Ormai era passato tanto tempo da
quando Jasmine era
tornata ad Agrabah, le pareti che
dividevano i mondi si erano ricostituiti e il capo degli Heartless era
stato
sconfitto. Incontrarli, ora, ed essere aggrediti per strada, era molto
raro. Comunque
il Genio voleva intraprendere un viaggio nel mondo.
“Sì,
nel mondo, ma nel mondo della luce!”
spiegò il
Genio ad Aladdin, .
“Quindi intendi
i… i
mondi? Tutti i mondi?” rispose l’altro.
“Oh
be’… Tutti i
mondi non credo proprio… Sai, sono tantissimi!”
esclamò, creando tante copie di
sé stesso e facendole sparire quasi subito.
“Però credo che sarà più
difficile
fare magie mentre sarò in altri mondi…”
“Oh davvero? E come farai? Sembra che tu non possa fare a
meno di esibirti o di
fare qualsiasi cosa con le tue magie”
disse con un sorrisetto.
“Ehi ehi!
Non ho
detto che non potrò fare mai magie, e non mi esibisco!
“Semplicemente, per farlo, dovrò chiedere il
permesso al capo del
mondo…”
“Ah…”
“Oh, e figuriamoci se
diranno di no! Mi ringrazieranno dopo
che avrò fatto diventare i loro mondi delle
meraviglie!”
“Oh be’, Agrabah
l’hai appena trasformata e non mi sembra
che la gente sia così entusiasta, anche se
giustamente…”
“…me l’hai detto tu! ‘Non
esagerare, mi raccomando’” disse facendogli
l’imitazione,
poi continuò speranzoso: “Ma se vuoi
potrei… “
“No, scherzavo! Non preoccuparti, va benissimo
così!” rispose frettolosamente
Aladdin. Il Genio parve molto deluso
“Comunque, credo che il primo mondo in cui andrò
sarà la Città di Halloween… “
E allo sguardo interrogativo di Aladdin continuò:
“Una volta Sora mi ha chiamato
mentre combatteva in quel mondo e mentre riducevo in polpettine da
buffet dei
mostri ho dato una sguardo generale al posto.
È volutamente fatto per spaventare i
visitatori, ma non mi è sembrato
così pauroso…
“Inoltre ci sono tanti
strani meccanismi che rendono non
molto piacevole il giro… Quindi credo che farò
alcune modifiche al posto… sì,
sì, partirò proprio dalla piazza, non
dovrò fare molto ma comunque…”
“Ok, ok, ho capito… Ora devo proprio andare,
Genio, credo che Abù stia
infastidendo il cuoco… Sai quando tornerai? “
chiese distrattamente.
“Oh, non lo so, dipende da
quanto ci metterò a convincere…”
“Scusa, Genio, non posso
proprio restare. La cucina…”
“Ok…”
“Buon viaggio e
divertiti!” esclamò Aladdin correndo verso
il palazzo e agitando distrattamente
la
mano.
“Certo, Al!” gli urlò il Genio in
risposta e, veloce come un fulmine, volò via.