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Autore: Giampi96    12/12/2013    4 recensioni
Breve One shot Natalizia su una delle mie coppie preferite, 18/Crilin.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 18, Crilin | Coppie: 18/Crilin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mancavano pochi giorni a Natale, l’atmosfera natalizia si sentiva sempre di più. Le strade erano deserte e una candida e soffice neve ricopriva la città.
«Che ne dici se entriamo qui, cara?» chiese Crilin stringendo dolcemente la mano di sua moglie.
Lei fece un mezzo sorriso forzato. «Come vuoi tu.»
A Natale come ogni anno, c’era la consueta festa organizzata da Bulma alle Capsule Corporation, loro, essendo tra gli invitati, erano in città per cercare dei regali adatti ad una persona di quel livello.
C-18 non andava molto volentieri alle feste organizzate da Bulma, principalmente lo faceva per accontentare il marito, e anche quest’anno era stata coinvolta nelle stupide feste dell’amica di Crilin.
«Diamo un’occhiata in questo centro commerciale, con tutti i negozi che ci sono, ci sarà sicuramente qualcosa che possiamo comprare.»
C-18 non disse nulla, il Natale così come le altre feste per lei erano giorni come altri e ogni anno lasciava al marito il compito di occuparsi dei regali.
Camminando per il centro commerciale notò un negozio di vestiti che la attirò molto più di altri negozi. Non lo guardò a lungo e senza starci a pensare troppo si decise ad entrare.
«Io entro un attimo qui, tu vai pure a cercare dei regali per i tuoi amici.»
Crilin vedendo l’interesse della moglie per quel negozio abbandonò ogni altra idea e le sorrise. «Vengo con te.»
Così, senza pensarci due volte, seguì la moglie all’interno del negozio di vestiti, ormai sapeva che se c’era una cosa a cui C-18 non sapeva proprio resistere erano i vestiti.
«Non è necessario che tu mi segua.»
«Non voglio lasciarti sola e poi chissà potremmo trovare qualcosa anche qui.»
A quell’affermazione C-18 sorrise.
Crilin era uno dei pochi a cui lei riusciva a sorridere.
Dopo un po’ i due uscirono dal negozio. Oltre a comprare degli abiti nuovi alla moglie, Crilin approfittò per comprare dei regali per gli amici.
«Direi che ora abbiamo finito con i regali.»
«Già, ora perché non ci fermiamo in un bar a prendere qualcosa?» propose Crilin sorridendo.
«Va bene, credo che con questo freddo, un po’ di cioccolata calda sia l’ideale.»
Così avendo finito tutti gli acquisti, i due si diressero al bar nel piano inferiore del centro commerciale.
«Tu siediti, amore. Io vado a prendere due tazze di cioccolata calda.»
«Come vuoi tu.» disse C-18.
E mentre lui andava al bancone per ordinare, lei trovò posto.
«Non riesco proprio a capire cosa ci trovino di speciale i terrestri nel Natale.» pensò la bella cyborg guardandosi attorno.
Il centro commerciale, a differenza delle strade fuori, era affollatissimo. Tutti a comprare regali o decorazioni natalizie; non riusciva proprio a capire il motivo di tanto entusiasmo verso quella stupida festa.
Persa nei suoi pensieri non si accorse che il marito era tornato.
«Eccomi cara, tieni.»
Sentendo la voce del marito, C-18 uscì dai suoi pensieri e sorrise.
Non le piaceva mostrare i suoi sentimenti, e apparentemente sapeva sorridere solo a Crilin e a sua figlia, ma in quel momento era felice, era lì da sola con il marito e questo le bastava.
«Sai cara, stavo pensando a una cosa…»
«Cosa?»
«Spesso mi accorgo che di queste feste, specie il Natale non t'importa nulla, come mai?»
«Non ci trovo nulla di speciale, per me sono giorni come altri.»
Rispose continuando a sorseggiare la sua cioccolata.
Crilin non sempre riusciva a capire la moglie, ma non gli importava. L’importante per lui era stare con lei, anche un suo piccolo sorriso lo rendeva felice.
«Comunque non importa, verrò lo stesso alla festa dei tuoi amici. Probabilmente mi annoierò a morte, ma non preoccuparti, verrò.»
«Grazie, lo apprezzo molto.» rispose Crilin sorridendo e stringendo dolcemente la mano di sua moglie.
C-18 non rispose, come sempre si limitò ad accennare un sorriso.
Dopo aver finito le loro cioccolate, i due si diressero verso l’uscita del centro commerciale, ormai avevano finito di fare compere ed era il momento di tornare a casa.
Poco prima di uscire, Crilin si sentì tirare il braccio dalla moglie.
“Cosa c’è, C-18?”
C-18 senza rispondere si avvicinò a lui e lo baciò, posandogli le mani sul viso.
«Ti amo. Scusami se sembro sempre così fredda.» aggiunse lei subito dopo averlo baciato.
Lui le sorrise. «Ma io ti amo così come sei.»
  
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