Tredici dicembre: luce elettrica.
(-13)
A K, Anna e Ale,
anche se non la leggeranno mai.
anche se non la leggeranno mai.
“Ammetto che la fortuna non è mai stata dalla mia parte, ma sono felice. Capisci?”
“Mhm”
“Mhm”
Sono felice:
ora, in questo momento.
Chiudo gli occhi e sorge – con tumulto e sorpresa –
un sorriso spontaneo
tra i capelli spettinati e le guance congestionate.
Sono felice:
anche nella notte più buia, senza stelle né luna,
avverto delle mani calde stringersi attorno
ai gomiti, mi trascinano, mi guidano.
Mi portano al di sotto della luce elettrica di una lampada,
e sono di nuovo a casa;
quelle mani mi salvano sempre.
Sono felice.
Sono felice.
*