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Autore: Alissyachan    12/12/2013    1 recensioni
Raccolta di Oneshots riguardanti la coppia BielorussiaFem!Prussia, ispirate dai titoli e dai testi dei Rammstein.
"Guardò con occhi socchiusi quella figura stesa accanto a sé. Innocente, ingenua, irreale: ecco come appariva quella persona, sprofondata in quel sonno profondo e pacifico a lei così sconosciuto, avvolta tra le lenzuola candide di quel letto -troppo spazioso per entrambe- che a malapena riuscivano a coprire la pallida pelle esposta— già, quella stessa pelle diafona che fino a poco tempo prima aveva accarezzato e sfiorato con lussuria, possesso, gelosia. Desiderio."
Genere: Erotico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri | Personaggi: Altri, Bielorussia/Natalia Arlovskaya
Note: Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender, Violenza
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LIEBE IST KRIEG


≺Sᴇʜɴsᴜᴄʜᴛ≻








Guardò con occhi socchiusi quella figura stesa accanto a sé. Innocente, ingenua, irreale: ecco come appariva quella persona, sprofondata in quel sonno profondo e pacifico a lei così sconosciuto, avvolta tra le lenzuola candide di quel letto -troppo spazioso per entrambe- che a malapena riuscivano a coprire la pallida pelle esposta— già, quella stessa pelle diafona che fino a poco tempo prima aveva accarezzato e sfiorato con lussuria, possesso, gelosia. Desiderio. Si lasciò scappare un accenno amaro di sorriso, uno sbuffo divertito e infastidito allo stesso tempo mentre la mano destra si portò ai lunghi capelli della donna accanto a sé. Tutto questo struggimento, rimpianto, felicità e liberazione a causa dell’unica persona che mai avrebbe pensato potesse accompagnarla in una qualsiasi delle sue svariate notti in cui la solitudine pesava sul suo cuore come un macigno, in cui l’unica cosa desiderata era il calore dell’affetto umano e non solo della carne— quindi, perché, se tra loro non vi era altro che questo? Perché scegliere la sua compagnia e le sue carezze? La mano vagava ancora, filamenti chiari tra le sue dita scivolavano leggeri e ricadevano nuovamente sulle lenzuola, silenziosi. All'ennesimo capello sfuggitole, lo sguardo si assottigliò ulteriormente, l’inarcamento delle labbra svanì del tutto. Il naso si arricciò e il filo dei suoi pensieri si interruppe: «Sei inquietante, Weißrussland.»
«Dovrei prenderla come un’offesa, forse?»
Un sorriso sghembo si presentò sulle labbra della donna albina, tese e gonfie per le troppe attenzioni ricevute in precedenza, morse, rosse mentre la mancina andava a posarsi sulla destra della compagna sovietica.
«Dipende. Se lo fosse, mi puniresti~?»
La bionda si avvicinò alla donna velocemente, portando una mano scarna e affusolata al suo mento, costringendola ad incontrare il suo sguardo glaciale e pungente ancora una volta. Fuoco e sangue in quelli della germanica, ghiaccio e neve nei propri; le labbra si sfiorano appena, così come i loro corpi pallidi e martoriati dalle cicatrici, dal passato e dal desiderio che le consuma nel profondo: «Potrei— ma poi non vorrei che fraintendessi le mie azioni.» Una risata riecheggiò nella stanza senza remore, la mancina della prussiana si posò sul petto nudo della bielorussa, all'altezza del cuore, per poi scendere oltre al seno, fino allo stomaco e lì fermarsi, premere contro la pelle morbida dell’addome, stuzzicandola con qualche carezza. «Ti è veramente così difficile dimenticare quella persona, mh?» Un sospiro. «Potrei esserne gelosa, quasi.» Gli occhi chiari della slava si spalancarono appena, le labbra si separarono e lasciarono che un suono strozzato sfuggisse dal suo controllo e raggiungesse le orecchie della rivale, fin troppo vicina per non udire.
«È solo sesso, Julchen.»
L’albina ghignò: «Proprio per questo: quella persona ha il tuo cuore ma io posseggo il tuo corpo e le tue attenzioni. Pensi che mi basti?» Infine l’attirò a sé con forza, baciando con passione quelle labbra ferite, mordendole ancora e ancora, facendole sanguinare e lasciando che la propria mano vagasse sulla schiena dell’est-europea. Un mugugno, un gemito strozzato, carezze accennate.
«Cosa vuoi ancora da me? Amore? Non sono in grado di amare e lo sai.» Bugie sussurrate con fatica, astio, confusione, sorpresa. Gli occhi della teutonica si socchiusero, un sorriso rattristato sul volto bianco: «Sehnsucht ist grausam und so bist du, weißt du dass?»















Nota dell'autrice:
Grazie per essere arrivati fin qui.
Questa raccolta non sarà aggiornata costantemente, purtroppo la mia 'geniale' (molto tra virgolette) inventiva e la mia voglia di fare sono molto instabili, vanno ad ispirazione... anche essa molto scostante. Spero comunque che piaccia e che venga recensita, se ne vale la pena.
Saluti,
Alissyachan
  
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