'arma di mano, non ci faccio caso, sostengo il tuo sguardo. Poso la mia birra, sporgendomi verso di te, sul ripiano alle tue spalle. Colgo l'occasione per sedermi porprio accanto a te.


*


Ad un tratto ti sollevi e ti sporgi lentamente verso di me. Dannazione! Che mi prende? Non riesco a muovere un muscolo, sei quasi vicino al mio viso. Il mio corpo non risponde. Perchè questa fottuta paura? Appoggi la birra che stavi bevendo sul tavolino dietro di me e ti siedi vicino. Un brivido corre lungo la mia schiena, deglutisco.
Ok, dai Reby, non è da te. Cerco di intavolare una conversazione.
-La sorellona ha chiamato Duch? Aveva detto che voleva affidarci un lavoretto. Spero che questa volta ci paghi decentemente, perchè...-
Le parole mi muoiono in gola. Il tuo dito percorre le forme della mia gamba, percorre la coscia e arriva al ginocchio, poi di nuovo indietro. Il tuo tocco non si sente nemmeno, eppure lascia dietro di sè scie di calore. Il mio cuore batte forte, sto sudando ancora più di prima.
-Rock...-

*

Sembri tesa, cominci a blaterare qualcosa su un lavoretto di Balalaika, ma io non ti ascolto. Sono catturato dal movimento delle tue labbra. Poggio un dito sulla tua coscia e comincio a farlo viaggiare sulla tua pelle calda.
-Rock...-
-Si?- dico come se nulla fosse.
-Cosa fai?-

*

Ti avvicini piano piano al mio orecchio e con altrettanta lentezza mi sussurri con voce roca:
-Cosa pensi che stia facendo?-
La tua voce è suadente, ma ora basta, ho deciso di partecipare al tuo gioco, ovunque ci porterà questa notte... Allontani il tuo viso dal mio e torni a sistemarti come prima. Questa volta ti stupisco io, mi avvicino a te tanto da far aderire il tuo corpo al mio, così sistemata comincio a giocare con i tuoi capelli. Sorpreso? Sorrido. Dopo la shock iniziale ti riscuoti un pò e dai il via alle danze.

*

Cerco di modulare la voce rispondendoti per non far trasparire il mio nervosismo. Ci riesco. Fai un gesto che non mi aspettavo da te in questo momento, anche se ci speravo. Ti avvicini a me, tanto da farmi sentire l'odore della tua pelle, il tuo calore. Non pensavo di poter fare questo gioco con te, non pensavo che me ne avresti dato l'occasione, ma ora tu sei qui, e anche tu, come me, giochi a questo gioco senza regole, ti ci butti senza pensare. Le mie dita percorrono i lineamenti del tuo collo, piano e gentilmente. I miei occhi sono sempre fissi nei tuoi. Sorridi...
-Rock, ti stai buttando in una situazione...-
Ti fermo.
-Tu credi?-
La mia voce è bassa, roca, profonda. Ti porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro, scoprendoti così il viso. Le mie dita si muovono sulla tua nuca e lentamente scendono giù per la schiena, percorrendo la colonna vertebrale fino a fermarsi sul tuo fianco e tornando su di nuovo, ma stavolta fino al seno...

*

Non può essere. Fatico ancora a credere a quello che sta succedendo. Sei sicuro di volere tutto questo? Io ormai non riesco a resisterti, il mio autocontrollo è andato a farsi fottere e non ho più intenzione di soffocare quello che provo. Tu mi hai cambiata, mi hai fatto scoprire cose nuove. Dopotutto, non sei stato l'unico ad apprendere qualcosa...
Mi sposti una ciocca di capelli, come mai il tuo sguardo è così dannatamente profondo? Le tue dita viaggiano per il mio corpo, è una sensazione stranissima. Arrivano al seno e indugiano. Ecco l'esitazione che volevo, ora tocca a me.
Lentamente ti sussurro nel silenzio della notte:
-Visto che ne sei convinto...-
Lascio la frase in sospeso volutamente. Avvicino la mia bocca alla tua...

*

Ti ho sempre sognata così, non sei la solita Reby... sei diversa. Sembri una bambina innocente e allo stesso tempo, un'assassina, non sei impacciata, forse un pò intimorita, ma lo escludo. Ti avvicini alle mie labbra, mi guardi negli occhi. Rimaniamo fermi in quel modo fino a quando non riesco più a resisterti. Hai vinto. Mi butto sulle tue labbra avidamente, come se non avessi aspettato di fare altro per tutta la vita, come se non mi rimanesse più alcuna speranza in questa vita, come se non avessi altro scopo se non assaporarti. Non è ancora un bacio "approfondito", ma presto la mia lingua comincia a chiedere il permesso per entrare nella tua bocca, accarezzando piano e lentamente le tue labbra. Le dischiudi e fai cominciare la danza. La mia lingua incontra la tua con accanimento morboso, esplora gli angoli della tua bocca. Non ti dò nemmeno il tempo di respirare fra un bacio e l'altro.

*

Questa è una sfida. Mi fermo proprio a mezzo centimetro dalla tua bocca, non sarò la prima a cedere. Sto quasi per baciarti, quando con improvvisa foga mi precedi. Non pensavo fossi un così bravo baciatore, mi abbandono fra le tue braccia e tu scivoli indietro, sdraiandoti e portandomi con te, senza però interrompere il bacio.
Le tue labbra baciano la mia guancia, piano piano arrivano fino al collo. La tua lingua lascia delle scie calde al suo passaggio e intanto succhi la mia pelle lasciandomi dei segni rossi. Non ho intenzione di sta qui a subire, non è da me. Ti afferro per la maglietta e mi metto in una posizione più comoda. Ora sono io a baciarti con foga. Ci stacchiamo solo per cacciarti la canottiera. Sei a petto nudo sotto di me. Questo periodo passato con noi ti ha fatto bene, il tuo corpo è...diverso, più massiccio, meno da colletto bianco e più da marinaio.
Mentre penso a questo, guardandoti, cogli l'occasione per ribaltare le cose, ora tu sei sopra di me e prendi a baciarmi, velocemente questa volta.
Sembri stanco, triste e abbattuto, ti lasci cadere pesantemente su di me, appoggi la testa sul mio seno e chiudi gli occhi. Ti abbraccio.
-Rock... che ti prende?-
-Reby, mi sento solo. Non so come spiegare... É come se una morsa mi attanagliasse il cuore, come se non sentissi quello che mi accade. É ridicolo lo so, ma ho tanto bisogno di sentire qualcuno. Sono fermo in questo mio stato di afasia, so solo che questa ferita che ho nel cuore è troppo profonda da sanare per me.-
- Non è ridicolo. Vedi Rock, solo perchè noi siamo feccia, non vuol dire che non possiamo provare queste cose. Devi comunque continuare ad andare avanti perchè tanto questa merda di vita rimarrà sempre quella che è se non ti sforzi di cambiarla.-
Ti alzo la testa e ti bacio, un bacio lungo e passionale, le nostre lingue si intrecciano ancora, mentre la tua mano va su e giù per la mia gamba...

*

Reby, il tuo seno è così caldo... sto così bene adesso, qui con te. Mi domandi cos'ho? Cosa vuoi che abbia? Sono solo stanco; ho bisogno di sentire un pò di calore in questo mio corpo morto, semplicemente: ho bisogno di te.
Mi baci. É come un nuovo sapore... Sono affamato di te, basta cullarsi baby!
Ho bisogno di sentirti mia, è un gioco da cui non puoi più tornare indietro. Senti chiaramente la mia eccitazione che preme contro il tuo bacino. Ti guardo negli occhi e tu capisci, capisci cosa voglio, lo vuoi anche tu. Pensi come me, che per noi due sarà una lunga notte...

 

Il cielo limpido sopra di me è la prima cosa che vedo quando apro gli occhi. Ma... era un sogno?
-Ehi Rock! Rock! Alzati e non stare in mezzo alle palle!- sbraita Duch, mentre carica della casse.
Era un sogno. Eppure...
-Ehi socio!-
-E ora che c'è?- sbuffo verso di te, oggetto dei miei desideri.
Ti avvicini, mi appoggi una mano sulla spalla e accostandoti al mio orecchio con un sorrisetto malizioso:
-Per quanto riguarda l'altra notte...-




Mwahahahah! Il resto alla vostra immaginazione ;-)

Calliope
 

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Black Lagoon / Vai alla pagina dell'autore: Sukun